Francesco Gelli a Kick Off: "Il Frosinone mi ha cambiato la vita. Possiamo stupire tutti"

Il numero 14 del Frosinone è tornato in campo per uno spezzone di gara contro i liguri, dopo settimane di stop per infortunio muscolare. Così Gelli
28.11.2023 09:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Francesco Gelli a Kick Off: "Il Frosinone mi ha cambiato la vita. Possiamo stupire tutti"
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ll Frosinone con un gol nei minuti di recupero di Ilario Monterisi ha ottenuto una vittoria importantissima ai danni del Genoa. I giallazzurri hanno portato a casa l'ennesimo scontro diretto salendo cosi al decimo posto in classifica continuando a navigare in acque tranquille. Un gol quello di Monterisi emblematico perchè rappresenta alla perfezione la gioventù di questo Frosinone, il lavoro di scouting e soprattutto il desiderio di non mollare mai.Monterisi ha fatto esplodere di gioia uno stadio, un popolo intero che continua a sognare ad occhi aperti. Ospite della trasmissione "Kick Off", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il centrocampista giallazzurro Francesco Gelli ha commentato questa importantissima vittoria e fatto un primissimo bilancio sulla stagione svolta fin qui dal Frosinone e la sua avventura sotto l'ombra del Campanile. Queste le parole del numero 14 ciociaro:

Francesco, che partita è stata quella col Genoa e che secondi sono stati in campo, quelli vissuti dopo il gol nel finale segnato da Monterisi?

"E' stato un finale di partita al cardiopalma. La squadra ha forzato tanto i ritmi, cercando il gol ma, al tempo stesso, cercando di non prenderlo. Quando abbiamo visto quel pallone entrare in rete, penso che sia stata una delle gioie più grandi vissute quest'anno. Segnare un gol all'ultimo minuto, in questa maniera è un'emozione indescrivibile".

Calciatori come te, Monterisi e Cuni, soltanto qualche mese fa giocava in Serie C, ed adesso siete protagonisti in A. E' anche questo forse il segreto di questo Frosinone che sta facendo cose straordinarie?

"Si, in squadra ci sono tanti ragazzi, come ad esempio io ed Ilario che la serie A non l'hanno mai fatta e giocatori che hanno voglia, fame e si vogliono mettere in mostra, dando una grande mano al mister. Il segreto di questo Frosinone è la voglia dei calciatori di farsi vedere e far conoscere il proprio valore. Il mister ci sta dando una grande mano. Siamo veramente un bel mix, credo stiamo dimostrando di poter fare delle belle cose".

Sei arrivato lo scorso Gennaio in Ciociaria. Come ti trovi a Frosinone: è giusto dire che questa piazza un pò ti ha cambiato la vita?

"Si, mi è cambiata totalmente la vita. E' stata un'emozione indescrivibile venire a Frosinone, visto che arrivavo da diversi anni di Serie C, ed avevo un pò perso la speranza di poter arrivare a certi livelli ed avere una carriera più ambiziosa di quella che sto avendo ora. Devo ringraziare il Frosinone, nella persona del Presidente e del Direttore per l'opportunità che mi hanno concesso, perchè è stata un'occasione a cui non speravo quasi più. Grazie a loro sono riuscito ad avere questa soddisfazione, che sognavo da sempre fin da quando ero piccolo".

Qual è il ruolo in campo che più si addice alle tue caratteristiche tecniche?

"La mia fortuna è quella di essere un giocatore molto duttile in campo, che può ricoprire più ruoli. Personalmente, penso che il ruolo di mezzala offensiva, sia quello più adatto a me. Ma posso ricoprire anche altre zone del campo, l'importante per me è giocare. Mi metto sempre a disposizione del mister".

Qual è la caratteristica più importante che ti ha sorpreso positivamente di mister Di Francesco?

"E' una delle persone più umili umanamente che io abbia mai incontrato, nonostante il suo grande passato, sia da allenatore che da calciatore. Sul campo, la caratteristiche fondamentali per lui sono il sacrificio, l'intensità e il saper costruire in maniera corretta la manovra. Ha trovato dei ragazzi che sono disponibili a fare tutto questo e sa far incastrare bene tutti questi aspetti".

Massimiliano Alvini è l'allenatore che ti ha cambiato la carriera, visto che ti portò all'Albinoleffe dal Tuttocuoio?

"Alvini mi portò con sè al Tuttocuoio, dopo un anno che trascorsi sempre lì nella formazione giovanile. L'anno successivo sarei dovuto tornare a giocare nella Primavera del Livorno, ma lui decise di tenermi per disputare il mio primo anno in C. Dopo trascorsi un anno in D, ed un altro in cui tornai al Tuttocuoio, prima di andare all'Albinoleffe, dove poi è nato il tutto. Alvini mi fece iniziare la carriera tra i professionisti,, per questo motivo lo ringrazierò per sempre".

