Play out: il valore delle rose non conterà nella bolgia del doppio confronto

16.05.2025 15:30 di  Luca Colafrancesco   vedi letture
Play out: il valore delle rose non conterà nella bolgia del doppio confronto
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

L'aria si fa irrespirabile, la tensione taglia l'atmosfera come un coltello affilato. Salernitana e Frosinone, due nomi che a inizio anno speravano in una quieta salvezza, si ritrovano ora sull'orlo del precipizio. Il doppio confronto play out che sta per consumarsi non è una semplice partita, ma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, un duello all'ultimo respiro che deciderà il loro destino. 

Il primo atto di questo dramma si consumerà tra le mura nemiche dell'Arechi il prossimo 19 maggio. Un fortino che, troppo spesso in questa stagione, si è rivelato fragile, incapace di respingere gli assalti avversari. Poche volte il calore del pubblico granata è riuscito a essere soddisfatto dai risultati. Eppure la valutazione complessiva della rosa è di 31,25 milioni. Un patrimonio non da poco che però non si è concretizzato nelle prestazioni. Ora l'ultima chance.

Poi, sette giorni dopo, il 26 maggio, il trasferimento nel bollente catino del Benito Stirpe. Un ambiente che si preannuncia pronto a inghiottire le residue speranze di una Salernitana che ha faticato terribilmente lontano da casa. Un Frosinone che con un valore di rosa di 26,25 milioni di euro, sente la pressione. Ogni minuto, ogni pallone, ogni contrasto diventerà una tortura per i tifosi di entrambe le squadre, un'agonia prolungata in attesa del verdetto finale che potrebbe polverizzare anni di investimenti.

Centottanta interminabili minuti per riscrivere una stagione costellata di errori e rimpianti. Un dentro o fuori senza appello, dove la paura di sprofondare nell'abisso della retrocessione si materializza a ogni rinvio sbagliato, a ogni occasione sprecata. Raimondo (4,5 milioni) e Wlodarczyk (4 milioni) per la Salernitana e Monterisi (2,2 milioni) e Ambrosino (2,2 milioni) per il Frosinone dovrebbero fare la differenza dato che sono i 2 giocatori più preziosi di entrambe le squadre. 

Ma in questi scontri, la fredda logica dei numeri spesso si scioglie come neve al sole. A contare saranno i nervi saldi, la fame di salvezza, la capacità di resistere alla pressione asfissiante di un intero ambiente in apnea. L'Arechi e il Benito Stirpe diventeranno arene di gladiatori moderni e il fischio finale decreterà gioia e disperazione, un confine sottile e crudele che segnerà per sempre la storia di queste due squadre. L'incubo sta per iniziare, e per una delle due, il risveglio sarà amarissimo.