per la terza volta in Serie A, mister Grosso al TGR Lazio: "Stirpe persona in gamba e leale. A Frosinone sono stato benissimo"

E' grande festa in quel di Frosinone, dopo la terza promozione in A nella storia del club canarino. Caroselli e festeggiamenti stanno andando avanti in questi giorni.Gran merito di questo successo giallazzurro, va attribuito sicuramente a Mister Fabio Grosso, che dopo la vittoria del Mondiale nel 2006 con l'Italia di Marcello Lippi, si toglie la prima grande soddisfazione da allenatore. Intervistato ai microfoni del TGR Lazio, il trainer abruzzese ha commentato così questa grande annata frusinate, culminata con l'apoteosi nella serata del Primo Maggio.

Mister, nella serata della promozione in Serie A del Frosinone, ha trascorso una lunga notte di festeggiamenti con i suoi calciatori. A che ora è andato a dormire?

"Sono andato al letto tardi e ho dormito poco. Mi sono gustato tutte queste splendide emozioni che abbiamo vissuto, perchè poi, quando arrivano, è bello anche sapersele godere. Siamo stati contenti di questo risultato raggiunto, abbiamo fatto qualcosa di grande. Siamo stati bravi a tenere testa a tante squadre forti, meritando sul campo quello che poi abbiamo ottenuto".

Ha sentito il Presidente Stirpe? Cosa le ha detto?

"Si l'ho sentito. Era venuto la sera prima della gara a sostenerci. Il Presidente ha avuto una settimana difficile a causa della scomparsa del fratello e questa notizia ci ha trasmesso grande tristezza a tutti noi. Dedichiamo al nostro Presidente questa piccola-grande gioia. Si è complimentato con me, con tutti noi e con le persone che hanno lavorato con me, compresi tutti i giocatori. Stirpe è un Presidente serio, in gamba e leale".

Ha un contratto che con il Frosinone che scadrà nel prossimo giugno. Lo rinnoverà?

"Io qui a Frosinone sono stato benissimo, la società lo sa. Avrò sempre un sentimento di riconoscenza nei confronti del Presidente e del Direttore Angelozzi".

Ha ricevuto tantissimi messaggi di congratulazioni..

Si, sono messaggi di tante persone che mi vogliono bene. Questa è un'altra delle cose belle: capire che nei posti in cui sei passato, al di là di quello che si è ottenuto sul campo, comunque si è lasciato un ricordo importante e bello."