, Alvini: "Bravo Castagnini a scegliere i calciatori giusti"

Il tecnico del Frosinone calcio Massimiliano Alvini ha parlato sulle colonne del "Guerino Sportivo". Di seguito una parte delle sue parole:

Troppi elogi fanno male, Alvini. O ha cambiato idea?

«Assolutamente sì. Niente vanagloria. Anche se i meriti vanno riconosciuti quando si fanno le cose per bene. Perché per conquistare gli obiettivi che uno si dà, bisogna faticare e lavorare sodo. Ha perfettamente ragione Antonio Conte quando lo sottolinea».

Questo Frosinone sembra costruito davvero a immagine e somiglianza del suo calcio arrembante ed equilibrato. O no?

«Penso che il direttore Castagnini sia stato bravo a scegliere i giocatori giusti e a rigenerare chi era già presente in organico, dopo una stagione complessa. È un merito della società. Siamo solo all'inizio, ma nell'ideazione e costruzione di questo progetto c'è soprattutto tanto della visione del presidente Stirpe».

Giovani da plasmare, concetti di gioco chiari, regole precise: il principio di proporsi prima di difendersi resiste nel suo calcio?

«L'obiettivo è essere sempre dominanti, sia con il possesso palla sia senza. Non esiste più una fase di semplice attesa. Anche senza palla puoi essere propositivo. Questa è la direzione del calcio già da qualche anno. Guardiola, ad esempio, lo ha detto chiaramente: non si può solo subire, si gioca anche quando la palla ce l'hanno gli altri. Le grandi squadre devono sapersi muovere in quest'unica fase attiva. Anche Gasperini ha dato questa mentalità alla Roma e i risultati si vedono».

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