«Così nasce Bidaoui al Frosinone». Il racconto dell'agente Lombardi

L'agente racconta i retroscena dell'operazione che martedì scorso ha portato l'ala classe '90 in giallazzurro dall'Ascoli
02.02.2023 11:00 di Roberto De Luca Twitter:    vedi letture
«Così nasce Bidaoui al Frosinone». Il racconto dell'agente Lombardi

Uno smartphone che inizia a suonare, spalancando le porte a una possibilità. «Soufiane, il Frosinone sta facendo sul serio e ti vuole. Andiamo?». Sono le parole dell’agente di Bidaoui, Stefano Lombardi. Persona schietta che ben sa districarsi tra le dinamiche del mercato e uno dei volti protagonisti dell’operazione andata in porto martedì. È con lui che abbiamo ripercorso i momenti cruciali propedeutici alla fumata bianca di un’operazione concretizzatasi proprio nell’ultimo giorno della finestra invernale di trasferimenti, a poche ore dal gong finale. Ed i colpi di scena non sono di certo mancati : «Ammetto con sincerità - il racconto di Lombardi - che lunedì avevamo quasi chiuso con un’altra squadra cadetta, sempre di alta classifica». Accordi praticamente totali e in via di definizione, ma la volontà dell'ala nativa di Etterbeek si orientava su binari ben diversi: «Quindici giorni prima c’era stato un approccio con il Frosinone, però nulla di concreto in quel momento». Ma un semplice contatto ha fatto scattare la scintilla interiore nel classe ‘90. Come a dire: «Se vado via dall’Ascoli, devo andare a Frosinone».

IL RUOLO DI ANGELOZZI - Quindici giorni dopo, un piccolo sogno si è tramutato in realtà. I contatti che si sono intensificati, le discussioni tra club per l’intesa totale prima dell’ufficialità di rito. Un lieto fine fortemente desiderato: «Soufiane è stato categorico sin da quel sondaggio. Mi ha sempre ripetuto di voler andare a Frosinone dal direttore Angelozzi». Proprio colui che nel 2018 lo portò allo Spezia: «Tra i due c’è un legame che credo vada oltre le semplici logiche calcistiche. Ad unirli è uno splendido rapporto e posso dire senza alcun dubbio che la presenza di Angelozzi ha rivestito un ruolo fondamentale per il buon esito della trattativa».

LAVORO E TALENTO - Approdato all’ombra del Campanile a titolo definitivo dal Picchio con contratto fino al 30 giugno 2024, il 32enne marocchino con cittadinanza belga ha grande voglia di stupire e fornire il proprio contributo per alimentare la marcia della capolista giallazzurra. Cultura del lavoro e spirito di sacrificio le parole chiavi utili ad inquadrarlo, più di quanto sommariamente possa comunicare l’arte del dribbling ed il talento in lui insito: «È un ragazzo molto tranquillo, ben voluto dal gruppo e amato dai tifosi. Lo certificano le esperienze passate, e poi è un gran lavoratore. Sono sicuro che aiuterà il Frosinone per continuare a coltivare i suoi sogni». Con la promozione in Serie A nel mirino.