Serie B, domani si riparte con l'undicesima giornata: Frosinone all'esame Carrarese

L’undicesima giornata di Serie B va in scena tra domani (festa di Ognissanti) e domenica. Frosinone atteso dall'esame Carrarese
31.10.2025 05:00 di  Francesco Cenci   vedi letture
Serie B, domani si riparte con l'undicesima giornata: Frosinone all'esame Carrarese
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© foto di Federico Serra

L’undicesima giornata di Serie B va in scena tra domani (festa di Ognissanti) e domenica. Apre Avellino-Reggiana alle 12.30 dell’1 novembre, chiude Sampdoria-Mantova alle 19.30 del 2 Novembre.

L’Avellino di Biancolino fa un po’ fatica a ritrovarsi visto che non vince dal 27 settembre (2-0 all’Entella), cinque partite senza successi che hanno portato solo tre punti. Martedì, nel turno infrasettimanale, è arrivato l’1-1 di Pescara in rimonta, che non va buttato. Ma la squadra ha dimostrato di poter ambire ai playoff, a patto che cambi marcia. E al Partenio-Lombardi sbarca la Reggiana di Dionigi che sempre martedì ha vinto il derby del Secchia con la capolista Modena (1-0), che contro la Regia ha perso per la prima volta in campionato. Emiliani dunque gasatissimi, anche se in questa stagione in trasferta hanno raccolto poco, 4 punti (vittoria e Cesena e pari a Castellammare). Ma chissà, l’euforia per aver messo sotto i “nemici” del Modena, potrebbe mettere le ali ai piedi ai ragazzi di Dionigi.

Due piazze non di primo piano ma che che in questo campionato stanno mostrando buone cose e che dunque sarà bello vederle contro. La Carrarese, pur sconfitta martedì a Cesena (2-1), nell’ultima gara casalinga aveva battuto nel recupero il Venezia (3-2). Dopo la salvezza quasi tranquilla della scorsa stagione, i ragazzi di Calabro hanno le carte in regola per provare a chiudere l’annata ai playoff. Il Frosinone di Alvini invece, è reduce dal 4-0 inflitto all’Entella nel turno infrasettimanale. I ciociari sono quarti, a -2 dalla zona promozione diretta perché la squadra fin dalle prime giornate ha mostrato un’identità ben precisa, insomma, ci sono tutti i mezzi per conquistare a fine stagione gli spareggi promozione. E pensare che l’obiettivo stagionale era il mantenimento della categoria.

Il Padova di Andreoletti martedì scorso ha pareggiato a La Spezia (1-1), prolungando una serie positiva di tre partite in cui ha raccolto 5 punti: la zona playoff è a -1, anche se non dovesse diventare un obiettivo stagionale, lo sforzo per inseguire gli spareggi promozione potrebbe portare a una salvezza tranquilla. Aria pesante per il Sudtirol di Castori, ormai invischiato nella lotta per non retrocedere, dopo il 3-0 rimediato a Venezia nell’infrasettimanale. La squadra s’è impiantata, 3 ko nelle ultime 4 uscite e lo smalto d’inizio stagione che è ormai un ricordo. Castori non è in discussione ma magari, alla sosta di novembre per le nazionali (ci sarà ancora un turno dopo questo), qualche riflessione la si farà, a un anno dall’insediamento del tecnico marchigiano.

L’Entella di Chiappella ha conquistato in casa, al Sannazzari, 9 dei suoi 10 punti, dunque, se la classifica è un po’ allarmante, lo si deve al pessimo rendimento esterno, coi liguri che sono reduci dal 4-0 incassato martedì a Frosinone. L’Empoli è alla quarta partita con Dionisi in panchina che nelle precedenti tre uscite ha guadagnato solo 2 punti, l’ultimo martedì, con l’1-1 interno con la Samp. Gara con qualche riscontro positivo: pur trovandosi in 10 per il rosso a Elia, l’Empoli è riuscito a passare in vantaggio col 5° gol in questa B dell’ucraino Popov, prima di subire il pari blucerchiato. Tuttavia, per le aspettative che c’erano sulla squadra, l’Empoli è ancora indietro.

Come reagirà il Palermo di Inzaghi al tonfo rimediato col Monza (0-3), seconda sconfitta stagionale, e pure di fila, dopo il ko di Catanzaro? E’ una delle domande più interessanti che propone il turno. Il problema è che i siciliani, di questo passo, rischiano di perdere la zona promozione diretta, che dista 4 punti. Con la sensazione che la squadra sia stata sopravvalutata in estate e ora i nodi stanno venendo al pettine. Il Pescara di Vivarini nell’infrasettimanale ha raccolto un 1-1 interno con l’Avellino, terzo pari di fila degli abruzzesi che proveranno a impensierire il Palermo. E non va dimenticato che la squadra di Inzaghi, oltre al ko col Monza di martedì, in casa ha già impattato con Frosinone, Venezia e Modena.

Il Bari di Caserta avrà un piccolo vantaggio: mercoledì non è sceso in campo per il rinvio della gara in casa della Juve Stabia, dunque potrebbe presentarsi al San Nicola senza le tossine che potrebbero affliggere il Cesena. Ma occhio ai romagnoli di Mignani, capaci d’imporsi già cinque volte in trasferta (a Pescara, in casa della Samp, a Venezia, a La Spezia e a Bolzano col Sudtirol). I romagnoli dunque, hanno dimostrato sul campo di meritare gli stessi punti del Monza secondo. Cesena che forse non avrà i mezzi per la promozione diretta. Ma che sta facendo una stagione anche superiore a quella scorsa, già chiusa ai playoff (8° posto). Al contrario, il Bari, pur avendo vinto due delle ultime tre partite, deve crescere ancora per provare a sistemare una classifica che genera qualche apprensione.

