SALA STAMPA - Di Francesco: "Non dobbiamo fare calcoli. Siamo una famiglia, ora serve la spinta dello Stirpe"

19.05.2024 17:30 di  Gabriele Rocchi   vedi letture
SALA STAMPA - Di Francesco: "Non dobbiamo fare calcoli. Siamo una famiglia, ora serve la spinta dello Stirpe"
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Al margine della gara tra Monza e Frosinone, il tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa dell'U-Power Stadium. Di seguito riportiamo le sue parole

A cosa sta pensando Eusebio Di Francesco?
Alla prossima partita. Dipende ancora e sempre da noi, siamo padroni del nostro destino. Ovviamente tutti penseranno che abbiamo due risultati su tre, è importante ma non dobbiamo ragionare in questa direzione. Manca un punto. 

Il segnale più importante che le ha dato la squadra?
La compattezza, la dedizione per mettere in campo quello che abbiamo preparato durante la settimana. Siamo stati una squadra cortissima, abbiamo creato e ricreato tante occasioni per far gol. L'unica pecca? Non averla chiusa prima, abbiamo avuto tante occasioni e c'è stato il palo di Colpani che avrebbe potuto cambiare la partita. Il calcio è cattivo ma è bello allo stesso tempo. 

Non aver subito gol, dopo i cinque contro l'Inter, è un aspetto importante? E poi, come giudica la prestazione di Harroui?
Su Harroui mi è andata bene, quando indoviniamo ci dicono che siamo bravi e invece a volte siamo anche un po' fortunati. Ho scelto un giocatore con caratteristiche differenti, più bravo in zona gol. Poteva segnare, in allenamento di solito non sbaglia mai. Sui cinque gol non vorrei tornare, non sono reali per me perchè dobbiamo guardare realmente quello che abbiamo creato. Siamo stati una squadra che ha sempre fatto del lavoro offensivo la sua arma vincente, ora siamo più bravi anche a difendere. Unendo le due cose ora possiamo essere una squadra che ambisce a raggiungere il traguardo prefissato.

L'importanza della contemporanteità? A volte lascia il tempo che trova. Succede che il VAR non va, e che ci sono recuperi più lunghi. A Udine non l'avranno vissuta bene, però nella lotta salvezza è troppo importante giocare insieme. Anche oggi, la partita delle 12:30 si sarebbe dovuta giocare insieme alle nostre. Tutte le gare che concorrono per lo stesso traguardo si dovrebbero giocare insieme.

Quando riprenderà gli allenamenti, cosa dirà alla squadra e su cosa si concentrerà? Questo è un segreto (ride, ndr). Ho già parlato con i ragazzi, io sono contento della prestazione. Sono sereno e tranquillo per pensare alla prossima. Devono recuperare le energie, Barrenechea solitamente fa 180' consecutivi e invece oggi è uscito per crampi. Lavoreremo sulla parte tattica più che sulla parte fisica, non serve dare ritocchi particolari alla squadra in questo senso. Cercheremo di fare le scelte giuste, ma mi è sembrato di vedere oggi una grande famiglia. E nella grande famiglia, voglio metterci anche lo stadio Stirpe, perchè mi auguro che sarà il dodicesimo uomo in campo come in tante occasioni.

Il Frosinone non aveva mai vinto in trasferta. Come lo spiega, guardando al passato?
Se lei avesse visto il Frosinone fuori, dato che segue principalmente il Monza, si sarebbe divertito più che in casa. Sono un po' contrario a questo tipo di discorsi, tante volte abbiamo fatto partite di altissimo livello in trasferta da cui però abbiamo preso 0 punti, altre volte in casa siamo stati più fortunati. A volte le mezze ali giocavano da terzini, e ci sono state tante circostanze che poi ci hanno portato a lottare per la salvezza in queste situazioni.