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, mister Grosso a Sky Sport: "Ho incontrato un presidente onesto, leale e lungimirante. Far parte di questo percorso è stato un motivo di orgoglio"

25.05.2023 19:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Frosinone, mister Grosso a Sky Sport: "Ho incontrato un presidente onesto, leale e lungimirante. Far parte di questo percorso  è stato un motivo di orgoglio"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Terminato il campionato di Serie B, per il Frosinone di mister Grosso sono questi gli ultimi giorni di lavoro di una stagione fantastica, che domani dovrebbe avere il suo definitivo “rompete le righe”. Il tecnico giallazzurro Fabio Grosso, in una video-intervista concessa ai colleghi di Sky Sport, ha fatto il bilancio di questa bellissima annata canarina. Queste le parole del trainer frusinate.

Parafrasando una delle frasi più iconiche nella storia del ciclismo, possiamo dire che la vostra è stata una fuga solitaria d’altri tempi in questo campionato di Serie B…

“Beh, ci sono delle similitudini con questa frase. Abbiamo fatto un campionato strepitoso, inatteso. Siamo partiti a fari spenti, per arrivare poi alla fine con gli abbaglianti accesi. E’ stata un’annata bella, ricca di emozioni e condivisa con gruppo di ragazzi speciali, che ci ha portato a raggiungere dei numeri strepitosi. E noi di questo siamo e saremo per tanto tempo orgogliosi”.

E’ ancora più bello vincere così?

“Vincere è bello. Quando poi meriti la vittoria diventa ancora più bello”.

Non hai mai avuto paura di non farcela?

“Ci deve essere sempre il timore della sfida perché poi questa si deve trasformare in coraggio. C’è sempre stata la sensazione di avere in gruppo dei ragazzi in gamba, con grandi qualità tecniche ma anche umane. E nonostante qualche caduta, siamo sempre stati in gara. Abbiamo dato ed avuto noi, sempre una grande dimostrazione di solidità”.

Che ciclista sarebbe stato Fabio Grosso: un gregario, un passista o uno scalatore?

“A me piace fare fatica, perché quando si fa fatica e si riescono a cogliere delle soddisfazioni poi una volta colte, queste hanno un sapore diverso”.

Chi è il tuo gregario, colui che nello spogliatoio ed in campo trascina il gruppo nei momenti che contano?

“Fabio Lucioni è stato un giocatore determinante in tal senso, perché ha avuto delle caratteristiche importanti all’interno di questo gruppo: è sempre stato presente, mi ha dato una grande mano sotto tutti i punti di vista. Quindi lui potrebbe sicuramente rappresentare questo tipo di figura”.

“In questa società ho incontrato un Presidente leale, onesto e lungimirante che ha saputo far venire alla ribalta il popolo ciociaro. Far parte di questo percorso per me è stato un motivo di orgoglio. La gente si affeziona, ti vuole bene. C’è un grande senza di calore e di appartenenza che si percepisce sia al di fuori che all’interno dello stadio. L’obiettivo di questa stagione e di quando arrivai a Frosinone era proprio quello di ridare entusiasmo, perché era stato un po' perso”.

E’ un motivo ulteriore di orgoglio per te l’aver vinto la B dei Campioni del Mondo?

“Questa è un’etichetta che è tornata prepotentemente in auge con la vittoria. Quello del successo mondiale è un ricordo talmente bello, che è stupendo soltanto il fatto di rispolverarlo e ricordare tutte le persone con cui abbiamo condiviso quell’esperienza. Ora però, sono passati tanti anni da quello evento e facciamo un lavoro diverso. Per cui, questa vittoria col Frosinone è stato soltanto un motivo per rincontrare degli amici, con cui ho condiviso un sogno bello ma niente di più”.

Qual è stato il messaggio più bello che hai ricevuto?

“I messaggi più belli sono sempre quelli da parte dei familiari. Avevo parte della famiglia e degli amici allo stadio nel momento della promozione. Queste sono sempre le persone che restano con te quando gli altri si allontanano un pochino, come è giusto che sia”.

Come te la immagini la Serie A?

“Sarà un ostacolo grande e difficile. Solitamente per chi sale dalla B è sempre complicato affrontarla. La bravura sarà quella di saper resistere e farsi trovare pronti nei momenti in cui puoi raccogliere”.

Che ricordi ti rimarranno per sempre di questa annata?

Lo stadio “Stirpe” è un gioiello, messo su con grande orgoglio dal nostro Presidente, l’orgoglio che poi è tutto quello che ha la città. E noi siamo orgogliosi di averlo riempito di gioia e passione. Avrò un legame con questo gruppo che andrà avanti per tantissimi anni, perché è un gruppo in gamba e serio che ha condiviso una gioia enorme, che si porterà dentro sempre. Ognuno dei calciatori si porterà dentro questo bellissimo ricordo”.