Una delle sfide più interessanti del turno. Perché il Catanzaro di Aquilani, con i successi su Palermo (1-0) e Mantova (1-3) è decollato, dimostrando avere tutti i mezzi per imitare i due precedenti campionati, sempre chiusi ai playoff. E anche il Venezia appare in ripresa, dopo il 3-0 inflitto al Sudtirol mercoledì. Tuttavia, i lagunari, in rapporto alle attese estive, sono un po’ attardati in classifica (quinti a -5 dalla capolista Modena), a causa del negativo rendimento esterno, dove non hanno mai vinto in stagione. In questo senso, misurarsi con lo stadio Ceravolo di Catanzaro sarà un buon test per capire il reale valore del gruppo di Stroppa che sulla carta ha tutti i mezzi per reinserirsi nella lotta per la A diretta.

Pur perdendo il derby del Secchia in casa della Reggiana, il Modena di Sottil è rimasto solo in testa alla Serie B. Il ko di Reggio Emilia è stato il primo stagionale, la squadra resta comunque al di sopra di ogni aspettativa d’inizio stagione. Ma attenzione alla Juve Stabia che potrebbe presentarsi al Braglia particolarmente fresca, avendo saltato il turno infrasettimanale: mercoledì avrebbe dovuto giocare in casa col Bari ma la partita è stata rinviata a data da destinarsi perché l’amministrazione giudiziaria che da qualche giorno controlla il club, deve trovare 11 nuove società per gestire i servizi delle partite interne allo stadio Menti, sostituendo quelle precedenti che si presume fossero in mano alla camorra. Due turni fa comunque, alla prima partita dopo lo scoppio dell’inchiesta sul club, la squadra di Abate ha risposto alla grande, sfiorando la vittoria a Padova (2-2). Dunque, vista anche la gara da recuperare col Bari, potremmo considerare la Juve Stabia in zona playoff, cioé in linea con la scorsa stagione, chiusa al 5° posto e in semifinale playoff.

Potremmo considerare il Monza di Bianco la capolista virtuale della B, viste le 4 vittorie di fila che hanno portato i brianzoli a -1 dalla capolista Modena. Il trionfo di Palermo, un ineccepibile 0-3, sembrava quasi un passaggio di consegne tra la squadra che avrebbe dovuto dominare la B e quella che potrebbe farlo, al momento il Monza è quasi ingiocabile per ogni avversaria. C’è vita, insomma, oltre Berlusconi. Quando nel 2018 il fu Cavaliere acquistò i brianzoli in C, erano in tanti a pronosticare una gloria ridotta per i brianzoli, legata alla vita del loro munifico patron. Senza di lui tornerete da dove siete partiti, dicevano in tanti, cioé in C. E invece la nuova proprietà statunitense promette bene, guarda caso il decollo del Monza coincide con l’uscita di scena della famiglia Berlusconi che attraverso Fininvest controllava il club (ora resta al 20% ma solo fino a fine stagione). Ma lo Spezia di D’Angelo proverà a fermare la corsa dei brianzoli e potrebbe anche avere i mezzi per riuscirci, visti i 4 punti che i liguri hanno messo assieme nelle ultime due uscite, con la squadra che resta comunque in zona retrocessione diretta ma che ha i numeri per risalire la china.

Due punti in due uscite per il tandem Foti-Gregucci alla guida della Samp. Pochi o tanti che siano, quel che conta è avere visto la squadra sul pezzo e in leggera crescita, cosa che non si poteva dire al momento dell’esonero di Donati, dopo il sciagurato 3-1 incassato dall’Entella. L’appuntamento col Mantova di Possanzini, l’unica squadra alle spalle dei blucerchiati, però, è da non fallire. E in questo senso, come al solito giocherà un ruolo fondamentale il pubblico di Marassi. La Samp deve tantissimo al suo popolo che mai l’ha lasciata sola e col suo tifo ha tenuto in piedi la squadra nei momenti più difficili vissuti in questo ultimo anno, trascinandola molto spesso a vittorie fondamentali. Insomma, se alla Samp in questi mesi si fosse verificata la frattura di piazza che c’è da anni a Bari coi De Laurentiis, molto probabilmente i blucerchiati sarebbero finiti in C. E invece, grazie ai 20mila abbonati coi quali quasi si riempie il Ferraris, si può ancora sperare di mantenere la categoria, anche se sarà dura e a gennaio la squadra andrà rinforzata in ogni reparto. Nell’attesa, a Marassi sbarcherà un Mantova disperato, solo all’ultimo posto, a -2 dalla Samp, con lo score di 1 vittoria, 2 pari e 7 sconfitte. Per ora, la società ha esonerato il dt Botturi, lo rileva Rinaudo (ex Palermo) che ha deciso, visti anche i tempi ristretti per l’eventuale cambio, di dare a Possanzini ancora una possibilità, lasciando sullo sfondo i nomi dei possibili sostituti (Corini e Pagliuca i nomi più gettonati), con cui, eventualmente, se ne riparlerà da lunedì.

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