Intervista TF - Rolando Mignini (Extra TV): "Frosinone, primo posto strameritato!"

23.11.2022 09:00 di Francesco Cenci   vedi letture
Rolando Mignini, Extra TV
Rolando Mignini, Extra TV

Abbiamo oggi il piacere di intervistare Rolando Mignini, noto giornalista nel territorio ciociaro e non, responsabile della sezione sport di Extra Tv, emittente laziale a seguito delle vicende giallazzurre.

Un Frosinone che, dopo 13 giornate di campionato, si trova in testa alla classifica con 5 punti di vantaggio sulla Reggina seconda e 7 sul Genoa. Ti aspettavi che i giallazzurri si trovassero così in alto a questo punto della stagione?

“Lo speravo che il Frosinone facesse un campionato di assoluta qualità. Sicuramente questo primo posto in classifica è bellissimo, e direi una bugia se affermassi che lo avevo pronosticato. Devo dire altresì che se i giallazzurri sono li in alto è perché finora lo hanno strameritato”.

Il Frosinone è ormai una fucina di giovani talenti, basti pensare agli exploit di Gatti e Zerbin lo scorso anno, ed i tanti giovani di prospettiva arrivati quest’anno alla corte di Grosso. Pensi che la politica sportiva di un calcio sostenibile intrapresa dal Club di Viale Olimpia sia quella giusta, anche guardando in ottica futura?

“Assolutamente si, ma la parte finanziaria deve essere poi supportata dalle giuste scelte e dalle risposte sul campo. Direi che il Frosinone è bravo nel saper individuare i giovani che poi sul campo danno i risultati che stiamo vedendo. Lo scorso anno lo abbiamo visto con Gatti e Zerbin e anche quest’anno ci sono molti giovani prolifici. Aggiungerei che Frosinone è l’ambiente ideale se non perfetto per la maturazione dei giovani perché è una piazza di assoluta qualità a livello di tifo e che da gli spazi giusti anche sul piano della vivibilità”.

In questo campionato, il Frosinone era partito “a fari spenti” e nessun addetto ai lavori lo indicava come una delle squadre che potessero essere tra le prime della classe. Sovvertendo i pronostici invece i ciociari hanno stupito tutti, a cosa attribuisci principalmente questo exploit e questa straordinaria alchimia che si è instaurata nell’ambiente canarino?

“Il Frosinone all’inizio era guardato con grande curiosità, visto il cambiamento quasi totale come organico, fatto salvo i pochissimi giocatori riconfermati. Quello che bisogna dire è che i canarini rispetto a tutte le altre squadre che puntano alla serie A, sono riusciti ad esprimere un bel gioco e ad ottenere i risultati. Tutto questo è il risultato di due componenti: da una parte i meriti del Frosinone e dall’altra l’andamento deludente delle altre squadre a cominciare dal Benevento e dal Cagliari. Comunque è ancora presto per fare delle previsioni, ad esempio la Reggina sta andando oltre ogni tipo di previsione, il Genoa viaggia su due binari, fortissimo fuori casa e sotto tono in casa. Mentre il Parma senza fare cose eclatanti è comunque li a ridosso delle prime seppur con dei punti di distacco”.

I giovani in B li fa giocare maggiormente il Frosinone, visto che i canarini hanno l’età media più giovane dell’intera cadetteria. L’anno scorso Gatti giocava il suo primo anno in assoluto in B, quest’anno ha avuto l’occasione anche di esordire da titolare in Champions con la Juve. Quali sono le tue considerazioni su questo tema?

“Occorre dire prima di tutto che il Frosinone ha parecchi giocatori in prestito come Moro e Turati, ad esempio, che appartengono al Sassuolo. Altresì devo dire che ha anche giocatori di proprietà come Caso che rappresenta un investimento mirato che sta dando i suoi frutti. Quindi il Frosinone, come già successo, saprà sicuramente capitalizzare questi giocatori, un esempio per tutti è stato Gatti, con la cui vendita alla Juventus ha permesso di costituire il famoso tesoretto e questa sarà la strada da percorrere per il futuro”.

Tornando all’attualità: la Società giallazzurra mantiene giustamente un profilo basso e continua a parlare di salvezza come obiettivo primario. Realmente, secondo te, dove potrebbero arrivare i canarini?

“La Società fa benissimo a rimanere con un profilo basso, anzi non ne parla proprio. Anche sui giornali non vediamo proclami o titoli roboanti. Questa secondo me è una scelta oculatissima e molto intelligente. Preferisco non pronunciare la prima lettera dell’alfabeto per scaramanzia ( e ride n.d.r), perché questa è una parola che accompagna spesso gli addetti ai lavori e anche i calciatori. Il percorso del Frosinone è stato finora una sorpresa, ancora oggi alcuni addetti ai lavori dicono di aspettare Gennaio, ma intanto la squadra fa punti ed ha una sua caratura. Le 3 sconfitte sono nate da situazioni ingiuste e sfortunate, per adesso va bene così, meglio rimanere a fari spenti, pensando ancora che il Frosinone sia una sorpresa. Finchè gli avversari ci considerano una mezza sorpresa si può stare più tranquilli, ma ormai tutti sanno quale è la forza del Frosinone”.

Potrebbero esserci innesti secondo te nel mercato di Gennaio in casa giallazzurra?

“Onestamente non saprei che consiglio poter dare, la squadra è solida in tutti i reparti ed ha soprattutto una panchina molto lunga. In questo momento è davvero difficile pensare che Angelozzi e Stirpe, con la consulenza di Grosso, possano andare a modificare questo assetto, perché è già ben calibrato, lo spogliatoio e molto unito e funzione alla grande intorno alla figura di Lucioni. Sul campo c’è intesa fra tutti i giocatori, c’è una grande armonia con Grosso e questo lo vediamo quando il Frosinone va in gol, e tutta la squadra corre ad abbracciarsi. Penso quindi che al momento l’assetto non si debba andare a modificare, anche considerando che ormai è prossimo il rientro di Oyono e che da Gennaio tornerà Kone, francamente non vedo la necessità di cambiare il roster”.

Ti senti di dare le tue favorite per la promozione in A?

“E’ ancora presto per parlare di favorite. Per scaramanzia tengo lontano il Frosinone dal novero delle pretendenti, per il resto ci sono delle squadre pronte a recitare il loro ruolo, ma questa è una stagione particolare dove, a parte il Frosinone e la Reggina, il resto non riesce a mantenere quelle che erano le attese e gli obiettivi iniziali per motivi vari. Alcune squadre non riescono a trovare una precisa identità, classifica a parte. Ti confesso che a me questa cosa sicuramente non dispiace!”