, Koutosupias: "Sogno il mondiale con la mia Grecia e di costruire qualcosa di importante con la maglia gilazzurra"

Ilias Koutsoupias, centrocampista del Frosinone arrivato in Ciociaria nello scorso calciomercato invernale di gennaio, si è raccontato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, in un’intervista tra presente, futuro e il suo sogno nel cassetto. Queste le sue parole.
“Il sogno è il Mondiale con la mia Grecia. Per me quello appena trascorso è stato un campionato particolare perché rientravo dal crociato, un infortunio difficile e mi aspettavo qualche intoppo ma per fortuna ora sto bene e sono contento di aver raggiunto l’obiettivo della salvezza con il Frosinone. Ho trovato una società seria, con cui mi sono trovato alla grande”.
Aveva iniziato la stagione con il Catanzaro, prima di passare in giallazzurro: “Intanto ci tengo a ringraziare il direttore Ciro Polito, perché mi ha portato a Bari. Mi ha permesso di giocare in una squadra così grande come il Bari, mi ha portato a Catanzaro nonostante l’infortunio e mi ha permesso di andare via nonostante stessi giocando con continuità. Mi ha permesso di andare via e ha capito le mie ragioni, quindi ci tengo a ringraziare il direttore Polito. Quando si è presentato il Frosinone e il direttore Angelozzi, non ci ho pensato due volte. La volontà era ed è quella di costruire qualcosa di importante con questa maglia”.
Nonostante i tanti ed i ripetuti infortuni che gli sono capitati nelle ultime stagioni, Koutsoupias è pronto a ripartire più forte di prima: “La difficoltà è perché sono arrivati nei momenti più belli. La mazzata più difficile è stata quella del crociato a Bari, perché avevo segnato tre gol e stava andando tutto benissimo. Avrei preferito non averli, ma ti dico che questi infortuni mi hanno fatto sentire più forti. Non ti posso dire che sono contento ma ti posso dire che mi hanno aiutato”.
Nella sua carriera Bari ha rappresentato un momento particolare. Sia bello, che ovviamente brutto per l’infortunio al crociato. Lui ha un ricordo particolare: “Ho raccontato anche che il momento più bello della mia carriera non è stato né un gol e né una vittoria, ma Bari-Frosinone di quest’anno. Sono uscito dal San Nicola tra gli applausi, da avversario. Mi vengono i brividi solo a raccontarlo, mi sono trovato benissimo a Bari, con i compagni e con i tifosi. Mi sentivo a casa perché Bari somiglia alla Grecia. Non volevo andar via, ma fa parte del calcio e va accettato”.
Ha poi aggiunto ancora sull’esperienza in biancorosso: “Ovunque sono andato, finché non sono arrivato a Bari, vedevo le squadre come punti di passaggio. A Bari invece mi sono sentito subito a casa e ho capito che sarei voluto rimanere più a lungo possibile. Il rammarico perché è arrivato l’infortunio, il direttore è andato via e non sono riuscito a rimanere. Mi sarebbe piaciuto rimanere, assolutamente”.
“A Bari ti senti giocatore”. Questa è la frase di Koutsoupoias per descrivere la sua esperienza in Puglia: “A Bari esci e la gente ti parla, ti riconosce, ti coinvolge. I tifosi, anche nei momenti difficili, ci hanno sempre rispettati. La gente ci veniva ad incitare anche in albergo, fuori non ci hanno mai creato problemi. È una piazza che non c’entra niente con la B”.
E poi il centrocampista greco parla del suo sogno, il Mondiale con la Grecia nel 2026: “Il mio sogno è quello di andare in Nazionale e di poter fare una competizione importante. Il sogno di tutti i bambini è giocarli. So che il 2026 non è facile, non voglio mettermi obiettivi imminenti ma il mio sogno è fare una competizione con la mia Nazionale”. Nel 2021 c’è un retroscena di mercato. Era tutto fatto per il passaggio al Cagliari in Serie A. “Non l’ho mai raccontato. Venivo da una stagione positiva con l’Entella in Serie B. Gli ultimi giorni era tutto fatto a Cagliari, tant’è che la mia ragazza e mio padre avevano preparato già i bagagli per Cagliari. L’ultimo giorno di mercato ci sono stati degli intoppi e sono stato costretto ad andare alla Ternana, società in cui mi sono trovato benissimo. L’ultimo minuto è stato depositato il contratto. È normale che per un ragazzo di 19 anni che si trova in Serie A, poi vede svanire tutto, lì per lì lo subisci. Non ti nascondo che per due anni non riuscivo a superarlo”.
Per concludere, Koutsoupias parla anche dell'allenatore che ha inciso di più nel suo percorso calciostico: “Dico che è stato Fabio Cannavaro, è uno di quegli allenatori che a livello umano e di idee calcistiche, al di là della carriera, mi ha migliorato tanto”. E sul suo momento più bello, Ilias non ha dubbi: “La doppietta al San Nicola. Farlo davanti a 30mila persone, è il sogno di ogni bambino. E poi rappresentare la Nazionale”.