Serie B, stasera si riparte: c'è Entella-Samp. Domani Frosinone col Monza

L’ottava giornata di Serie B scatterà questa sera con il derby ligure Entella-Sampdoria (ore 20.30) e si chiude domenica, fischio d’inizio alle 19.30, col posticipo Catanzaro-Padova.
Tutto esaurito da giorni al Sannazzari di Chiavari, nuovo nome del vecchio Comunale che traboccherà d’entusiasmo per un inedito derby ligure tra due squadre, Entella e Sampdoria, che dopo la sosta, nel match di stasera, sono chiamate a un deciso cambio di marcia.I biancazzurri sono appena sopra la zona playout ma 5 dei suoi 6 punti li ha fatti nelle prime 3 giornate. Poi, per i chiavaresi guidati da Chiappella (esordiente in B), è arrivato un solo punto nelle successive 4 gare, e dunque i primi 3 ko. Al contrario, la Samp di Donati i suoi 5 punti (zona retrocessione diretta), li ha fatti negli ultimi 3 turni, in cui i blucerchiati non hanno mai perso, archiviando le 4 sconfitte delle prime 4 uscite. Insomma, la Samp potrebbe andare a Chiavari per tentare il sorpasso in classifica, a patto che la squadra sia quella dell’ultima gara prima della sosta, quando nel secondo tempo, uscendo dall’intervallo sotto di un gol, ha ribaltato il Pescara con 4 reti segnate nell’arco di 35’: e se fossero le basi per iniziare tutta un’altra stagione?
Una delle gare più interessanti del turno è proprio quella dello "Stirpe" tra Frosinone e Monza. Che dovrà dirci se i giallazzurri di mister Massimiliano Alvini possono ancora competere per i piani alti della Serie B e se il Monza di Bianco è in grado di sbarcarvi. Nell’ultima gara prima della sosta,i ciociari hanno perso la prima partita stagionale crollando 3-0 a Venezia, come se avesse pagato i grandi sforzi precedenti che l’avevano portato anche in testa alla B. Il Monza invece (che ad agosto, in casa, fu eliminato nel 1° turno di Coppa Italia proprio dal Frosinone), ha vinto in rimonta sul Catanzaro (2-1), risultato che ha rinsaldato la panchina di Bianco, anche se la società ha negato di aver pensato all’esonero. Ora, l’appuntamento allo Stirpe diventa fondamentale per i brianzoli: dovessero tornare dalla Ciociaria senza nulla in tasca, dopo aver già perso ad Avellino e in casa col Padova, difficilmente si potrebbe puntare a un traguardo come la promozione diretta, per il quale a inizio annata il Monza era abbastanza quotato.
Prima della sosta, il Mantova di Davide Possanzini ha strappato, con le unghie e con i denti, un prezioso 0-0 ad Avellino. Certo, la situazione resta pesante, i lombardi sono penultimi con 4 punti e sono la squadra che ha perso di più (5 volte su 7). Ma la società, con la conferma di Possanzini (che ha scritto la storia recente del club, riportandolo in B due stagioni fa), ha dato un segnale chiaro. Il Sudtirol invece, galleggia al 10° posto con 9 punti. Ma c’è da capire se l’ultima uscita ha lasciato strascichi: il 5 ottobre gli altoatesini hanno perso in casa dall’Empoli (1-2), partita segnata dal rosso a Kofler dopo appena 5’ ma anche il tecnico Castori è stato stangato (3 giornate) per qualche parolina di troppo allo staff arbitrale dopo la sua espulsione. Resta il fatto che, pur in inferiorità numerica, il Sudtirol era riuscito a passare in vantaggio, prima di cedere nella ripresa ai gol dell’Empoli, quello della vittoria arrivato al 96’… Partita insomma, che va archiviata e dimenticata in fretta perché prima, questo Sudtirol aveva dimostrato di potersela giocare anche per i playoff.
