Il Bayern, i gol, la riservatezza, ed il… Frosinone: alle origini di Marvin Cuni

Alle origini del neo attaccante giallazzurro con Danny Schwarz, suo allenatore nelle formazioni Under 16 e Under 19 del Bayern Monaco
13.07.2023 09:00 di  Roberto De Luca  Twitter:    vedi letture
Marvin Cuni
Marvin Cuni
© foto di Frosinone Calcio

Marvin Cuni se ne sta tranquillo e pacato, seduto nello spogliatoio senza dire troppe parole. Riservato, sulle sue, con le braccia conserte e sguardo rivolto verso il basso. «A volte pensavamo che fosse assente dal contesto squadra, salvo poi ricrederci con immediatezza. Il suo linguaggio del corpo va capito e non sottovalutato». Il racconto del neo attaccante del Frosinone parte da lontano, seguendo un filo conduttore ancorato alle parole di Danny Schwarz. È lui, ex allenatore dell’attaccante classe 2001 tedesco (con origini albanesi) nelle giovanili del Bayern Monaco, a tracciarne una conoscenza più approfondita. Partendo da note caratteriali di rilievo e giungendo allo stupore per l’arrivo in Italia. Perché la verità di fondo è questa, in pochi avrebbero pronosticato un upgrade di questo tipo: «Si tratta di una sfida enorme - il pensiero esternato a “TuttoFrosinone” - soprattutto in termini fisici. Marvin verrà messo a dura prova, ma credo che nulla si concretizzi per caso. La Serie A rappresenterà una possibilità di arricchimento personale, starà a lui lavorare sodo per sfruttarla al meglio». E se il Bayern ha conservato una percentuale del 50% sulla futura rivendita, qualcosa vorrà pur significare.

LE QUALITÀ - A livello tecnico, le sorprese si celano dietro l’angolo. In apparenza, vista anche la struttura fisica, il ruolo a lui più facilmente accostabile è quello di punta centrale. La realtà, invece, comunica ben altro: «Cuni - la descrizione di Schwarz, attuale condottiero dell’Homburg - può rivestire più posizioni sul fronte offensivo. Bomber oppure ala in un tridente, questo perché è un giocatore diretto e molto veloce soprattutto nelle ripartenze. Inoltre, ha ottime letture nel colpo di testa e piedi ben educati che gli consentono di inquadrare con frequenza la porta avversaria». Col gol nel sangue. Eloquenti, in tal senso, i numeri totalizzati finora e rivelatori di una costante crescita. A cominciare dalla doppia esperienza vissuta insieme allo stesso Schwarz sia nell’U16 bavarese che nell’U19, con dei riferimenti tattici ben precisi: «Il sistema di gioco impiegato era un 4-3-3, modulo più funzionale a valorizzare le caratteristiche del ragazzo. E lui rispondeva sempre presente quando c’era da determinare, aspetto non di poco conto».

CRESCITA - Dal 2017 ad oggi, rimanendo in tema miglioramento, di marcature il 22enne nativo di Freising ne ha siglate 51. Ad impreziosire questo dato, tenendo conto pure delle avventure con Padernon e SG Sonnenhof Großaspach, si aggiungono ben 21 assist pennellati. Numeri che hanno alimentato l’interesse di vari club europei, incluso il Frosinone che attraverso l’area scouting lo ha osservato a lungo prima di sferrare l’assalto decisivo. Una mossa tutt’altro che sorprendente, nonostante il nome non sia di grido, e che va inserita nell’ambito di una filosofia operativa fortemente caldeggiata dal direttore Guido Angelozzi e ormai nota in Ciociaria. «Quando lo vidi per la prima volta - ha proseguito Danny Schwarz - rimasi impressionato dal suo atletismo. Poi, avendone osservato la crescita, ritengo che sia migliorato tantissimo in diverse situazioni di gioco. Detto ciò, penso che debba ancora crescere sotto alcuni aspetti. Ad esempio, dovrebbe aumentare la sua robustezza per essere più impattante nei duelli con i difensori rivali». La rotta, ad ogni modo, è indicata.

TRA LOOK E... SOGNI - Nello spogliatoio giallazzurro, poi, sicuramente verrà fuori una piacevole abitudine extra-campo. Un must per gran parte dei calciatori e riguardante l’estetica: «Marvin ama prendersi cura dei propri capelli. Adesso sto cercando di indurlo a modificare il suo look, cosa alla quale presta particolare attenzione», ha sottolineato con punte di ironia l’ex mister delle giovanili del Bayern Monaco. Quasi come se fosse un simpatico avvertimento per i nuovi compagni. E le foto postate sui social certificano questa meticolosa cura. Ma il messaggio vero indirizzato al ragazzo mira ad un unico grande desiderio: «Gli auguro il top e tengo le dita incrociate per lui, sperando che conquisti traguardi importanti con la sua squadra. Ora è il momento di premere forte sull’acceleratore e di continuare a dare il massimo senza mai accontentarsi». Mantenendo invariati i livelli di umiltà e sacrificio palesati finora. Il sogno frusinate del giovane Cuni ha preso ufficialmente il via.