Andrea Errico: "Il Frosinone non voleva cedermi. Avellino? Mi manda Tribuzzi, voglio fare grandi cose"

22.11.2020 15:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoavellino.it/costanza
 Andrea Errico: "Il Frosinone non voleva cedermi. Avellino? Mi manda Tribuzzi, voglio fare grandi cose"

Ospite della puntata "Un lupo in famiglia" di Prima Tivvù, il centrocampista dell'Avellino, il giovane Andrea Errico, ha parlato del momento in casa biancoverde, ha ripercorso la sua trattativa per arrivare in Irpinia, ha parlato dell'amicizia con Tribuzzi e di tante altre cose. 

Queste le parole di Errico: "Il Frosinone all'inizio non voleva cedermi, neanche in prestito, ma io ho sempre spinto per cercare di giocare con continuità e alla fine del mercato si è presentata l'opportunità di giocare ad Avellino e ho spinto ancora di più per venire qui a giocare e dimostrare il mio valore. Avellino ha una società importante, una grande storia alle spalle, per non parlare del calore dei tifosi e della grandezza dello stadio e quindi sono contento di essere qui. E' un peccato non aver ancora potuto vedere lo spettacolo dei tifosi biancoverdi, purtroppo il Covid ha bloccato tutto, ma spero che presto si possa tornare allo stadio. Durante la trattativa ho sentito il direttore Di Somma, che aveva parlato con il mio procuratore e abbiamo accettato l'offerta". 
Percorso sportivo: "Da giovanissimo mi ha preso la Roma, sono stato 4-5 anni con la guida dell'ex attaccante Roberto Muzzi. Lui mi ha dato tanto e mi ha fatto crescere sia a livello tecnico che umano. Poi la Roma ha fatto delle scelte mandandomi via, poi ho giocato al Sapio e alla Lodigiani fino a che non mi ha preso il Frosinone dove ho giocato in Primavera e qualche volta mi convocavano in prima squadra. L'anno scorso la decisione di girarmi in prestito alla Viterbese e ora eccomi qui in Irpinia. Se sto giocando a buoni livelli nel calcio lo devo al presidente del Sapio, Paolo Fiorentini, che mi ha lanciato nel mondo del professionismo". 
Amicizia con Tribuzzi: "Con Alessio abbiamo un rapporto fantastico, è uno dei miei migliori amici, lo sento tutti i giorni, quando siamo a Roma ci vediamo. Mi ha parlato di Avellino tanto, sempre con belle parole, si può dire che mi ha spinto anche lui a venire qui. Già l'anno scorso si era creata una possibilità di venire qui, poi sia io che l'Avellino abbiamo fatto scelte diverse e non siamo riusciti ad incontrarci. Speriamo che un giorno possa tornare qui anche Alessio, è rimasto legato alla piazza". 
L'infortunio e il Covid: "Sono arrivato qui con parecchie aspettative, con tanta voglia di far bene, purtroppo mi sono fermato quasi subito per via di uno stiramento. Mi è dispiaciuto molto. Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore. Prima mi sono stirato, ho recuperato e subito dopo sono risultato positivo al Covid. Ho provato ad allenarmi da casa, poi parlando con il mister abbiamo deciso di rischiare contro il Catanzaro visto che eravamo contati. Sapevamo già che avrei giocato massimo un tempo e purtroppo ho avuto subito quella ricaduta, ma non è stata colpa del mister, era stata una decisione presa insieme di comune accordo. Ora spero di recuperare nel minor tempo possibile". 
Isolamento per il Covid: "E' un pò che non torno a casa, però non è un problema. Quando ho avuto il Covid non è stato semplice, sono stato a casa, ho visto film, serie tv, mi allenavo anche un'oretta al giorno, poi alla fine 10 giorni sono passati tranquillamente. E poi ho giocato tanto a Fifa 2021, dove sono molto bravo". 
Il mio ruolo: "E' una domanda che mi fanno spesso. Non ho problemi a ricoprire diversi ruoli. Il mister mi ha preso per fare da trequartista, ma posso fare anche la mezz'ala, l'esterno alto in un 4-4-2 o 4-3-3. Sono molto duttile e mi metto a disposizione del mister". 
Il carattere: "Persona non facile da prendere. Un carattere un pò particolare, sono un pò permaloso anche se mi piace molto scherzare, pensare positivo in generale su tutto. Sono una persona molto competitiva. Fa parte del mio carattere". 
Il tifo: "Non sono sfegatato ma simpatizzo Lazio perchè mia madre è molto tifosa e mi ha trasmesso questa fede. Poi però sono cresciuto nelle giovanili della Roma. Il mio modello? Andres Iniesta, mi è sempre piaciuto lui, mi sono ispirato a lui. E' un modello da seguire anche per il ruolo in cui gioca". 
Sul procuratore Pasini: "Ho un bellissimo rapporto con Pasini, ci sentiamo quasi tutti i giorni, è come se fosse della mia famiglia. Ho un bellissimo rapporto". 
Rapporto con il calcio: "Ho iniziato a 4-5 anni, ho iniziato con il nuoto, danza, ma poi ho scelto il calcio. La mia famiglia è sempre stata straordinaria con me, se ho iniziato a fare di questo sport il mio lavoro lo devo a loro. Un sogno? Affermarmi ovviamente nel mondo del calcio, sperare di arrivare in Serie A come tutti. Ce la metterò tutta". 
Lo spogliatoio: "E' unito e compatto, siamo un gruppo strepitoso, siamo tutti amici. Sono contento di questo e anche se ora i risultati non stanno arrivando, siamo consapevoli di essere una grande squadra e un grande gruppo e ci rialzeremo. Il più simpatico? Salvatore Aloi".