Si torna subito in campo. Domani inizia la sesta giornata di Serie B: big match allo "Stirpe" tra Frosinone e Cesena

Domani inizia il tour de force della B, che prevede altre due gare in questa settimana, prima della pausa nazionali. Big match tra Frosinone e Cesena
29.09.2025 15:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Si torna subito in campo. Domani inizia la sesta giornata di Serie B: big match allo "Stirpe" tra Frosinone e Cesena
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© foto di Stefano Martini TuttoFrosinone

 Turno infrasettimanale in Serie B, si gioca la 6^ giornata, tutte le gare alle 20.30, sei martedì e quattro mercoledì. Guida alle dieci partite che compongono il turno.

I liguri dell’Entella, guidati dall’esordiente Chiappella, dopo un confortante inizio di stagione si sono piantati con le due sconfitte di Padova e Avellino, quest’ultima un po’ preoccupante per come è maturata, con la squadra troppo distratta e che ha regalato il secondo gol degli irpini (papera del portiere Del Frate). Ora bisogna cambiare marcia per non rischiare di venir risucchiati dai bassifondi della classifica. Dove invece staziona il Bari, ancora a secco di vittorie, a quota 2, e reduce dall’1-1 interno con la Samp, chiuso tra i fischi del San Nicola. Certo, al tecnico Caserta va dato tempo, dovendo assemblare una squadra nuova di zecca. Ma la classifica inizia a farsi preoccupante, c’è il rischio di ripetere la stagione vissuta due annate fa, quando il Bari si salvò solo ai playout: è quel che temono i tifosi baresi, in gran parte ancora molto distanti dalla squadra.

Sempre più entusiasmante la cavalcata del Frosinone di mister Massimiliano Alvini, reduce dal trionfo per 5-1 a Mantova, con la squadra che ha gli stessi punti del super Palermo ed è ancora imbattuta. Ma il Cesena di Mignani non è da meno: ha gli stessi punti dei laziali e le tre vittorie ottenute in questo avvio di stagione sono arrivate tutte in trasferta (a Pescara, a Marassi con la Samp e a Venezia) mentre nell’ultimo turno, con l’1-1 interno contro il Palermo, i romagnoli hanno dimostrato di non essere secondi alla corazzata siciliana. Insomma, questa partita potrebbe dirci quale delle due squadre è destinata a più stupirci, perché ben pochi potevano immaginarle così in alto. E per come vanno in campo, potrebbero anche restarci.

La Juve Stabia di Abate è in grande crescita. Ancora imbattuta, venerdì scorso poteva vincere su un campo difficile come quello di Catanzaro. Le Vespe stabiesi erano avanti 0-2, la partita è cambiata dopo il rosso a Cacciamani che ha favorito il ritorno dei calabresi, per il 2-2 finale. Quel che più conta però, è vedere che i campani potrebbero avere i mezzi per replicare la scorsa trionfale stagione, chiusa al 5° posto e in semifinale playoff, cioè il massimo nella storia della Juve Stabia. Il Mantova invece, sabato in casa ha preso 5 schiaffi (a uno) dal Frosinone. Squadra allo sbando, reduce da tre sconfitte di fila, con 4 ko in 5 gare. Possanzini, che ha scritto la storia recente del Mantova, sembra al capolinea, ad assistere al tonfo dell’ultimo turno c’era Bisoli, principale indiziato per sostituirlo in panchina (assieme a Tesser) se pure a Castellammare di Stabia dovesse andare male, anche se il Mantova resterà tutta la settimana in Campania, dovendo poi giocare ad Avellino.

Padova-Avellino, martedì ore 20.30

Bella sfida tra due squadre che stanno venendo fuori nelle ultime uscite. Il Padova di Andreoletti, pagato lo scotto iniziale alla nuova categoria, viene da due vittorie di fila, prima sull’Entella e poi il trionfo di Monza, peraltro meritato, sei punti che hanno assestato i veneti a centro classifica. Ma pure l’Avellino è in grande crescita: tre vittorie nelle ultime tre uscite, messe sotto Monza, Carrarese ed Entella, con la squadra in piena zona playoff. Gli irpini del “Pitone” Biancolino si candidano ad essere la rivelazione del campionato. Anche se un po’ di prudenza, per entrambe, non guasta.

Uno dei match clou della giornata è quello tra Palermo e Venezia, tra le due squadre che ad agosto venivano indicate come le principali favorite per la promozione in Serie A. Con la differenza che il Palermo di Inzaghi, pur senza dominare la categoria, sta tenendo fede al pronostico. Mentre il Venezia di Stroppa ha perso qualche colpo con tre partite senza vittorie. Ma poi, oltre alla qualificazione in Coppa Italia ai danni del Verona, è arrivato il successo sullo Spezia che ha riportato i lagunari a -3 dal Palermo, costretto al pari a Cesena, coi siciliani passati in svantaggio e salvati dal gol di Bani. Insomma, si prospetta un bel braccio di ferro, nella solita bolgia del Barbera che potrà dare una grossa mano ai rosanero, previsti i “soliti” 30mila e passa spettatori delle ultime gare casalinghe. Sulla carta, il Palermo dovrebbe avere qualcosa di più del Venezia e Inzaghi, nel lavoro sulla squadra, sembra più avanti di Stroppa. Ma è anche vero che al Barbera un punto lo ha già strappato il Frosinone e dunque anche il Venezia potrebbe tornare a casa con qualcosa in tasca.

