INTERVISTA TF – Fabio Gerli (allenatore ASD Audace 1919): “Frosinone squadra organizzata e solida difensivamente. I risultati e le prestazioni sono dalla parte di Grosso”

16.11.2022 11:30 di Francesco Cenci   vedi letture
INTERVISTA TF – Fabio Gerli (allenatore ASD Audace 1919): “Frosinone squadra organizzata e solida difensivamente. I risultati e le prestazioni sono dalla parte di Grosso”

Oggi abbiamo intervistato Fabio Gerli, una bandiera del calcio ciociaro del passato e attualmente allenatore della ASD Audace 1919, squadra militante nel girone B dell’Eccellenza laziale, nonché opinionista nella trasmissione “Bordocampo serie B” in onda sull’emittente Teleuniverso tutti i Lunedi.

 Allora mister, un Frosinone primo in classifica a + 5 sulla Reggina e con sette lunghezze di vantaggio sul Genoa terzo in classifica. Ti aspettavi una prima parte di campionato così brillante da parte dei canarini?

“Onestamente non me lo aspettavo, così come sono convinto che non se lo aspettasse nessuno. Il punto non è essere primi in classifica ma esserlo con pieno merito”.

 Facendo un parallelo con la stagione 2019-2020 in cui il Benevento dominò il campionato vincendolo con ben 86 punti, scopriamo che il Frosinone, a parità di partite, ha addirittura 2 punti in più rispetto ai Sanniti. Pensi che i giallazzurri possano riuscire a mantenere questo ritmo impressionante?

“Il Frosinone ha una media punti pari a 2,30 a partita: impressionante! E se pensiamo che in un paio di trasferte i giallazzurri hanno raccolto molto meno di quanto creato, nessuno può contestarmi se affermo che il bottino sarebbe potuto essere ancora più congruo”.

 Siamo soltanto alle prime 13 giornate di questo campionato di Serie B, ma già si può parlare di squadre rivelazione e formazioni che stanno deludendo: qual è il tuo giudizio in merito?

Avendo già parlato del Frosinone, penso senza dubbio che un’altra squadra che sta facendo davvero molto bene è il SudTirol di mister Bisoli, ora in piena corsa play off. Da un certo punto di vista non mi aspettavo neanche una Reggina così concorrenziale, avendo quest’ultima rinnovato sostanzialmente tutta la rosa ed il suo staff tecnico. Pensavo che ai calabresi occorresse un periodo di rodaggio ed invece è già competitiva. Tra le squadre che fino a questo momento hanno deluso, inserisco senza dubbio il Benevento. Anche il Perugia, ora in ultima posizione in classifica, rappresenta una sorpresa in negativo. Il Grifo ha un buon organico e paga la confusione dirigenziale verificatasi ad inizio anno. Ma sono convinto che con la guida di Mister Castori a breve risalirà la china, così come sta facendo il Pisa che non ha avuto una partenza positiva”.

 Si parla molto quest’anno di Serie B come una sorta di A2. E’ aumentata di molto secondo te la qualità tecnica rispetto agli ultimi anni, oppure si tratta del solito campionato cadetto molto equilibrato e livellato?

“E’ senza dubbio un campionato blasonato, ma non sempre blasone fa rima con affermazione. Di fatto, a fronte di un passato glorioso, molte compagini hanno allestito rose mal assortite. Con questo, mi riferisco ad esempio ad un utilizzo massiccio di stranieri che necessitano di tempo per ambientarsi, in un campionato lungo e difficile come è quello cadetto ed a squadre incomplete in alcuni reparti.  Ad ogni modo la classifica dopo 13 giornate di campionato dice che in un contesto di grande equilibrio, l’unica formazione che si sta distinguendo è il Frosinone che ha ben 11 punti di vantaggio rispetto alla nona posizione, (fino all’ottavo posto si disputano i play off) e 7 lunghezze in più rispetto alla terza classificata, (le prime due posizioni garantiscono la promozione diretta in Serie A)”.

 In questo Frosinone gli attaccanti si alternano e ruotano di partita in partita. Non ce n’è uno principale: questa alternanza di giocatori nel reparto avanzato può agevolare alla lunga, secondo te, la squadra giallazzurra?

Questa è sicuramente una delle caratteristiche del Frosinone di mister Grosso. A tal riguardo segnalo che i canarini nei 19 gol realizzati, ben 15 sono stati realizzati da 7 attaccanti: (Moro, Mulattieri, Rohdèn, Borrelli, Caso, Garritano ed Insigne). Questo comprova che gli avanti finalizzano quanto gli altri reparti costruiscono creano. Malgrado il Frosinone non annoveri nessuno trai primi 5 cannonieri del campionato, esiste una redistribuzione collettiva delle reti realizzate. Il fatto che non ci sia un assetto base ben definito, evidenzia a mio giudizio una grande potenzialità offensiva frusinate ma, soprattutto, una spiccata varietà di caratteristiche da sfruttare in base alle diverse situazioni. Sarebbe auspicabile invece una maggiore partecipazione in zona gol di calciatori di altri reparti, proprio perché sono solo 3 le marcature realizzate dai difensori e dai centrocampisti: rispettivamente un gol a testa per Lucioni, Kone e Mazzitelli”.

Pensi che il variare dei sistemi tattici a gara in corso sia la vera arma in più del Frosinone in questa stagione?

“Questa è un’altra bella peculiarità del Frosinone. In ogni partita, in base alle caratteristiche dell’avversario ed alle situazioni che si verificano in campo, assistiamo a mutazioni tattiche tra 4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-2 e talvolta anche 3-5-2. Non è facile mentalizzare i calciatori su più sistemi di gioco ma al momento i risultati e le prestazioni sono dalla parte di Grosso”.

 Qual è  secondo te la migliore dote della squadra di Grosso?

“Penso che per quanto visto, il Frosinone abbia diverse doti. Le più in vista sono l’organizzazione di gioco e la solidità difensiva (appena 7 i gol subiti)”.