Paralisi tattica e mancanza di personalità: Inghilterra-Stati Uniti non può che terminare con zero gol all'attivo

25.11.2022 23:50 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Paralisi tattica e mancanza di personalità: Inghilterra-Stati Uniti non può che terminare con zero gol all'attivo
© foto di Il Giornale

Cornice di pubblico favolosa allo Stadio Al-Bayt, che ospita la sfida tra Inghilterra e Stati Uniti. In campo, però, le due compagini non onorano le attese. Entrambe le squadre sono fisiche e multietniche, abbinano tradizione e innovazione, oltre che tecnica e qualità. Gli inglesi sono nettamente più forti, sulla carta. Ma il terreno di gioco racconta una storia diversa. Statunitensi chiusi nella loro metà campo, ben ordinati e propositivi in contropiede. Britannici contratti: poco movimento senza palla e volontà sterile di prendere il possesso della sfera, con i calciatori che quasi si nascondono. La finale degli ultimi Europei ha parlato chiaramente: la formazione di Southgate, in vantaggio di un gol sull'Italia all'intervallo, nel secondo tempo ha rinunciato a giocare, con zero personalità e soprattutto con nessun senso di appartenenza, quasi come se quella maglia pesasse, giungendo poi all'inevitabile sconfitta. L'Inghilterra non ha mai battuto gli Stati Uniti in una Coppa del Mondo, trend che prosegue: si rinnova, pertanto, la tradizionale contrattura inglese quando si affrontano partite scottanti (la rivalità tra i due Paesi risale al Boston Tea Party, e ogni incontro calcistico fra le due Nazionali è mo,to atteso). Tutt'altro che sanguigni Kane e i suoi compagni, con gli Stati Uniti che si accontentano del prestigioso pari e lo spettacolo che non decolla. Melodie monotone di palleggio. Nessuno fa qualcosa per essere notato. Per inerzia, si arriva al triplice fischio. Il pubblico fischia, unanime: sperava in una gara pirotecnica. Era lecito attendersi molto di più, da quella che fino ad ora si è rivelata la partita più noiosa del Mondiale.