Danimarca-Tunisia termina a reti bianche: nessun gol, poco spettacolo, un paio di episodi dubbi

22.11.2022 15:30 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Danimarca-Tunisia termina a reti bianche: nessun gol, poco spettacolo, un paio di episodi dubbi
© foto di Rai Sport

La Tunisia è storicamente una squadra rognosa da affrontare a un Mondiale di calcio: tutti dietro la linea della palla, grande densità e compattezza difensiva. La Danimarca attuale è una compagine con buona tecnica e ottime potenzialità in fase di palleggio, ma priva di un vero centravanti di razza che possa fare la differenza. Il pari a reti bianche, sulla carta, era tutt'altro che imprevedibile. All'Education City Stadium sono i magrebini a farsi avanti per primi: l'esterno destro Drager sfodera una conclusione potente, ma imprecisa. Il centravanti Jebali ingaggia un duello personale con il portiere danese Schmeichel: prima l'attaccante segna, ma è in fuorigioco; poi si ritrova in posizione regolare a tu per tu con l'estremo difensore avversario, ma forza un pallonetto debole che viene smanacciato in corner. Notevoli difficoltà, nel primo tempo, sul conto della squadra semifinalista agli ultimi Europei. In campo c'è Christian Eriksen, che nella gara inaugurale del torneo 2021 contro la Finlandia accusò un arresto cardiaco in campo. Fu necessario il defibrillatore, per riportarlo in vita (clinicamente, la sua situazione fu certificata come "paziente resuscitato in seguito ad arresto cardiocircolatorio"). La presenza di Eriksen è una vittoria per il calcio, con la Serie A che si fa ridere dietro: il fantasista danese può scendere in campo sia in Premier League che nella Coppa del Mondo, mentre il regolamento del massimo campionato italiano obbligò l'Inter a svincolare il giocatore, poiché discriminato per via del pacemaker a lui impiantato. Poco spettacolo, tra Danimarca e Tunisia: nel secondo tempo ciascuna delle due squadre invoca un rigore in proprio favore, entrambi casi dubbi. Rammarico degli europei per un'occasione ghiotta sprecata da Cornelius, che a un metro dalla porta scheggia il palo di testa. Peggiore in campo il difensore danese Andersen, che ha ben figurato nella prima metà di stagione con il Crystal Palace: l'esordio al Mondiale d'altro canto, tra distrazioni palla al piede, un colpo di braccio galeotto nella sua area di rigore e una manovra eccessivamente lenta, è da archiviare al più presto. Fra le due squadre si registra, se non altro, una tregua: pareggio in attesa di comprendere l'evoluzione del Girone D, con i campioni in carica della Francia che sfideranno l'Australia (insidia reale o squadra materasso?). Da registrare ancora due casi (uno per tempo) di recupero folle. Se questo è l'andazzo, le televisioni internazionali dovranno, inevitabilmente, riprogrammare i loro palinsesti. Può darsi sia una precisa strategia della Fifa per avvicinare sempre più l'opinione pubblica verso l'introduzione del tempo effettivo.