Serie B, stasera parte la 16^ giornata con Palermo-Sampsoria, domenica il Frosinone di scena a Pescara
La 16^ giornata di Serie B si apre venerdì sera alle 20.30 con l’anticipo Palermo-Sampdoria e si chiude domenica col posticipo Pescara-Frosinone, fischio d’inizio alle 17.15.
Il Palermo potrebbe aver trovato il passo giusto: non solo Inzaghi viene da due vittorie di fila ma domenica, nella bella vittoria di Empoli (1-3), la squadra è tornata a primeggiare in trasferta, dove non vinceva da due mesi. Per l’esigente pubblico del Barbera invece, si spera siano bastati i due 5-0 inflitti a Pescara e Carrarese nelle ultime due uscite interne per convincerli a tornare in massa allo stadio, quando si superavano abbondantemente le 30mila presenze. Anche perché ora la squadra sembra avere la solidità giusta per dare l’assalto alla zona promozione diretta. Ma attenzione alla Samp che dà cenni di ripresa. Nello scorso turno, il 3-2 alla Carrarese è stato sì sofferto (con gli apuani due volte in vantaggio) ma alla fine, grazie al solito Coda (7 gol in questa B, a 37 anni…), ne è venuta fuori, anche grazie a una migliore condizione atletica: ora la squadra dura 90’ e non soltanto un tempo, come succedeva spesso già nella scorsa stagione. Certo, al Barbera non sarà semplice, il Palermo attuale appare di un’altra categoria e i blucerchiati non hanno un bel passo in trasferta (dove non hanno mai vinto). Ma almeno ora, ci si può provare.
La Juve Stabia di Abate sta perdendo colpi: non vince da 4 gare (in cui ha raccolto solo 2 punti) e nell’ultimo turno è caduta 3-0 in casa del Frosinone (la squadra ha forse risentito dell’impegno del giovedì precedente, lo 0-0 interno del recupero col Bari). Insomma, per le Vespe serve una svolta, altrimenti la zona playoff (ora a un punto), vola via. Dopo tre vittorie di fila, nello scorso turno l’Empoli di Dionisi si è arreso in casa al Palermo, prima sconfitta interna dei toscani. Per carità, ci può stare perdere di fronte a una delle corazzate della B. Ma la troppa sufficienza con cui i toscani hanno affrontato i rosanero non va bene se si coltivano ambizioni, anzi, se si giocano partite così è anche dura qualificarsi per i playoff, dove comunque staziona l’Empoli (è ottavo, un punto sopra la Juve Stabia che dunque per questa gara mette nel mirino il sorpasso).
Cosa vuole fare da grande la Reggiana di Dionigi? Nello scorso turno, in una partita delicata, è arrivata la vittoria pesante in casa del Mantova (0-1), con la quale i granata sono saliti a 20 punti, gli stessi di Empoli e Avellino. Insomma, c’è la possibilità di sognare i playoff, anche se non sono l’obiettivo stagionale, la squadra potrebbe anche avere i mezzi per disputarli. E il Padova? Quasi si potrebbe fare lo stesso discorso. Non fosse che l’ultima uscita, l’1-1 ottenuto in extremis in casa col Cesena, non è stata una prova delle più confortanti. Ma forse la squadra potrà essere valutata meglio quando il recupero del Papu Gomez sarà completato. Contro il Cesena è subentrato al 57’. Ma quando riuscirà a partire titolare, cosa potrà succedere?
Piano piano Donadoni sta risollevando lo Spezia (anche se la classifica ancora non lo dice): l’ex ct e ala del Milan ha vinto i due derby liguri con Samp ed Entella e in totale il suo score dice 7 punti in 4 partite con cui gli aquilotti hanno lasciato l’ultimo posto e agganciato la zona playout. Prosegue il momento no del Modena che non vince da 4 partite, nelle quali ha raccolto solo 2 punti. Nell’ultima uscita, lunedì in casa col Catanzaro, stava battendo i calabresi ma la squadra di Sottil è stata capovolta nel finale: non un bel segnale, anche se la prestazione della squadra c’è stata. Tuttavia, nessuno chiede la Serie A al Modena, anche se è stato bello sognarlo a inizio stagione, quando la squadra primeggiava (la massima serie ai canarini manca dal 2004). Ora si tratta di far passare la nottata e arrivare alla sosta nelle migliori condizioni possibili, anche se la sfida del Picco appare abbordabile.
Nello scorso turno il Sudtirol di Castori ha pareggiato (1-1) in casa della capolista Monza, è stato il 7° pareggio esterno su 8 gare degli altoatesini. Risultato che sicuramente dà morale ai sudtirolesi ma per mettere in sicurezza la stagione serve di più, serve migliorare il rendimento in casa, al Druso si deve ottenere di più. La sfida col Bari è un autentico spareggio salvezza, chi vince potrebbe provare a mettersi alle spalle la zona playout. I pugliesi non ci arrivano nelle condizioni ideali. Sarà la quarta sfida con Vivarini in panchina. Finora, col sostituto di Caserta sono arrivati solo due punti, l’ultimo non particolarmente confortante: l’1-1 interno col Pescara ultimo in classifica è arrivato solo nel finale e ai danni di una squadra che era in 10 dal 31’, mentre la tifoseria contesta e diserta lo stadio. Paradosso: di questi tempi per il Bari, giocare in trasferta potrebbe anche essere un vantaggio.
