SALA STAMPA - Tonin (Pescara): "Frosinone messo in difficoltà. Rammarico per la sconfitta"
Nel post-partita, Riccardo Tonin analizza la serata del Pescara: una prestazione di alto livello e un gol personale, ma nessun punto in classifica tra rammarico e consapevolezza:
Riccardo, il sorriso è per la tua prestazione — tra le migliori della stagione — ma i punti non sono arrivati. Intanto, complimenti per il gol in Serie B: che valore gli dai?
"Grazie, però conta relativamente. Anzi, non conta niente: sono sempre stato uno che non pensa mai al gol, quindi questa sera ancora meno."
Resta tanto dispiacere, considerando la partita che avete fatto?
"Sì, perché abbiamo fatto una gran partita. Dal campo posso solo essere orgoglioso di tutti i miei compagni per come abbiamo lottato. È un peccato tornare a casa a mani vuote stasera, perché contro i primi della classe una gara così ti dà morale, ti dà una spinta in più."
Qual è, allora, la lettura che vi portate via: cosa deve rimanere e cosa va corretto subito?
"Dobbiamo essere consapevoli che la strada intrapresa è quella giusta. Non dobbiamo mollare neanche un centimetro, anzi: dobbiamo macinare ancora più chilometri, andare ancora più forti in allenamento e raddrizzare questi episodi che nelle ultime partite ci stanno condannando."
Nonostante il risultato, che segnali avete mandato?
"Oggi sono venute fuori due certezze: che il Pescara è vivo, che il Pescara è molto intenso. Siamo un gruppo forte."
Tu hai parlato spesso di gruppo: quanto ha inciso per te, anche nei mesi più complicati?
"Il Pescara è vivo e il gruppo è incredibile: ci metto la mano sul fuoco. Nei mesi passati, che per me sono stati difficili, mi hanno trattato come un figlio. Dobbiamo ripartire da questo: dal gruppo, da noi, dal mister, dall’idea del mister, e andare forte. Deve essere la nostra caratteristica principale."
Vengo al piano partita: loro fanno marcature a uomo a tutto campo. Voi avete cercato di ‘svuotare’ l’area per favorire gli inserimenti di esterni e mezzali, e nel primo tempo — con la difesa alta — li avete messi in difficoltà scavalcando il centrocampo. È andata come l’avevate preparata?
"Sì, l’avevamo preparata così. Penso che i primi venti, venticinque minuti sia stato proprio come avevamo preparato la settimana. Sapevamo che loro accettavano il duello, sapevamo che a campo aperto siamo una squadra importante e li abbiamo messi in grande difficoltà: un po’ tutto il primo tempo e anche parte del secondo."
Poi però la partita la decidono gli episodi: lì cosa vi è mancato?
"Gli episodi sono fondamentali. Nel primo tempo ho avuto un’altra occasione importantissima, e ne abbiamo avute altre tre o quattro. Dobbiamo essere più cinici per portare questi episodi dalla nostra parte: perché poi loro, con un tiro da trenta metri, fanno gol e la partita finisce 2-1. Questa deve essere la prerogativa di questa settimana."
E sul futuro: a gennaio Tonin non si muove da Pescara?
"No, io qui mi sento a casa. Non ho mai pensato né a gennaio né al mercato. Penso a lavorare, a lavorare forte, a prescindere da quello che verrà."
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