Conferenza stampa - Riccardo Marchizza: "Saremo una squadra offensiva. Napoli? Non poteva esserci sfida più emozionante"

09.08.2023 11:38 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
Conferenza stampa - Riccardo Marchizza: "Saremo una squadra offensiva. Napoli? Non poteva esserci sfida più emozionante"
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Giornata di presentazioni in casa Frosinone dove questa mattina presso la sala stampa dello stadio Benito Stirpe di Frosinone è stato presentato il difensore Riccardo Marchizza. Di seguito le sue parole:

Sei arrivato qui a Frosinone da un mesetto. Hai avuto problemi di inserimento dentro e fuori dal campo?

"Mi sono trovato bene fin da subito, tanti ragazzi li conoscevo e con qualcuno avevo giocato anche insieme. Ho sentito fin da subito la fiducia del mister e del direttore che mi hanno voluto fortemente. Mi sono trovato bene in questo mese".

A dieci giorni dall'inizio del campionato, che sensazioni vi suscita il dover affrontare una delle formazioni più forti d'Europa?

"Non poteva esserci partita più bella. E' stimolante portare i Campioni d'Italia nel nostro stadio, speriamo di far bene".

E' il tuo quarto campionato in A. Come sei maturato da La Spezia ad oggi sia come uomo che come calciatore?

"Sicuramente più giochi ad alto livello e più migliori. Io ad Empoli ho avuto uno stop per l'infortunio al ginocchio. La Serie A è un privilegio, più giochi e più migliori".

Arriva il Pisa e sarà la prima gara ufficiale? Come giudicate il percorso fatto finora e quanto questa partita sarà un banco di prova importante?

"Venerdì sarà la prima gara ufficiale e, anche mentalmente, la dovremo preparare bene, approcciando subito nel migliore dei modi anche in vista della gara col Napoli. Non è una sfida che va presa sotto gamba, principalmente ci concentriamo su noi stessi. Sappiamo che la squadra è in costruzione ma questa non deve essere una giustificazione, piuttosto uno stimolo per cercare di provare a fare sempre bene, di unirci e lavorare in settimana per portare a casa risultati".

Col Sassuolo sei stato abituato a stare nella parte sinistra della classifica. Qui gli obiettivi sono altri, qui bisognerà conquistare la salvezza. Pensi sarà un campionato di barricate, o ogni gara avrà una sua storia?

"Le annate più significative sono state la prima con lo Spezia in cui ci davano per spacciati fin dall'inizio e invece ci siamo salvati e uguale ad Empoli dove, da neopromossi, ci siamo salvati in anticipo. Dalla mia esperienza posso dire che saremo una squadra che non farà barricate, io credo che in Serie A le squadre che lottano per la salvezza più propongono, più sono offensive e più hanno possibilità di far bene. Credo saremo questo tipo di squadra".

Ti senti una pedina importante dello spogliatoio? Un leader, un riferimento per i compagni?

"Col passare degli anni è normale che se entri in un nuovo spogliatoio e ti rendi conto di essere tra i più grandi, ti senti importante e da esempio verso i più giovani. Penso che questo spogliatoio ha una grande forza ovvero che leader lo siamo tutti. Chi nel piccolo e chi nel grande lascia sempre qualcosa, in ogni allenamento, e speriamo di portare avanti questo aspetto".

Come passi il tuo tempo libero? Chi è il tuo idolo?

"Nel tempo libero faccio il papà perché ho due bambini. Quando esco dal campo mi dedico alla famiglia. Il giocatore che più ho stimato è stato Kolarov, per come interpretava il ruolo, che è lo stesso mio".

Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta del Frosinone?

"Io avevo accettato già dalla prima chiamata del direttore fatta ai primi di giugno. L'ho ritrovato, siamo stati tanto insieme, abbiamo vinto insieme e quindi quando mi chiama lui ha un peso diverso. Quando il direttore ha preso il mister, poi, sono stato ancora più felice perché abbiamo tante cose in comune tra cui lo spirito di rivalsa. Ho esitato poco e deciso subito di venire".

Quanto sta lavorando il mister sull'aspetto mentale e motivazionale?

"Sotto l'aspetto tecnico e fisico stiamo lavorando tantissimo, però lo spirito che ho trovato in questo mese di allenamento secondo me è raro perché noi lavoriamo veramente tanto. Ho trovato un gruppo di ragazzi che lavora tanto e si lamenta poco. Il mister dice sempre di lavorare col sorriso e questo sta facendo la differenza, sia quando approcciamo alle esercitazioni che quando prepariamo le partite. Dovremo essere bravi a trascinare chi arriverà".

Cosa dici all'ambiente alla vigilia di un campionato importante e difficile?

"Posso dire di starci sempre vicini, di spingerci e sostenerci soprattutto in casa, dove abbiamo uno stadio bellissimo. Abbiamo vicini i tifosi e questo dovrà fare la differenza. Per me le gare in casa saranno la base per fare un campionato di livello. Chiedo loro di spingerci e di starci vicini".

Per quanto visto nelle amichevoli, questa squadra ha già una sua identità?

"E' quello che vogliamo raggiungere, avere una nostra identità e imporre il nostro gioco in ogni stadio. Sappiamo che non sarà semplice perché la serie A è un campionato difficile, ma in queste due amichevoli (Salernitana e Cosenza, ndr) abbiamo provato a portare in campo quanto facciamo durante la settimana. In qualcosa siamo riusciti, qualche errore c'è stato come è normale che sia perché siamo in costruzione. Quanto avete visto è quello che proviamo in settimana".