Il Pescara di Vivarini, che oggi giocherebbe i playout col Bari, nelle prime 7 giornate ha incantato solo contro l’Empoli, spazzato via con 4 gol segnati nella ripresa. Per il resto, già 4 ko e 2 pari, bilancio che comunque può starci per una neopromossa. Tuttavia, la sensazione è che gli abruzzesi avrebbero un potenziale superiore a quel che dice la classifica. La Carrarese, ora all’8° posto, potrebbe davvero pensare alla qualificazione playoff. Il bilancio degli apuani di Calabro è fin qui lusinghiero: un solo ko (il pazzesco 3-4 subito in casa dall’Avellino in 10) e già 10 preziosi punti messi in cascina, gli ultimi tre sono arrivati col 3-0 inflitto prima della sosta alla Juve Stabia, che si presentava a Carrara da imbattuta. Insomma, dopo la salvezza senza patemi ottenuta nel 2024/25, ora a Carrara si può provare a puntare a qualcosa di più.
Con la bella e meritata vittoria di Cesena (1-2), la Reggiana di Dionigi ha lasciato i bassifondi della classifica, 9 punti totali, +3 sulla zona playout. Un margine su cui però la Regia non può adagiarsi, la salvezza è tutta da conquistare anche se col colpo del Manuzzi la squadra ha dimostrato di avere valori non trascurabili e in parte inaspettati. Il Bari di Caserta invece, col 2-1 in rimonta su un Padova ridotto in 10, ha conquistato la prima vittoria in questo campionato. Tre punti fondamentali certo, ma la squadra, per fare un campionato senza patemi, deve crescere non poco. Giusto però andare avanti con Caserta perché la squadra in estate è stata rifondata quasi da zero, normale dunque subire nelle prime giornate, dove comunque spesso i pugliesi avevano raccolto meno di quanto meritassero. Ora però, il cambio di passo s’impone, perché si chiama Bari, non Roccacannuccia.
Prima della sosta Abate, tecnico esordiente in B alla guida della Juve Stabia, ha subito la sua prima sconfitta nella categoria, 3-0 dalla Carrarese, squadra che somiglia non poco agli stabiesi. Nessuno ne ha fatto un dramma anzi, in questi giorni la società ha pure parlato di Serie A da raggiungere nei prossimi anni. Anche perché l’attuale Juve Stabia ha dimostrato di poter imitare lo scorso campionato, chiuso al 5° posto e in semifinale playoff, i dubbi che c’erano sulle tante partenze illustri (Pagliuca, Adorante, Floriani…), sono ormai superati. Il derby regionale con l’Avellino però, mette in palio il titolo di squadra campana più importante dopo il Napoli. Gli irpini di Biancolino hanno numeri più che buoni: quinti in classifica, hanno perso solo all’esordio (2-0 a Frosinone), ma poi hanno dimostrato di essere la squadra più da tener d’occhio delle 4 provenienti dalla C, basti dire che la squadra viaggia alla media di 1.71 punti a gara, un passo col quale quasi certamente a fine stagione si fanno i playoff. E la sosta potrebbe restituire dall’infermeria giocatori importanti, Tutino compreso.
Tocca ripetersi: lo Spezia di D’Angelo è sempre fermo alla finale di ritorno dei playoff 2024/25, persa a giugno in casa davanti alla Cremonese, quando la A sembrava ormai in tasca. Per consulenza, chiedere al Bari che due anni prima subì la stessa beffa dal Cagliari, pagandone poi pesantemente le conseguenze. Prima della sosta è arrivato il ko interno col Palermo (1-2) che relega i liguri all’ultimo posto con tre punti e zero vittorie. La società ha pensato di cambiare guida e ha contattato Longo ma poi ha deciso di andare avanti con D’Angelo. Non va dimenticato che nelle due precedenti stagioni a La Spezia, l’Omone (come lo chiamavano a Pisa), ha ottenuto una salvezza pazzesca (da subentrato) e nella stagione successiva, senza che nessuno glielo chiedesse, ha portato la squadra a un passo dal ritorno in A. Giusto quindi dargli ancora una chance. Anche se il Cesena di Mignani che sbarcherà al Picco andrà preso con le pinze. Sì, i romagnoli vengono da due sconfitte di fila che hanno fatto perdere al Cavalluccio il primo posto (ora sono sesti). Ma è anche vero che le tre vittorie finora raccolte, i romagnoli le hanno ottenute in trasferta (in casa di Pescara, Samp e Venezia): Spezia avvisato.
