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TF - Parola al Presidente Maurizio Stirpe: "Soddisfatti del mercato, vedremo il campo cosa dirà. Nesta? mai pensato all'esonero"

06.10.2020 16:30 di Stefano Martini Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TF - Parola al Presidente Maurizio Stirpe: "Soddisfatti del mercato, vedremo il campo cosa dirà. Nesta? mai pensato all'esonero"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

E' terminata la finestra di calciomercato, ma soprattutto è già iniziata una nuova stagione. Per parlare del Frosinone calcio, abbiamo cosi contattato in esclusiva il Presidente del Frosinone Maurizio Stirpe. Queste le sue parole:

Presidente, molti tifosi vorrebbero sentir parlare più spesso la Dirigenza. In particolare, in tanti ci chiedono come mai quest'anno non c'è stata da parte della società una conferenza stampa introduttiva alla nuova stagione nel quale illustrava strategie, programmi?

"Non c'è stata nessuna conferenza perché i tempi sono diversi rispetto alle passate stagioni. In questa fase organizzare una conferenza stampa crea situazioni un po' scomode perché bisogna rispettare le norme anti assembramento, bisogna chiedere permessi, bisogna farle con un numero limitato di persone e quando si esclude qualcuno non sempre chi viene escluso lo comprende e spesso può restarci male"

Ieri si è chiuso il calciomercato. Che sessione è stata e quali sono state le difficoltà più grandi?

"Le difficoltà ci sono come per le altre aziende. Il calcio non vive al di fuori dell'emergenza determinata dalla pandemia da Coronavirus. Il calcio è un'attività economica come altre, la gente non capisce ma ha le stesse o forse anche maggiori difficoltà che hanno tutte le attività che comprendono l'intrattenimento del pubblico. In presenza di difficoltà economiche e altre serie problematiche generate dalla pandemia, il mercato ne ha risentito ed è mancata quell'effervescenza e fluidità delle sessioni migliori. Situazione delicata di grande emergenza con cui dovremmo convivere ancora per parecchio tempo"

Nel calciomercato appena concluso il Frosinone tra entrate e uscite ha perfezionato ben 13 operazioni. Soddisfatto di quanto fatto, oppure ha dei rimpianti?

"Non abbiamo nessun tipo di rimpianti anche se naturalmente si può sempre fare meglio. Abbiamo potuto fare quello che siamo stati capaci di fare. Volevamo numericamente una rosa di 25-26 calciatori, ora ne abbiamo 28 ma ci sono tre infortunati di lungo corso. Da questo punto di vista siamo dunque a posto, per il resto sarà il campo a parlare e giudicare quanto fatto"

Trotta è stato un calciatore che lei ha fortemente voluto a Frosinone, ma ancora una volta è stato "costretto" a lasciarlo partire. E' soddisfatto di aver trovato una soluzione che ha accontentato tutti oppure avrebbe preferito vederlo al centro dell'attuale progetto tecnico?

"Trotta è stato preso due anni fa ma per un motivo o per un altro non è mai stato al centro dell'attenzione e dei vari progetti tecnici. Non ha mai avuto il gradimento degli allenatori, poiché anche nei sei mesi con Baroni non è stato molto impiegato. Nutrivamo tante aspettative su di lui ma evidentemente non si sono materializzate".

Parzyszek, Curado e Kastanos in questo mercato, più Szyminski e Novakovich la scorsa estate. Il Frosinone guarda agli italiani ma sta andando sempre più alla ricerca di calciatori di talento anche di altre nazionalità mostrando un potenziamento dell'area scouting?

"Diciamo che guardiamo oggi maggiormente all'estero rispetto a quanto fatto al passato. In italia le opportunità scarseggiano e sono spesso molto costose. Dunque giusto guardare fuori da confini nazionali per vedere se esistono calciatori che garantiscono le stesse prestazioni ad un costo più basso oppure che a parità di costo garantiscano prestazioni superiori"

Come mai, una società attenta e organizzata come il Frosinone ha perso a parametro zero un calciatore come Paganini, il quale essendo cresciuto in questo club poteva rappresentare una plusvalenza?

"Abbiamo perso Paganini perché non ha voluto accettare il contratto che gli è stato proposto secondo i nostri parametri. Non li ha ritenuti soddisfacenti e ha deciso di abbandonare la società. E' stata una decisione unilaterale che non abbiamo condiviso ma abbiamo comunque accettato. Non si tratta di un errore societario, a volte bisognerebbe porre le stesse domande ai calciatori per comprendere le loro scelte. Ha voluto seguire una strada che lo ha portato lontano da Frosinone e solo il tempo dirà chi avrà avuto ragione"

Passando al campo, come giudica le prestazioni della squadra nelle prime due giornate di campionato?

