L'ex allenatore del Frosinone Pasquale Marino a "Sotto al Sette - L'Ora del Leone": "Frosinone organizzato, che si sta esprimendo bene fin qui"

04.10.2023 12:51 di  Francesco Cenci   vedi letture
L'ex allenatore del Frosinone Pasquale Marino a "Sotto al Sette - L'Ora del Leone": "Frosinone organizzato, che si sta esprimendo bene fin qui"
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© foto di Federico Gaetano

L'ex allenatore giallazzurro Pasquale Marino, è intervenuto al programma radiofonico “Sotto al Sette – l’ora del Leone”, trasmissione di approfondimento sul Frosinone Calcio, che va in onda su Radio Day condotta da Stefano Martini e Roberto De Luca, per dare la sua opinione sia sulla partita disputata domenica scorsa dai giallazzurri, che sul comunque brillante inizio di stagione degli uomini di Eusebio Di Francesco. Così ha parlato Marino:

Mister vorremmo partire da un sunto complessivo. Il Frosinone l'ha stupita in questo avvio di stagione? Anche contro la Roma, la squadra giallazzurra è uscita con un k.o. dall'olimpico, ma la prestazione c'è comunque stata. Qual è il suo giudizio globale su questo avvio di stagione del Frosinone, i canarini l'hanno sorpresa?

"Sicuramente sì. Il Frosinone è andato fin qui oltre le aspettative. In Serie A rappresentava comunque una matricola, che ha cambiato molta della rosa della scorsa stagione, prendendo molti calciatori giovani. Direi che le prestazioni della squadra, in queste prime sette giornate ci sono state sempre, a partire dalla prima partita giocata contro il Napoli, per poi proseguire. Le prestazioni sono state via via un crescendo. A livello di gioco espresso, il Frosinone è una sorpresa un pò per tutti finora. I giallazzurri sono tra le migliori squadre in A finora ed esprimono un tipo di calcio propositivo che a me piace tanto".

Di Francesco sta provando a praticare un tipo di calcio offensivo. Noi la ricordiamo bene quando lei era allenatore del Frosinone, perchè credo che la sua squadra, sia stata una di quelle che giocava davvero bene al calcio. Una delle più belle viste a Frosinone. Le piacciono i principi tattiici di mister Di Francesco? Crede che si può migliorare qualcosa, oppure si sta già andando al di sopra di quelle che sono le possibilità e le ambizioni?

"Io credo che mister Di Francesco, al di là di qualche annata negativa, non è stata una sorpresa per me perchè aveva bisogno di ritrovare un tipo di piazza che gli desse la possibilità di rifarsi, rispetto agli ultimi anni vissuti. Ha con sè un presidente come Stirpe e come Stirpe in giro ce ne sono pochi in giro nel panorama calcistico italiano. In più, ci si aggiunge un Direttore Sportivo competente come Angelozzi, è stato messo in condizioni di lavorare bene con i giovani ma per me, dal punto di vista del gioco espresso non rappresenta una sorpresa, perchè Di Francesco ha sempre fatto un calcio propositivo da quando ha iniziato ad allenare. Per cui, sotto questo punto di vista, il Frosinone ha fin qui espresso il gioco che l'allenatore ha sempre praticato nelle sue squadre".

Globalmente, stanno un pò cambiando, secondo lei, i parametri che accompagnano le squadre che lottano per la salvezza?Tutte cercano di proporre calcio, a differenza di un tempo, nel quale si cercava magari di speculare un pò sul risultato. E' d'accordo su questa analisi, si sta andando secondo lei verso questa direzione?

"Si, senza dubbio. Nel calcio di oggi, badare soltanto a non prendere gol, significa che le squadre giocano molto spesso nella loro metà campo. Dare l'opportunità a dei campioni di stare sempre nei pressi dell'area di rigore, rappresenterebbe un'arma deleteria per la formazione che si trova a difendere, perchè in quel modo, le grandi squadre con i giocatori top, prima o poi la giocata la inventerebbero e avrebbero il tempo di farla. Invece, giocando nella maniera aggressiva come sta facendo il Frosinone, le avversarie si devono preoccupare di fare la fase difensiva ed offensiva in maniera delicata. Per cui, credo che giocare un tipo di calcio propositivo sia la cosa migliore per evitare pericoli. Io ricordo nel mio primo anno da allenatore in Serie A con il Catania, facemmo un 4-3-3 e ricordo che da matricola quale fummo, molti si mostrarono scettici per il tipo di calcio che volemmo proporre, rispetto ai giocatori di esperienza che avevamo in rosa, che furono soltanto 4. Ed invece noi riuscimmo quell'anno a salvarci passando sempre attraverso il gioco, che è la cosa migliore e che rende maggiormente. L'idea di portare avanti un tipo di calcio propositivo è secondo me quella che rende meglio".

C'è un singolo che fin qui l'ha sorpresa maggiormente nelle fila del Frosinone. Guardando invece in generale al campionato di Serie A, quali sono secondo lei le squadre che l'hanno sorpresa in positivo ed in negativo, dopo queste prime 7 giornate?

"Sicuramente non mi sarei aspettato una partenza così in ritardo dell'Empoli, dopo il tipo di campionato che ha disputato lo scorso anno. Empoli è una piazza a cui sono rimasto affezionato, perchè anche lì ho allenato ed arrivammo ai playoff in Serie B, compiendo un gran percorso. Mi dispiace sia partito così male, tanto da costringere la proprietà a cambiare l'allenatore. C'è da aggiungere poi, che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere le due romane così in difficoltà in questo avvio di campionato. Per quanto riguarda invece i giovani presenti nella rosa del Frosinone, io credo che si stiano esprimendo tutti su buoni livelli. Anche perchè, come io sempre sostengo, l'organizzazione tattica, soprattutto per un gioco propositivo come quello del Frosinone, fa elevare le prestazioni dei singoli. Tutti nel Frosinone si stanno fin qui esprimendo bene, grazie ad una precisa organizzazione di gioco. Si vede quando i giallazzurri giocano, che ognuno sa cosa deve fare in entrambe le fasi di gioco. Un giocatore come Romagnoli, che io ho allenato ad Empoli è un tipo di calciatore che grazie alla sua esperienza sta facendo anche lui molto bene. E avere in rosa un calciatore con esperienza aiuta a crescere i tanti giocatori giovani presenti nel Frosinone".

Pubblicato da Tuttofrosinone.com su Martedì 3 ottobre 2023