Confronto, quello tra Reggiana e Spezia, tra due squadre che se la passano piuttosto male. La Reggiana non vince da tre partite e sabato a Bolzano è stata messa sotto troppo facilmente dal Sudtirol. Meno male che alla 2ª giornata è arrivata la vittoria sull’Empoli (ridotto in 9), se no la classifica potrebbe essere molto simile a quello dello Spezia, penultimo con 2 soli punti. L’ultimo dei 3 ko dei liguri, a Venezia, non fa molto testo, la squadra di D’Angelo s’è trovata in 10 (rosso a Vignali), a inizio gara, dura non tornare a casa a mani vuote. Resta il fatto che entrambe o svoltano al più presto o rischiano un campionato complicato, di sofferenza. Per la Reggiana di Dionigi, era qualcosa di pronosticabile. Per lo Spezia, no.

Col successo in rimonta sul Pescara, il Modena è andato in testa alla B, con 2 punti di margine su Frosinone, Palermo e Cesena. Il tecnico Sottil ha ottenuto 13 punti su 15: chi poteva immaginarlo a inizio stagione? Era dal maggio 2002 che il Modena non andava in testa alla B. Ma i canarini possono andare in A? Troppo presto per dirlo. Di sicuro, col nuovo allenatore, la squadra ha trovato quella continuità e quella quadratura che era mancata nelle precedenti tre stagioni di B del Modena. Una cosa è certa, nessuno chiede agli emiliani di andare in A. E giocare senza il peso del pronostico, potrebbe essere un bel vantaggio. Di sicuro non va preso sottogamba l’impegno in casa della Carrarese che però nell’ultima sfida interna s’era fatta sorprendere 3-4 dall’Avellino in 10. Poi però gli apuani hanno ottenuto un ottimo 2-2 nel derby di Empoli, insomma, la squadra di Calabro potrebbe aver avuto solo un incidente di percorso, può ancora fare un campionato simile a quello scorso.

Primi dubbi sul Monza dell'ex tecnico giallazzurro Paolo Bianco - si starebbe infatti scaldando Eugenio Corini, che parrebbe essere già stato contattato dalla società brianzola -  che nelle prime cinque uscite ha già perso due volte, l’ultima sabato in casa dal Padova. Non un bel segnale per la nuova proprietà Usa, che si consola col fatto che anche Berlusconi, quando prese il club brianzolo di cui i suoi eredi hanno perso il controllo giovedì scorso, fu sconfitto (in C) nella gara d’esordio. E a rivedere le partite dei brianzoli, la sensazione è che la vecchia guardia, che ancora costituisce il nerbo della squadra, stia dando meno di quanto ci si poteva aspettare. Per Bianco, comunque, saranno decisive le due partite di questa settimana.  Anche l’Empoli, a inizio stagione, era indicato come una delle squadre di alta classifica. Non sta andando così, come ha dimostrato il 2-2 interno di domenica sera nel derby con la Carrarese, capace di imporre il pari definitivo all’88’. Pagliuca dispone di una squadra giovane e un po’ troppo fragile dietro. Però ritrovarsi all’11° posto, con la retroguardia più perforata della B (-11 gol, come il disastrato Mantova), è un po’ troppo. 

Squadra ondivaga, il Pescara di Vincenzo Vivarini. Il 4-0 inflitto all’Empoli, due turni fa, faceva pensare che gli abruzzesi potessero dar vita a un campionato in cui levarsi non poche soddisfazioni, pareva archiviato il difficile avvio di stagione. E invece no: è arrivato il ko di Modena, con gli emiliani che hanno vinto ribaltando l’iniziale gol di Olzer (già a 3 reti). Per carità, il Pescara ha perso dalla neo-capolista. Però la squadra dopo l’intervallo è tornata in campo con troppa sufficienza, e l’ha pagato. Il Sudtirol di Castori, il decano della B, sta facendo un bel campionato, con un solo ko, in casa dal Palermo. In trasferta ha già fatto vedere buone cose, pareggiando a Catanzaro e a Frosinone. Insomma, l’attuale 6° posto, cioé piena zona playoff, non è casuale, gli altoatesini potrebbero restarci anche fino alla fine, bissando quel che fece il Sudtirol di Bisoli che all’esordio assoluto del club in B, nel 2022/23, chiuse proprio al 6° posto e si spinse in semifinale playoff.

Con l’1-1 di Bari, la Sampdoria di Donati ha lasciato lo zero in classifica, pur restando ultima. I blucerchiati hanno fatto qualche piccolo progresso, soprattutto hanno tenuto il campo per tutta la partita, cosa non frequente da vedersi tra i liguri, già nella scorsa stagione. Certo, fare un salto di qualità è un’altra cosa ma almeno s’è rotto il ghiaccio. Però, per ribaltare una situazione pesante, serve molto di più. Nel Catanzaro, il tecnico Aquilani è sempre più Mister X: 5 uscite, 5 pareggi. I giallorossi avrebbero valori interessanti e pure una rosa con buoni ricambi. Ma finora, a parte il totem Iemmello, il potenziale della squadra s’è visto solo a sprazzi. Insomma, il Catanzaro deve ancora decollare e chissà che la sfida di Marassi diventi l’occasione buona per farlo, visto che finora al Ferraris la Samp non ha raccolto un punto e vi hanno già vinto Cesena e Modena.

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