Horror vacui e fantasmi che riecheggiano nei primi 25', poi la Francia inizia ad ingranare: 4-1 in rimonta ai danni dell'Australia

22.11.2022 23:30 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Horror vacui e fantasmi che riecheggiano nei primi 25', poi la Francia inizia ad ingranare: 4-1 in rimonta ai danni dell'Australia

Il Mondiale di calcio è un'occasione unica per assistere al confronto fra tradizioni calcistiche completamente distanti tra loro, dissimili nell'interpretazione filosofico-culturale del gioco ma entrambe affamate, in egual misura, nel raggiungimento del risultato. Le "squadre materasso", oramai, non esistono più. E l'Australia si presenta in campo, all'Al Janoub Stadium, per vincere contro i campioni del mondo in carica. La Francia sente il peso della storia sulle sue spalle: dal 2010 al 2018, per ben tre edizioni, l'ex vincitrice è sempre uscita ai gironi (nonostante la nomea blasonata: Italia, Spagna, Germania). Conquistare fin da subito i tre punti, per dare una sterzata rispetto a questo inquietante dato statistico, è la ricetta giusta. Ma ai blocchi di partenza, la squadra di Deschamps si ritrova preoccupata: le tante assenze per infortunio (Pogba, Kanté e il Pallone d'Oro 2022: Benzema) e l'iniziale svantaggio fanno tornare nella storia della Coppa del Mondo gli antichi spettri della tradizione che si ripete, ai danni di chi - quattro anni prima - osò assaporare la gloria. La squadra oceanica è ben determinata con un 4-5-1 disegnato ad hoc, con due linee strette in fase di non possesso. Risalta immediatamente la capacità degli australiani di portarsi nell'area di rigore avversaria con molti uomini: anche più del dovuto, dimostrando una certa personalità, siccome la Francia è una delle ultime squadre contro la quale è consigliato esporsi a livello di baricentro, considerata la rapidità impressionante di calciatori come Mbappé e Démbélé, che potrebbero scatenarsi in contropiede mostrando alte qualità tecniche a una velocità elevatissima. Fin dalle prime battute, la Francia si guarda un po' troppo allo specchio: anziché badare al concreto, i transalpini giocano in maniera sufficiente e molle, sbagliando più di qualche passaggio semplice e forzando troppe volte la linea orizzontale. Al minuto 9, il patatrac si manifesta nella sua forma più atroce: Leckie piazza un traversone invitante sul secondo palo, dove Goodwin (indisturbato per il mancato ripiego difensivo del terzino destro Pavard) insacca in rete con una semplicità disarmante. L'Australia, passata in vantaggio, si barrica nella sua metà campo e resiste per un abbondante quarto d'ora (rischiando addirittura il bis, con un destro potente dalla distanza eseguito da Duke, che sfiora la traversa): poi, crolla. Il primo gol francese è un regalo: sugli sviluppi di un corner, Rabiot è totalmente libero d'impattare con la testa e pareggiare i conti. Soltanto cinque minuti dopo, un errore grossolano in costruzione dal basso consente allo stesso Rabiot d'involarsi verso la porta avversaria: lo juventino attira a sé il portiere rivale e scarica su Giroud, che a porta vuota mette a segno il sorpasso francese. Viene a mancare una coraggiosa reazione australiana. Nel secondo tempo, la Francia manifesta immediatamente la volontà di chiuderla: vi riesce soltanto al 68', con Mbappé che di testa (dopo aver sciupato un gol a porta vuota nella prima frazione) beneficia di un assist al bacio di Démbélé per iscriversi all'elenco dei marcatori. L'Australia si scioglie e Giroud fa doppietta personale, inchiodando il risultato sul 4-1: aveva vinto un Mondiale senza segnare neanche una rete, nel 2018, e già all'esordio quattro anni dopo sigla già due gol (approfittando dell'assenza di uno sfortunato Benzema). Un buon primo passo, con brivido iniziale, per la squadra di Deschamps, con il c.t. che inizia a gestire le forze fisiche dei suoi giocatori con diverse rotazioni. Gli australiani, contro Danimarca e Tunisia, dovranno mostrare maggiore continuità nell'arco dei novanta minuti.