SPECIALE DILETTANTI – Serie D: Penalizzazioni in vista per le ciociare?
Sembra piovere sul bagnato sulle due squadre ciociare che stanno disputando il campionato di Serie D. Infatti, sia il Sora che l’Isola Liri sono stati condannate, dalla Commissione Accordi Economici, a pagare gli stipendi arretrati, di alcuni tesserati, inerenti alla stagione 2013 – 2014. Ma vediamo nello specifico la posizione delle due squadre.
Il Sora deve alla Commissione Accordi Economici la somma di Euro 29.375,00. I tesserati crediti sono: Lorenzo Agostini, Henry Shiba, Mauro Mucciarelli, Andrea Casimirri e Fabrizio Tirelli. Una brutta gatta da pelare, quindi, per la nuova proprietà bianconera che si è insediata da neppure un mese. L’ormai ex Presidente Pecorelli, già in tempi non sospetti, aveva lanciato il grido d’allarme chiedendo aiuto agli imprenditori locali. Grido, però, rimasto vano visto la totale assenza delle autorità locali. Il Sora, proprio per questi motivi, la scorsa estate ha rischiato fino all’ultimo di non iscriversi al campionato, creando una grande mobilitazione tra i tifosi, fino a creare un comitato dove ogni tifoso poteva lasciare la sua quota per salvare le sorti della squadra. Ora, il duo composta da Davide Belardi e Giovanni Fiorini dovrà reperire questa somma entro 30 giorni, per non incorrere in eventuali penalizzazioni. Di questa situazione ne incomincia a risentire anche la squadra, che avverte che intorno l’ambiente non è affatto tranquillo.
Stessa situazione, ma debito nettamente molto più basso, per l’Isola Liri. La società biancorossa, infatti, deve alla Commissione Accordi Economici la somma di Euro 5.250,00 a l’ex tesserato Giuseppe Corbo. Il debito dell’Isola è sicuramente molto più basso rispetto a quello del Sora, ma la situazione societaria bianco rossa è altrettanto difficile. Anche qui, il Presidente ha rivolto vari appelli agli imprenditori locali e, alla città stessa, per contribuire a salvare la società di calcio. Appelli, che anche in questo caso sono risultati vani.
Le due squadre, quindi, dovranno pagare le rispettive cifre entro 30 giorni dall’avviso della Commissione, avvenuto il 13 gennaio. Se questo non accadrà, le società rischieranno ben 5 punti di penalizzazione.