Il clou della giornata, per distacco. Il Venezia, imbattuto da 4 partite nelle quali ha messo insieme 10 punti, ha la possibilità di rimescolare i giochi promozione se mette sotto la capolista Monza la quale, dopo essere andata in vetta e in fuga grazie a sette vittorie di fila, negli ultimi tempi ha perso qualche colpo, due pareggi di fila, coi quali è stata raggiunta in vetta dal Frosinone. Anche il Venezia di Stroppa viene da un pari, l’1-1 di Avellino, molto diverso dall’1-1 con cui il Monza di Bianco è stato bloccato in casa dal Sudtirol: mentre i lagunari al Partenio facevano una sorta di tiro al bersaglio e coglievano anche due traverse, i brianzoli soffrivano gli altoatesini che alla fine meritavano il punto. Ma adesso c’è tutt’altra partita, autentico crocevia-promozione che può dire molto nella lotta per la promozione diretta, anche se la vittoria sarebbe più importante per il Venezia che con tre punti tornerebbe vicino al secondo posto.
La vittoria di Modena, un 1-2 maturato nel recupero, dimostra che il Catanzaro di Aquilani avrebbe le carte in regola per conquistarsi un posto ai playoff, come nelle due precedenti stagioni. I giallorossi sono imbattuti da 3 gare, nelle quali hanno messo insieme 7 punti, un buon passo che va mantenuto, con un pizzico di continuità in più il Catanzaro potrebbe togliersi tante soddisfazioni. L’Avellino di Biancolino invece, nello scorso turno ha fatto un pari d’oro in casa col Venezia, ai punti avrebbero stravinto i lagunari. Ma può essere una buona base di ripartenza per vedere se questa squadra ha i mezzi per provare a chiudere la stagione ai playoff. Insomma. è il discorso che vale anche per il Catanzaro di Aquilani.
Nello scorso turno, il Cesena di Mignani, a Padova, ha visto svanire nel recupero la vittoria, quando i bianccoscudati li hanno raggiunti sull’1-1. Peccato, perché con due punti in più la classifica dei romagnoli poteva farsi ben più lusinghiera, anche se resta ottima, col Cesena primo inseguitore del due di testa Frosinone-Monza, avanti di 4 punti. Certo, nessuno chiede la promozione diretta ai romagnoli, le favorite dovrebbero essere altre. Ma intanto il Cesena è lì e non fallire questo appuntamento darebbe quella continuità che serve per primeggiare (delle prime 6 squadre in classifica, il Cesena è quella che ha perso più, già 4 volte). Il Mantova di Possanzini invece, viene da due sconfitte di fila che hanno fatto ricadere la squadra tra zona playout e retrocessione diretta. La squadra lombarda macina gioco ma raccoglie poco, un refrain che s’era visto anche nella scorsa stagione, quando comunque la salvezza era arrivata. La sensazione però, è che questa volta mantenere la categoria potrebbe essere più complicato della scorsa annata.
Continua il momento no della Carrarese, nello scorso turno uscita sconfitta a Genova dalla Samp, un beffardo 3-2 dopo che gli apuani erano per due volte passati in vantaggio. Per il tecnico Calabro, la vittoria manca dal 25 ottobre, quando la Carrarese mise sotto il Venezia (3-2), exploit che da troppo tempo non viene replicato, visto che da allora sono arrivati solo due punti. Ormai la squadra è stata risucchiata nella zona calda della classifica, l’impressione è che, di questo passo, non sarà semplice replicare la scorsa formidabile annata, quando la Carrarese mantenne la categoria in scioltezza, a dispetto dei pronostici. Adesso uno scontro diretto chiave, contro l’Entella di Chiappella che inizia a perdere smalto, reduce da due sconfitte di fila e che non vince da 4 partite (ultimo successo datato 1 novembre, 1-0 all’Empoli). Entella poi, che ha fatto soltanto due punti in trasferta anche se, nelle ultime uscite fuori casa, sotto l’aspetto del gioco e della personalità si sono visti buoni progressi.
Il testa-coda del turno anzi, il coda-testa. Il Pescara, col subentrato Gorgone in panchina, fa belle partite ma raccoglie poco: dopo il confortante 3-3 d’esordio a Catanzaro, è arrivata la sconfitta interna col Padova (0-1) e, nello scorso turno, l’1-1 di Bari, con gli abruzzesi subito avanti grazie al solito Di Nardo e raggiunti solo nel finale, col Pescara che era in 10 dal 31’ per il rosso a Olzer. Insomma, per lasciare l’ultimo posto, serve molto di più, anche se questa non sembra la partita adatta per svoltare. Perché il Frosinone di Alvini viaggia col vento in poppa: viene da tre vittorie di fila e con le ultime due ha raggiunto la corazzata Monza in vetta. La squadra ciociara è imbattuta da 7 partite, in cui ha messo insieme 17 punti: media 2.42 punti in questo lasso di gare, un passo da promozione diretta. E in effetti in questo momento il Frosinone è la squadra più forte della B: non sarebbe utopia ritrovarlo tra qualche mese in quella Serie A lasciata per l’ultima volta nel 2024.
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