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, contro il Cesena è show allo "Stirpe". Sabato prossimo c'è l'esame Venezia

Il Frosinone non accenna a fermarsi e anche contro il Cesena sfodera una prestazione di livello, portando a casa tre punti fondamentali
01.10.2025 16:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Frosinone, contro il Cesena è show allo "Stirpe". Sabato prossimo c'è l'esame Venezia
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Il Frosinone non accenna a fermarsi e anche contro il Cesena sfodera una prestazione di livello, portando a casa tre punti fondamentali contro una diretta avversaria, una delle possibili candidate per le zone alte della classifica. Straordinaria la prova dei ragazzi di Alvini, che festeggiano davanti ai propri tifosi e salgono a 14 punti in classifica, in solitaria (in attesa del Modena questa sera).

Anche nel match contro gli ostici romagnoli, che alla vigilia della gara di martedì sera erano appaiati ai giallazzurri in classifica, l'undici canarino di mister Massimiliano Alvini ha confermato la propria identità, già vista in questo segmento iniziale di stagione. Fisionomia di gioco ben precisa, aggressiva, intensità nel ritmo e nel pressing, lucida nelle scelte. E soprattutto capace di dettare legge anche contro un avversario reduce da una lunga serie positiva.

Il reparto arretrato si è confermato affidabile. Palmisani, attento e reattivo, è stato superato solo da distanza ravvicinata; Monterisi e Calvani hanno blindato l’area, con Gabriele Bracaglia prezioso sia in copertura sia nell’azione che ha portato al gol del vantaggio. Sulle corsie Oyono e lo stesso Bracaglia hanno garantito spinta e ripiegamenti puntuali.

A centrocampo si è vista la chiave della vittoria. Calò ha illuminato il gioco con precisione e intelligenza, diventando regista e rifinitore in un colpo solo. Koutsoupias ha macinato chilometri, alternando recuperi e inserimenti, mentre Kone ha coniugato quantità e qualità, firmando anche l’assist per Ghedjemis. Una mediana completa, che sta diventando marchio di fabbrica di questo Frosinone.

E per concludere una serata che si è rivelata quasi perfetta, ingenuità di Giorgi Kvernadze a parte, il match di ieri può rivelarsi come ’alba' di una nuova storia d’attacco. Raimondo, con la sua doppietta, ha richiamato alla memoria i grandi centravanti che hanno segnato l’epopea giallazzurra, da Ciofani a Dionisi, passando per Stellone ed Eder. Ma lo ha fatto con uno stile diverso: meno fisico, più tecnico, con un istinto letale che trasforma ogni pallone toccato in potenziale occasione da gol.

Con un’età media di poco superiore ai 23 anni, il Frosinone si conferma il gruppo più giovane della Serie B. Eppure, sul campo, mostra una maturità sorprendente. La vittoria contro il Cesena, oltre a certificare il miglior attacco del campionato, sottolinea una crescita mentale e fisica che lo scorso anno era sembrata impensabile.

Alvini ha costruito una squadra che non si limita a difendersi ma impone il proprio gioco, che non teme di osare anche in inferiorità numerica. Il lavoro paga, e lo Stirpe ha potuto applaudire un Frosinone che non si limita a vincere: convince, diverte e alimenta sogni che solo qualche mese fa sembravano utopia. Ma le stagioni precedenti hanno insegnato di gran lunga, che è meglio restare piedi per terra, ragionando partita dopo partita. Proprio come questo giovane neo gruppo ciociaro ha dimostrato di saper fare. Sabato prossimo la sfida al "Penzo" di Venezia, nella quale Bracaglia &soci capiranno ancor di più, se i leoni potranno essere annoverati tra i grandi di questo campionato.

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