Il clou della giornata è senza dubbio Palermo-Modena: la seconda in classifica ospita la prima (a sorpresa). Ma è anche confronto tra bomber. Un’altra sorpresa è trovare il
centravanti degli emiliani, Gliozzi, in testa alla classifica cannonieri con 5 gol, uno più di Pohjanpalo, bomber finlandese dei siciliani, che
resta il favorito per il titolo finale, ambito anche perché intitolato alla memoria di Pablito Rossi. Il Palermo di Inzaghi è chiamato a dimostrare di essere la squadra più forte della B, cosa che finora s’è vista solo a sprazzi. Fra l’altro, in difesa mancherà la colonna Bani, infortunatosi a La Spezia e che dovrebbe rientrare dopo la sosta per le Nazionali di novembre. Assenza non da poco, col suo acquisto il Palermo aveva sistemato il reparto, tant’è che i siciliani, assieme al Modena, hanno la difesa meno battuta della B, appena 3 reti al passivo. Il Modena, oltre ad essere a +2 sul Palermo, è imbattuto come i siciliani e ha pure il miglior attacco della categoria, 13 reti segnate (come il Frosinone). Insomma un partitone che potrebbe anche diventare, per entrambe, uno spartiacque della stagione.
Altra sfida d’alto livello è quella tra Empoli e Venezia. Intanto c’è da capire come si presenteranno i toscani, appena passati sotto la guida di Alessio Dionisi, il tecnico che portò l’Empoli per l’ultima volta in A nel 2021. Tuttavia la sostituzione di Pagliuca (primo esonero stagionale in B) è stata un po’ complicata e Dionisi avrà solo tre giorni per preparare la partita. Certo, l’Empoli ha tutto il tempo per continuare a risalire la classifica e il potenziale per fare i playoff non mancherebbe. Ma servirà molto di più per superare il Venezia di Stroppa, considerato la seconda forza della B dietro il Palermo ma al momento quarto in classifica e a -5 dalla vetta. Tuttavia, nelle ultime giornate i lagunari sembrano aver svoltato: sono in serie positiva da tre partite, nelle quali hanno conquistato 7 punti, gli ultimi tre con la vittoria interna sul Frosinone, un 3-0 in cui s’è visto tutto lo smisurato potenziale del Venezia. Insomma, sembra proprio che i lagunari stiano arrivando. Attenzione però alla ripresa dopo la sosta, quando le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Inizia a preoccupare il Catanzaro di Aquilani: dopo sei pareggi nelle prime sei uscite, nell’ultimo turno è arrivata la prima sconfitta, il 2-1
subito a Monza dopo essere passati in vantaggio con una perla del trequartista Alphadio Cissè: compie 19 anni il 22 ottobre, è giunto in
prestito dal Verona ed è già a 3 gol, davvero niente male per questo ragazzo di origini guineane ma nato a Treviso, già nel giro dell’Under 21. Il Padova di Andreoletti invece, è piuttosto altalenante, forse condizionato dalle trattative per la cessione del club (dovrebbero andare in porto a fine mese) e in attesa che il Papu Gomez finisca di smaltire la squalifica di due anni (sarà disponibile dal prossimo turno). Prima della sosta è arrivata la sconfitta di Bari, capace di vincere solo quando il Padova (che era in vantaggio), s’è ritrovato il 10. Ma comunque la squadra ha dei valori, tant’è che nella precedente trasferta era arrivata l’ineccepibile vittoria di Monza.
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