"Credo che ci sia un'eccessiva pressione ingiustificata da parte degli organi di stampa, si è pensato di cambiare Nesta già subito dopo la gara con l'Empoli. Non si è considerato che il Frosinone ha finito la scorsa stagione il 20 agosto e senza riposare è dovuto ripartire per la nuova annata con l'emergenza Covid comunque da affrontare. Nessuno ha voluto ricordare che avevamo chiesto di posticipare l'inizio del campionato come è stato concesso ad Atalanta ed Inter che avevano terminato la stagione più o meno come noi. Sapevamo che non saremmo stati pronti e avremmo sofferto all'inizio. Bisogna aggiungere poi che tanti calciatori dovevano recuperare e che solo ultimamente sono tornati a disposizione del tecnico. Purtroppo c'è troppa ansia e non si pensa al quadro complessivo quando si analizzano le situazioni. Non ero preoccupato dopo la sconfitta con l'Empoli, se guardiamo il tabellino della partita il Frosinone non ha raccolto quanto seminato"

Si è parlato del possibile esonero di Nesta. Quanto c'è di vero?

"Non c'è mai stato un rischio esonero anche perché avrebbe significato di aver avuto riserve mentali in precedenza. Se uno si pone queste idee alla prima giornata vuol dire che erano pregresse e si attendeva solo il pretesto per metterle in atto. Con Nesta abbiamo firmato un contratto di due anni, nel primo anno ci sono stati problemi di continuità di rendimento e solo questo non ci ha permesso di raggiungere il massimo che si potesse chiedere alla stagione dopo che l'obiettivo stagionale era stato preso per il rotto della cuffia. Per un gol non è stata raggiunta la promozione. La dirigenza del Frosinone non si è mai posta questo tipo di problematiche"

Si aspettava la possibili eliminazione dalla Coppa Italia?

"Non si può giudicare il Frosinone in Coppa Italia considerata la formazione che è stata schierata dal tecnico. Giustamente bisognava far riposare alcuni giocatori importanti soprattutto perché non aveva tutta la rosa a disposizione. Considerato questo ci può stare che il Padova viene a Frosinone e vince. La mia unica preoccupazione al momento è quella di recuperare gli infortunati e di inserire bene i nuovi nel gruppo. Ora non è tempo di fare valutazioni, ci faremo delle domande se tra un mese e mezzo o due avremmo ancora un rendimento incostante"

Si parla di una serie B molto più competitiva rispetto alla passata stagione. Lei cosa ne pensa?

"Ogni campionato, questo è il mio diciottesimo o diciannovesimo, ha le sue difficoltà. L'anno scorso erano altre. Analizzando questo campionato posso dire che le tre retrocesse hanno un vantaggio come è avvenuto per noi in passato. Le neopromosse hanno uno stimolo in più e si può dire hanno società abbastanza attrezzate. Poi ci sono quelli che hanno squadra e solitamente competitiva come ad esempio il Cittadella ma non so dire se sarà ancora più difficoltoso dello scorso campionato. Dipende solo da noi provare a correggere ciò che l'anno scorso non ci ha dato la giusta continuità di risultati poiché se l'avessimo avuta sarebbe stata il veicolo che avrebbe portato alla promozione. Dobbiamo capire perché ci
esprimiamo bene a corrente alternata. Non solo il tecnico, bisogna che lavorino su questo aspetto anche dirigenti e calciatori"

Il Frosinone viene da una serie A mancata per un gol e da una sessione di mercato in cui si è rinforzato. Qual è il vero obiettivo stagionale di questa squadra?

"L'obiettivo è sempre lo stesso, disputare un campionato sereno che ci consenta di stare nella parte sinistra della classifica. Se poi saremo superiori agli avversari potremmo competere per qualcosa di importante"

Passando al tema stadio, quando auspica un ritorno dei tifosi al Benito Stirpe?

"Io penso che i tifosi allo stadio potranno tornare solo quando le società potranno garantire condizioni di sicurezza che al momento non ci sono. Attualmente pensiamo che di trovarci in una situazione in cui la curva dei contagi è in aumento e dunque è impensabile pensare di garantire le condizioni di sicurezza negli stadi"

Sempre sul tema stadio invece le chiedo: i lavori continuano ad andare avanti dunque quando sarà pronto il Frosinone Pub?

"Il Frosinone Pub sarà pronto tra qualche tempo, non ci siamo posti il problema dell'apertura. Speriamo che al termine dell'emergenza Covid il Frosinone pub sia il luogo dove celebrare la rinascita del ritorno ad una vita normale"

Settore giovanile fermo a causa del contagio di un calciatore della Primavera. Qual è la situazione?

"Al momento non ci sono situazioni di sicurezza per svolgere le attività del settore giovanile. La società non può garantire protocolli da serie A per tutto il settore giovanile e per la scuola calcio. Abbiamo chiesto alla Lega di tenere in piedi solo le attività della prima squadra e della primavera e di differire l'inizio dei campionati giovanili ad aprile del prossimo anno perché non ci sono le condizioni a meno che non ci siano scorciatoie o protocolli differenti. Creare protocolli di serie A per la prima squadra e di serie B per i settori giovanili sarebbe però voler dire non dare la giusta e ugual importanza a coloro che fanno parte dei settori giovanili. Sarebbe clamoroso differenziare i regimi di sicurezza, spero che la Lega si renda conto"