Il prezzo del coraggio: Frosinone, l'attacco vola ma la difesa chiama la sosta

Il Frosinone di Massimiliano Alvini si presenta alla sosta per le Nazionali come la squadra con il miglior attacco della Serie B (13 gol in 7 partite di campionato, 15 totali con la Coppa Italia), ma anche con un parziale difensivo che suggerisce la necessità di un pit-stop. Se l'efficacia offensiva è la cartina tornasole della voglia di rivalsa giallazzurra in questa stagione, le ultime uscite hanno evidenziato una difesa a due velocità, un aspetto su cui lo staff tecnico dovrà lavorare intensamente.
La Difesa Divisa in Due Atti
L’avvio di stagione del Frosinone era stato un inno alla solidità:
Coppa Italia Monza-Frosinone 0-1 (0)
Serie B Frosinone-Avellino 2-0 (0)
Serie B Palermo-Frosinone 0-0 (0)
Serie B Padova-Frosinone 0-1 (0)
Quattro gare consecutive con la porta inviolata, un'imbattibilità che aveva esaltato il lavoro di Alvini e la ritrovata fiducia nel portiere Palmisani.
Tuttavia, dopo il successo in casa del Padova, il meccanismo ha iniziato a concedere troppo, soprattutto in trasferta e contro avversari di alto livello:
Frosinone-Südtirol 2
Cagliari-Frosinone (CI) 4
Mantova-Frosinone 1
Frosinone-Cesena 1
Venezia-Frosinone 3
Totale nelle ultime 5 gare 11 gol subiti
Il bilancio in campionato, con 7 gol incassati in 7 giornate di campionato (una media di 1 a partita), è onesto, ma la concentrazione delle reti nelle ultime quattro gare di B suona come un campanello d'allarme.
Analisi: l'attacco stanca la difesa?
La fase difensiva sotto la gestione Alvini è basata sull'aggressività e sulla tendenza a mantenere un pressing alto e una riaggressione immediata in caso di perdita palla. Questo stile di gioco, coraggioso e dispendioso, può portare a due tipi di problemi quando l'intensità cala:
Calo di Concentrazione: Dopo un primo tempo "rock", come notato in alcune analisi post-gara, la squadra tende a calare nella ripresa, lasciando spazi che i rivali non perdonano (vedi il pareggio incassato col Südtirol).
Transizioni Subite: L'esuberanza offensiva, che sta regalando al Frosinone un numero record di gol, talvolta espone la difesa in transizione, dove i difensori sono costretti ad allungare troppo le diagonali o ad affrontare pericolosi uno contro uno.
Il tecnico Alvini, pur ammettendo di aver "messo del nostro" in alcuni gol subiti, ha giustamente sottolineato come le scelte fossero dettate dal momento e dal valore degli avversari.
La sosta come soluzione
La sosta arriva quindi al momento giusto. Oltre a recuperare degli infortunati Alvini avrà l'opportunità non solo di ricaricare le energie mentali, ma anche di lavorare sui dettagli difensivi.
È il momento di oliare gli automatismi, di rinsaldare la compattezza e di trovare il giusto equilibrio tra la spregiudicatezza dell'attacco e la necessaria cinica solidità della difesa, per trasformare il Frosinone da macchina da gol a corazzata da zone di alta classifica. La sfida contro il Monza, sarà il primo, cruciale test per misurare i frutti di questo lavoro.
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