Il desiderio di cercare sempre la vittoria da parte del Frosinone, così come èp accaduto contro il Genoa, è un'incoscienza giovanile da parte del gruppo o un  desiderio da parte di mister Di Francesco di provare a trovare i tre punti in qualsiasi gara perchè ogni vittoria può diventare fondamentale?

"Non credo che su questo aspetto possa influire la giovane età media della squadra. Contro il Genoa abbiamo sì cercato di trovare con insistenza il gol vittoria, ma contemporaneamente anche di coprirci ai contropiedi avversari e saper difendere bene. Per questo siamo sembrati una squadra più esperta che giovane. Il mister prima della partita ci aveva avvisati che quella col Genoa sarebbe stata una sfida che avremmo vinto con calma al 90'. E così infatti poi è successo..."

Cosa ne pensi della tifoseria del Frosinone?

"Quella del Frosinone è una tifoseria fantastica. Già dal primo giorno che sono arrivato qui, ho capito che questo era uno stadio caldo, ed una piazza che è molto vicina alla squadra, forse anche per il fatto che le curve sono praticamente attaccate al campo. Lo stadio si fa sempre sentire, ed anche nei momenti difficili i nostri tifosi ci danno una mano, spingono e sostengono . Sono il nostro dodicesimo uomo in campo, come si suol dire".

Puoi raccontarci come arrivi a Frosinone, la tua è stata una trattativa un pò complicata, come raccontato dallo stesso Angelozzi...

"Sapevo che già due estati fa ci furono dei contatti tra Albinoleffe e Frosinone per portarmi in Ciociaria. Il Presidente dell'Albinoleffe però aveva delle richieste che per il Direttore Angelozzi non erano fattibili in quel momento . Poi ci fu l'occasione in cui fui messo fuori rosa per due mesi buoni, ed è stata sfruttato questo aspetto per darmi l'opportunità di venire in giallazzurro. Devo dire che per me è andata molto, ma molto meglio di quanto mi aspettassi".

Come hai festeggiato la scorsa promozione in Serie a ottenuta col Frosinone?

"L'ho trascorsa con i ragazzi che hanno composto la rosa dello scorso anno, con il quale sono tutt'ora sempre in contatto. Siamo stati insieme e per festeggiare abbiamo bevuto qualche birra".

Monterisi visto che ha già realizzato due reti dovrà pagare una cena, come già fatto da Soulè?

"Ci ha già pagato una cena subito dopo il Genoa, in cui eravamo in pochi. Penso che dovrà mettere mano al portafoglio, perchè due gol segnati in Serie A, per un giovane come lo è lui, sono tanta roba. Se li merita poichè è un atleta che lavora forte tutti i giorni. Sono contento per lui".

Ti manca un pò il gol per coronare questa tua avventura a Frosinone?

"Si. anche se fare gol non è stata mai una mia grande caratteristica. Ma penso che se dovessi riuscire a segnare in Serie A sarebbe veramente la ciliegina sulla torta".

Che tipo di giocatore è Kaio Jorge e qual è il calciatore che ti ha impressionato di più?

"Kaio Jorge è un giocatore che ha grande tecnica, non ha ancora espresso tutto il suo potenziale e può darci una grande mano. Penso che potrà far veramente bene, perchè è uno dei diamanti di questa squadra. Ora come ora, quello che più mi ha impressionato è stato Soulè. Fin dal primo allenamento ho visto subito che era un calciatore di un'altra categoria. Ci sono pochi calciatori in Serie A che sanno toccare la palla come lo fa lui".

Qual è il giocatore più simpatico in squadra e la scommessa sulla quale dovessi scommettere magari un centesimo in chiave futura?

"Il giocatore più 'pazzerello' in campo è sicuramente Turati. fuori dal campo invece Stefano è un ragazzo d'oro, molto tranquillo. Ma dentro al rettangolo verde è un trascinatore, che si fa sentire e vive le cose con molta passione. Ci sono tanti calciatori in squadra che sono promettenti in chiave futura. Sergio Kalaj che è fuori da tempo per un problema ad esempio, è un giocatore che in futuro potrebbe far veramente bene. Adesso, se dovessi fare un nome invece, mi viene in mente Ilario Monterisi".

Sarà un dicembre 'terribile ' per il Frosinone, con tanti incroci complicati. quanto aiuta questa vittoria ottenuta contro il Genoa per affrontarlo con la testa un pò più libera?

"Affronteremo delle partite difficili. Sappiamo che sono tutte squadre attrezzate, che disputano coppe europee e competizioni di alto livello. Credo però che il bello del calcio è il fatto che accadono cose a cui la gente non crede. io penso che nel nostro, noi potremo stupire un pò tutti..."