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30.06.2022 15:30 di  Tuttofrosinone Redazione  Twitter:    vedi letture
Fonte: L.F.
Frosinone, ecco Fabio Lucioni: 10 curiosità sul suo conto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Conosciamo meglio il lato personale e calcistico di Fabio Lucioni, prossimo difensore giallazzurro, attraverso un concentrato di 10 curiosità sul suo conto: 

1) L’inizio come centrocampista 

Il suo esordio è stato da centrocampista. Poi un giorno negli Allievi della Ternana, un tecnico gli disse che sarebbe diventato un calciatore arretrando dieci metri. Così è stato. “Probabilmente in mezzo al campo avrei fatto meno strada”, ha sempre sostenuto Lucioni.

2) Il soprannome
Il suo nickname è ‘lo zio’. Lo chiamano così per la somiglianza fisica  e nel ruolo a Giuseppe Bergomi.

3) Il rapporto con Baroni 
Lucioni ha sempre speso belle parole per l’ex allenatore del Frosinone, Marco Baroni: “Mi ha trasmesso un forte concetto del lavoro, anche mentale, perché veniva dalla Juventus. Se vi ricordate bene anche la BBC bianconera ha avuto qualche calo fisico, ma tutti davano sempre il massimo e nessuno se ne accorgeva. È una questione di mentalità, il mister sin da subito ci ha massacrato la testa sull’importanza della difesa e sulla necessità di blindare la porta”.

4) Vecchio a chi? 
Difensore d’esperienza, Lucioni già nel febbraio 2019 dichiarava “Voglio giocare altri 6, 7 anni. Sono integro fisicamente e ho l’entusiasmo di un bambino che si diverte con il gioco più bello. Sono arrivato tardi nel calcio. A fine carriera farò il corso per direttore sportivo e prenderò lezioni private da un maestro come Pantaleo Corvino”. (Intervista a La Gazzetta dello Sport, 2019) 

5) La cultura del lavoro 
Lucioni ha sempre lavorato sodo per conquistare la massima Serie: “Un giorno un mio amico mi chiese come ho fatto a raggiungere la A con questo fisico. La mia risposta è stata ‘abnegazione’”. (Intervista a Lucioni, Epico Play). 

6) L’importanza della forza mentale 
“C’è stato uno snodo nella mia carriera, mi ha fatto capire che non è solo l’integrità fisica a portarti alla longevità ma una forza mentale che ti dà la spinta in più”. 

7) 300 km dopo la promozione
Dopo la prima promozione col Lecce Lucioni ha mantenuto una promessa fatta, percorrendo 300 km in bici dal Salento a Benevento. Alcune tappe sono state dedicate a raccogliere fondi per la cura dei malati di SLA. 

8) La sofferenza per la squalifica 
Il periodo più complicato della sua carriera è coinciso con la squalifica per doping, a causa del riscontro del Clostebol, uno steroide anabolizzante: “Con mia moglie abbiamo sofferto per l’assurda squalifica; doveva capitare proprio a me, che ho sempre evitato medicinali. E agli integratori preferisco ancora una bistecca di carne al sangue“. (Intervista a La Gazzetta dello Sport, 2019) 

9) Il rapporto con Sticchi Damiani 
Lucioni ha dichiarato che sarà sempre grato all’avvocato e presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che da professionista lo ha difeso nella vicenda doping, e da patron lo ha acquistato nella sua squadra convincendolo a trasferirsi nel Salento. L’avvocato in questi giorni ha dedicato al difensore un messaggio di ringraziamento e di saluto su Instagram. 

10) Il sogno Serie A 
Ha raggiunto la massima Serie con Lecce e Benevento, ma la Serie A per Lucioni è stata sempre un’ossessione: “Non solo la sogno di notte, ma la voglio riconquistare perché data la mia età potrebbe essere l’ultima o una delle ultime”, ha dichiarato quest’anno, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Non la giocherà col Lecce, ma potrebbe riprendersela col Frosinone. LEGGI ANCHE: 10 CURIOSITA' SU LUCA MORO