LIVE TF | Prima conferenza stampa di Massimiliano Alvini: "Sono qui per dare il massimo. Odio la mediocrità"

07.07.2025 15:00 di  Luca Colafrancesco   vedi letture
LIVE TF | Prima conferenza stampa di Massimiliano Alvini: "Sono qui per dare il massimo. Odio la mediocrità"
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Tra poco Massimiliano Alvini si concederà per la prima volta ai microfoni dei giornalisti come nuovo allenatore del Frosinone. Rimanete con noi e seguite in diretta le parole del mister dalle ore 15:30.

15:05
Aperte le porte della sala stampa del Benito Stirpe. Si attende l'arrivo degli ultimi giornalisti, poi arriveranno le prime parole in giallazzurro di mister Alvini.

15:15
Manca davvero poco all’inizio della conferenza. Aspettiamo ancora qualche minuto...

15:23
Presenti in conferenza anche il DS Castagnini e il direttore generale Doronzo, oltre a Massimiliano Alvini.

15:28
Entrano in conferenza Castagnini, Alvini e Doronzo.

15:29
Massimiliano Martino, responsabile della comunicazione, introduce la conferenza in diretta.

15:30
Il direttore Doronzo prende la parola e fa gli onori di casa presentando il mister.

15:30
Doronzo: "Del mister ci ha colpito soprattutto la voglia e l'entusiasmo con cui ha scelto Frosinone. Ha deciso di rescindere un contratto per stare qui con noi. Ed è proprio questo entusiasmo ciò di cui abbiamo bisogno."

15:31
Castagnini: "Vi racconto un po’ la scelta di Alvini. Ci avevo parlato già lo scorso anno e quello prima, ma non ero mai riuscito a portarlo con me. Finalmente quest’anno ha accettato questa società che ritiene perfetta per il suo modo di lavorare. Quando l’ho proposto al Presidente e a Piero ho trovato grande disponibilità. Il mister ha un curriculum importante, la sua carriera parla per lui. Qui potrà esprimere tutto il suo valore, e noi lo aiuteremo a farlo."

15:33
Alvini: "Ringrazio Stirpe per la fiducia e la visione, Piero e Renzo per avermi scelto. Oggi non è solo una conferenza stampa, ma l’inizio di un nuovo cammino che voglio percorrere con sacrificio, umiltà e passione. Ringrazio anche voi giornalisti, perché è importante il vostro lavoro per raccontare ciò che facciamo. Da parte mia troverete sempre una persona leale e diretta."

Mister, questa è l’occasione per dimostrare quanto vale davvero?
"La ringrazio per la domanda. Il lavoro dell’allenatore è tosto. Io porto con me delle cicatrici, non rimpianti. Quelle cicatrici mi hanno forgiato: sono stato in trincea a combattere. Da situazioni difficili ne sono uscito più consapevole. Sono qui per dare il massimo. Questo è un posto che chiede identità e coraggio: sono queste le qualità che metteremo in campo."

Lei di solito gioca con il 3-4-2-1. Che Frosinone vedremo?
"Vedrete una squadra con identità, organizzazione e coraggio. Questo significa sapere ogni giorno cosa fare, avere un metodo, idee chiare da trasmettere sul campo. Non abbiamo sempre giocato col 3-4: siamo in grado di adattarci. Con la rosa a disposizione lavoreremo per mettere i giocatori nelle migliori condizioni. Noi siamo a servizio dei calciatori, non il contrario."

Frosinone–Cosenza 1-1. Quel Cosenza ci impressionò per la grinta. Oggi vediamo un Frosinone che con giovani come Gori dà qualcosa in più rispetto a giocatori blasonati...
"L’obiettivo è costruire una squadra che mostri passione, identità e coraggio. Sono venuto qui tre volte: con Reggiana, Perugia e Cosenza. Essere oggi alla guida del Frosinone è motivo di grande soddisfazione. Voglio calciatori che sposino questa idea. Come ha detto il Presidente, vogliamo una squadra che se la giochi sempre, con calciatori pronti a tutto, disposti al sacrificio. Questo è ciò che serve per conquistare il pubblico. Se ci riusciremo o no, lo dirà il lavoro."

Ai tifosi scottati dalla scorsa stagione, cosa si sente di dire? E sui giovani che Stirpe vuole valorizzare?
"Non posso promettere risultati oggi, ma posso promettere battaglia, sacrificio e tanto lavoro. Una squadra con identità e coraggio. Per quanto riguarda i giovani, ben vengano: costruire un gruppo giovane è perfettamente in linea con la nostra visione. Siamo in sintonia."

Valorizzare i giovani richiede anche l’equilibrio con giocatori esperti?
"La disciplina per me è fondamentale. È il primo strumento per raggiungere gli obiettivi. Io do rispetto e lo pretendo. E sì, è normale che ci siano anche giocatori con esperienza: sarà un giusto mix."

