Kone top ma non basta. L'ombra della retrocessione oscura lo Stirpe

05.05.2025 13:30 di  Luca Colafrancesco   vedi letture
Kone top ma non basta. L'ombra della retrocessione oscura lo Stirpe
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Tornato a gestire il centrocampo ciociaro contro il Cittadella, Ben Kone ha offerto ai propri tifosi la partita che ci si aspettava da tutta la squadra. Una gara di intensità, qualità, verticalizzazioni e recuperi palla da vero top di reparto. Un giocatore imprescindibile per movimentare la manovra giallazzurra. Quando la palla passa dai suoi piedi succede sempre qualcosa di pericoloso. Proprio lui infatti fornisce l'assist a Kvernadze sul tiro che causa il rigore. 

Ma non solo, il centrocampista ivoriano appena può cerca la profondità per trovare la velocità delle fasce prima con Kvernadze e poi con Ghedjemis. In una giornata negativa dove Bohinen si estranea un po' dal gioco, Vural ci mette voglia e poco più, la prestazione di Kone risalta agli occhi di tutti i tifosi. L'unico a essere salvato in un declino generalizzato che genera un pareggio contro il peggior attacco della B. 

Senza nulla togliere al Cittadella, bravo a crederci e rimanere attaccato alla partita, il Frosinone ha sprecato troppo. Azioni da gol buttate al vento per egoismo o imprecisione e Canarini che dopo un primo tempo contratto ma giocato su buoni livelli, si sono spenti nella seconda frazione. Tutti eccetto Kone che sembrava predicasse nel deserto. Anche i cambi non hanno aiutato con un Begic che sembrava fosse la prima volta che mettesse piede su un campo da calcio e un Pecorino che non ha fatto uno stop come si deve. 

Ghedjemis più incisivo ma troppo ridondante, una squadra che si è specchiata in sé stessa in un momento dove invece sarebbero serviti 11 Kone. Dove sarebbe servita qualità, intensità, furbizia, cattiveria agonistica e invece il Frosinone resta con un pugno di mosche in mano e l'ombra della retrocessione che torna nuovamente a oscurare il Benito Stirpe.