Frosinone, il presidente Stirpe alla "GdS": "Il nostro modello di calcio punta su umiltà, passione, competenza e professionalità..."

Iniziato il ritiro dei canarini a Fiuggi tra conferme e volti nuovi, il Frosinone capitanato dal Presidente Maurizio Stirpe ed allenato dal neo mister Eusebio Di Francesco, comincia a preparare al meglio la terza Serie A nella storia del club frusinate. Il presidente del sodalizio giallazzurro, Maurizio Stirpe, ha concesso un'intervista a 360 gradi, uscita stamani tra le colonne de "La Gazzetta dello Sport". Queste le parole del Patron dei ciociari.
Sul Napoli, primo avversario al debutto il 19 agosto: "Figuriamoci, è già così difficile di per sé la Serie A che non possiamo permetterci di avere paura: sia contro il Napoli che alla seconda in casa contro l’Atalanta…".
Tre promozioni in 8 anni: che cosa è cambiato con l’ultima? "Il modo attraverso cui l’abbiamo ottenuta. Offrendo un calcio spettacolare e sbriciolando record: miglior difesa, miglior attacco e squadra più giovane. Il merito va al responsabile dell’area tecnica, Guido Angelozzi, all’allenatore Grosso, ai giocatori e a tutti i collaboratori".
La scelta di affidare la panchina del Frosinone ad Eusebio Di Francesco, per proseguire sulla falsa riga del lavoro cominciato da Fabio Grosso: "Per me Di Francesco è un allenatore top, come affermato anche dal nostro Dt Guido Angelozzi. Pratica un calcio propositivo, ha ottenuto ottimi risultati in Europa con Roma e Sassuolo e ha la dote dell’imprevedibilità".
Di Francesco, un tecnico che sa lavorare bene anche con i calciatori giovani: "Il fatto che Di Francesco abbia già lavorato con Guido Angelozzi agevola il lavoro e ci fa guadagnare tempo nel processo di crescita dei ragazzi".
Si parla spesso di un "modello Frosinone", come un "piccolo Barcellona", che si ispira a quelli di Empoli e Sassuolo: "Empoli e Sassuolo sono due città simili alla nostra, realtà consolidate e punti di riferimento, andiamo in quella direzione: umiltà, passione, competenza e professionalità, sostenibilità finanziaria, infrastrutture adeguate e settori giovanili che possano esprimere i campioni del futuro".
Poi, il patron giallazzurro, traccia dei possibili identikit dei calciatori che vorrebbe avere in rosa da qui, al termine del calciomercato estivo, che si chiuderà il prossimo 31 agosto: "Mi auguro che alla fine del mercato potranno far parte del gruppo 2-3 figure di riferimento che, l’anno scorso, sono state fondamentali. Penso a un altro Lucioni, un fratello maggiore per tanti nostri ragazzi in B".