TATTICA - Ballottaggio sulla trequarti: Kone o Grosso?

A due giorni dalla sfida casalinga contro il Monza, mister Massimiliano Alvini deve sciogliere uno dei nodi più intriganti del suo centrocampo giallazzurro: chi affiancherà la cabina di regia di Giacomo Calò e il dinamismo di Ilias Koutsoupias? La contesa per una maglia da titolare vede contrapposti due profili nettamente differenti ma ugualmente preziosi: il talento cristallino e la "sfrontatezza" del giovane Filippo Grosso e la potenza atletica e l'esperienza di Ben Lhassine Kone.
Grosso: la freschezza del futuro
Il classe 2006 Filippo Grosso rappresenta l'opzione della gioventù e della qualità pura. Nonostante la giovanissima età, ha già dimostrato una maturità tattica notevole nelle sue prime apparizioni in prima squadra. È un giocatore dotato di ottima tecnica e visione, capace di legare il gioco e di trovare linee di passaggio difficili. La sua presenza garantisce freschezza e un approccio senza timori reverenziali, elementi che hanno ben impressionato il tecnico e l'ambiente.
Kone: il dominatore ritrovato
Dall'altra parte, Ben Lhassine Kone incarna il prototipo del centrocampista moderno: fisico possente, capacità di dominare la metà campo e un raggio d'azione che lo rende un vero e proprio "giocatore a tutto campo". È un elemento che, se in piena forma, è in grado di spostare gli equilibri in Serie B.
La sua prima parte di stagione, tuttavia, lo ha visto esprimersi a tratti, frenato da una condizione fisica non ottimale. È proprio qui che la sosta per le Nazionali assume un peso specifico: lo stop ha fornito a Kone il tempo necessario per lavorare sulla sua tenuta atletica e avvicinarsi al top della forma. Un Kone al 100% è una risorsa imprescindibile per Alvini per la sua esperienza e la capacità di rompere le linee avversarie.
Se l'ivoriano avrà smaltito definitivamente ogni scoria e garantirà un'autonomia di alto livello, Alvini potrebbe puntare sulla sua forza per fare densità in mezzo al campo e contrastare il palleggio brianzolo. Contro un avversario dinamico come il Monza, l'allenatore giallazzurro dovrà decidere se privilegiare la qualità nel fraseggio di Grosso o la rocciosità e la corsa di Kone.
Entrambi hanno le carte in regola per agire sulla trequarti ma con compiti e impatto diversi. La decisione finale di Alvini svelerà quale sarà l'impronta che il Frosinone vorrà dare alla sua mediana nel cruciale match che precede il ritorno al campionato a pieno regime.