-Modena: Il voto ad Arena (e al VAR). Perchè non far rivedere la spinta su Vergani?
Allo Stirpe, il Frosinone illude con Koutsoupias e Calò, ma subisce la rimonta del Modena sul finale, in una partita dai mille volti che ha fornito, usando le parole di Alvini, "spunti di miglioramento per il futuro". La gara, che ha alternato momenti di bel gioco ad altri di maggiore tensione, è stata arbitrata in maniera quasi perfetta dal sig. Arena di Torre del Greco, che si è distinto in autorità e lucidità per tutta la durata dell'incontro.
La gestione dei cartellini ne è l'evidenza, con appena un giallo mostrato prima del 90', riuscendo a contenere i momenti più concitati con richiami verbali e il giusto equilibrio necessario a non condizionare un match dalle tante sfaccettature. Dopo quella a Calò al 63', le altre ammonizioni sono arrivate in rapida successione nel finale, rispettivamente a Chichizola, Bracaglia e Zilli.
L'unica sbavatura del direttore di gara, o forse dell'intera squadra arbitrale, è arrivata sulla rete del 2-2 di Massolin, su cui è intervenuto il VAR per richiamare Arena all'on field review. In questo caso, Baroni (VAR) e Paganessi (AVAR) hanno scelto di mostrare all'arbitro in campo soltanto il contatto tra Bracaglia e Pedro Mendes, evidentemente non falloso. L'azione, però, è stata viziata in principio da una spinta di Adorni ai danni di Vergani, in anticipo sul pallone rispetto al difensore degli emiliani, giudicata regolare da un ben posizionato Arena. Solo dopo, in area, capitan Bracaglia è stato toccato sulla coscia dai tacchetti di Mendes prima di cadere a terra. Contatto lieve, anche troppo per giustificare lo sbilanciamento del capitano del Frosinone, così come quello ancor più lieve tra Beyuku e Corrado di qualche istante prima. Manca, però, la revisione dell'inizio dell'azione. Dalle immagini si nota come il replay mostrato all'arbitro parte immediatamente dopo la spinta di Vergani e si concentra appunto su quanto accaduto in area.
Lasciare la decisione ad Arena sull'entità del primo contatto potrebbe essere un'interpretazione valida, ma che si sarebbe dovuta applicare anche a tutto ciò che è accaduto all'interno dell'area di rigore. Richiamato al monitor, le immagini avrebbero dovuto mostrare l'azione per intero, vista la consequenzialità di quanto avvenuto. La squadra arbitrale, in questo caso, non ha affatto aiutato il direttore di gara nel prendere la decisione corretta, che avrebbe comunque potuto fischiare ed interrompere in principio l'azione da cui è poi scaturito il pari.
Per questo, il voto che ci sentiamo di dare ad Arena non può essere che la sufficienza, che tiene però conto delle sue decisioni, in linea di massima corrette, e di quelle prese in sala Var, di cui non si può avere di certo lo stesso giudizio.
VOTO AD ARENA: 6
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