Ha già chiesto al direttore se vuole giocare con una o due punte?
"Per ora valutiamo la rosa a disposizione. Non è una priorità. Giocatori importanti sono sempre benvenuti, ma ciò che conta è costruire una squadra aggressiva, che faccia la partita nelle due fasi. Una squadra dinamica, con relazioni tra i calciatori. Poi se sarà una punta, due o tre, lo decideremo più avanti. Prima di tutto: una squadra con stile."

Castagnini, nella sua conferenza ha detto che non c’erano state chiamate?
"Sulle uscite nulla di concreto, solo qualche chiacchiera. Sulle entrate abbiamo le idee chiare: vogliamo costruire una squadra adatta a ciò che chiede il mister. Non mi ha fatto nomi, solo indicato una strategia. Se alcuni calciatori usciranno, cambierà la fisionomia. Stiamo lavorando e puntiamo ad andare in ritiro con la rosa completa."

Doronzo, ripescaggio per la squadra femminile in Serie B?
"Ci è stata prospettata questa possibilità. Stiamo valutando. È un risultato gratificante: in due anni abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia e un secondo posto. Complimenti alle ragazze e allo staff. Valuteremo in settimana."

Si definisca in una parola. E tra talento, carattere e corsa cosa deve avere un giocatore?
"Coerenza. E trasparenza. Quanto ai giocatori: talento e carattere."

Ha già definito il suo staff? In ritiro ci saranno novità?
"Lo staff è completo, con persone che hanno già lavorato a Frosinone. Ho una mia base, ma mi integro sempre con chi c’è. Quanto al Presidente, è stato un piacere conoscerlo: per un tifoso è un privilegio avere una figura così."

Ha già percepito l’attaccamento della città e dei tifosi?
"L’altra sera abbiamo girato per il centro, poi il Presidente ci ha fatto vedere tutta la città, sia Frosinone alta che bassa. I risultati arrivano solo se c’è empatia tra squadra, tifosi e società."

Dopo ogni retrocessione in carriera ha sempre centrato i playoff. Succederà anche qui?
"Vengo con grande voglia. Cercheremo di dare il massimo, con stile."

Alvini si riterrà soddisfatto se...?
"Sono felice di essere qui. Già oggi, guarda come sto. Il resto lo vedremo. Avanti così."

Castagnini, cosa l’ha colpita di Alvini?
"Che è diverso. Ho visto tanti allenatori, ma Alvini ha le qualità che piacciono a me: non gestisce, allena. Lavora duro, e questo è quello che serve."

Lei si è presentato con grande umiltà. Grazie.
"Grazie a lei."

Ha parlato spesso al plurale. Come lavora con lo staff?
"So che chi lavora con me non camminerà mai da solo. Diamo tutto. Io sarò il garante per tutti."

Il Presidente ha detto che il 17 luglio si partirà il ritiro come da sua richiesta. Amichevoli?
"Staremo 17,18 e 19 a Ferentino, poi il 20 saliamo per il ritiro (al Terminillo, ndr). Disputeremo cinque amichevoli che sono già state definite e che la società comunicherà, fino ad arrivare al primo impegno di Coppa Italia a Monza il 17 agosto alle 18:30."

Cosa può portare una coppia di toscani in Ciociaria? E cosa potrebbe creare attrito?
Castagnini: "Abbiamo un accordo biennale. Se facciamo male è giusto andare a casa. I contratti non contano: bisogna star bene nei posti. A Frosinone ho trovato affetto, mi sento a casa. Noi toscani siamo polemici ma diretti. Litighiamo e passa. Abbiamo tanti difetti, pochi pregi, ma diciamo le cose in faccia. Non mentiamo."

Obiettivo: salvezza o playoff?
"Il risultato dipende dalle potenzialità. Senza rimpianti è perfetto. Non dobbiamo porci limiti: lavoriamo per far bene. Il campo dirà il resto."

Alvini: "Vengo dal paese di Montanelli, che diceva che i fucecchiesi parlano male anche di sé stessi. L’anno scorso ho conosciuto la Calabria e mi sono trovato bene. Spero accada lo stesso qui. Porterò la mia toscanità: pregi e difetti."

Come costruirà fiducia nel gruppo, partendo dalle regole nello spogliatoio?
"Disciplina. È la base per costruire un percorso."

Arrivare al ritiro con il gruppo già completo: quali difficoltà, anche col budget?
"Le difficoltà sono sempre le stesse. Non è solo una questione economica. I giocatori vogliono sempre qualcosa in più. E l’attesa è un culto del mercato. Noi abbiamo mezzi giusti per noi, e siamo già avanti con alcune situazioni. Spero di chiuderle in settimana."