, l'ex bomber Davis Curiale a Voce Giallazzurra: "Sapevamo di essere una squadra forte. Mister Stellone è stato uno degli allenatori più forti che ho avuto"

L'ex attaccante del Frosinone Davis Curiale, che fu tra i protagonisti undici annio fa della trionfale stagione del Frosinone, chiusa con la vittoria dei canarini allora allenati da Roberto Stellone contro il Lecce nella finalissima playoff del campionato di Serie C 2013/2014, ha parlato ieri nella trasmissione Voce Giallazzurra, andata in onda sul canale You Tube "Lorenzo Cellitti".
Questo un estratto delle dichiarazioni rilasciate dall'ex bomber frusinate.
Davis, come nacque la trattativa che ti portò a Frosinone?
"A dire il vero, prima di venire a giocare a Frosinone mi incontrai prima con il Latina. Poi però, alla fine si inserì il Frosinone che rilanciò l'offerta e quindi accettai di andare a giocare con i giallazzurri. Quando arrivai a giocare nel Frosinone c'erano Santorvo e Ganci come attaccanti. Io arrivai in Ciociaria insieme a Lapadula, perchè si vociferò di una possibile squalifica sia per Santoruvo che per Ganci, per le vicissitudini che in quel periodo interessarono il Bari. Per coprirsi le spalle da questa eventualità, il Frosinone prese sia me che Lapadula. Gianluca in quel periodo ebbe dei problemi col ginocchio, che gli impedirono di stare bene ed ambientarsi. Io invece mi ricordo che, alla prima partita che giocai contro il Prato, feci subito un bellissimo gol. Da lì in poi, il destino mi ha sempre legato alla maglia canarina, perchè Frosinone ha sempre fatto e sta facendo ancora parte della mia vita ".
Davis, in quegli anni, cosa si respirava nello spogliatoio del Frosinone?
"Sapevamo di essere una squadra forte. Mister Stellone è stato uno degli allenatori più forti che io abbia mai avuto. Quella fu una squadra che giocava a 'memoria' e che agonisticamente parlando era 'cattiva'. Nelle partite casalinghe il "Matusa" rappresentò sempre il nostro dodicesimo uomo in campo, perchè fu sempre una bolgia. Avremmo voluto vincere il campionato direttamente, senza dover passare dai playoff. Fummo sconfitti in quell'ultima partita a Perugia, ma poi ci riscattammo abbondantemente".
Quell'anno, dopo aver perso la promozione diretta contro il Perugia, come ricaricò tutto l'ambiente giallazzurro, che inevitabilmente era amareggiato, il mister Roberto Stellone?
"Mister Stellone a livello motivazionale è uno dei migliori. E' sempre una persona positiva, sorridente, che scherza e ride. Il mister riesce sempre a sdrammatizzare e con le parole a toccare le corde motivazionali giuste dei suoi calciatori. Ci disse che avevamo perso una battaglia, ma non la guerra, E aggiunse poi che ci saremmo ricaricati per andarci a prendere poi, quello che avevamo perso a Perugia. La nostra era una squadra che non mollava mai e lottava fino all'ultimo minuto, Avevamo tanto carattere ed eravamo una squadra veramente difficile da battere. Infatti, nei due anni, tra Serie B e Serie C non perdemmo mai una partita in casa".
Poi Curiale continua: "Ricordo che ogni mercoledì uscivamo tutti insieme. Oltre che in campo, si era creato gruppo anche al di fuori del rettangolo di gioco. Eravamo una 'famiglia' e questo poi durante le partite si vedeva. Il segreto di quella squadra fu quello che chiunque scwndeva in campo, faceva bene. In questo fu molto bravo mister Stellone che è riuscito molto bene a gestire il gruppo".
Davis, adesso dove giochi?
"La scorsa stagione ho giocato nella Reggina in Serie D, abbiamo perso il campionato per un punto, disputando poi i playoff che abbiamo vinto, ma purtroppo non ci hanno ripescato perchè si sono iscritte poi tutte le squadre. Mi dispiace per la Reggina, perchè avrebbe meritato un ripescaggio: sia per la piazza che per la società, che è storica. Adesso sono in attesa. Ho diverse richieste, ma ho raggiunto già un accordo di massima con un'altra società, che spero verrà ufficializzato nei prossimi giorni".
Non c'è mai stata la possibilità di un tuo ritorno al Frosinone?
"No. Ci sono stati sempre dei contatti, ma la possibilità che si verificasse un vero e proprio ritorno, no".