, col Brescia pomeriggio nefasto. In difesa si salva Bracaglia. Ma ci sarà molto da lavorare per Vivarini
E' buio pesto per il Frosinone di Vincenzo Vivarini. I giallazzurtri tornano dalla trasferta di Brescia dello stadio "Mario Rigamonti" con le ossa rotte e con una sconfitta, il cui risultato non lascia spazio a dubbi ed interpretazioni: 4-0 per i biancoblu il finale. Punteggio pesantissimo e gara nella quale per i ciociari non ha funzionato nulla,
Nella fase difensiva frusinate sono emerse tante lacune. Davide Biraschi non ha giocato al meglio delle sue condizioni fisiche e si è visto. Male invece sia Marchizza che Monterisi, entrambi hanno vissuto pomeriggi sicuramente migliori di quello di ieri. Il difensore di Trani tiene prima in gioco Juric sulla rete bresciana dell'1-0, chiude in ritardo sul raddoppio siglato dalla squadra di Maran e sbaglia un semplice passaggio in uscita sul calcio di rigore causato da Gelli, e poi trasformato per il 3-0 finale. Per il capitano giallazzurro invece, la spinta apportata in fase offensiva non è stata di rilievo, mentre in quella difensiva Marchizza è risultato non impeccabile. Dalla sua parte, così come nella corsia presieduta da Anthony Oyono, il Brescia ha sfondato molte volte. Lo stesso franco-gabonese ha provato a proporsi in alcune circostanze in fase avanzata, ma nella stessa misura di quanto successo sulla corsia di Marchizza, i padroni di casa hanno creato molti grattacapi alla retroguardia del Frosinone che sono provenuti dalla sua parte.
Gabriele Bracaglia è stata forse la nota leggermente meno triste di un pomeriggio da dimenticare per il club di Viale Olimpia. Schierato un pò sorpresa nell'undici iniziale da Vivarini, il difensore nativo del capoluogo ciociaro risulta essere sicuramente il giocatore migliore di tutti i suoi compagni del reparto arretrato, facendo girare discretamente la palla nel corso della prima frazione di gioco.
L'espulsione poi, giustissima ed evitabilissima, combinata ad Ebrima Darboe ha complicato ulteriormente i piani ciociari, non tanto in ottica sconfitta di ieri, ma quanto per le gare successive. Il gambiano infatti rischia più di un turno di squalifica e di dover restare fuori per le prossime partite. Segno ulteriore di quanto il clima in casa Frosinone non sia dei più sereni, anzi tutt'altro.
Canarini fermi ancora a quota 3 punti in classifica, che attesta il fatto di come questo sia il peggior avvio, numeri alla mano, della storia del Frosinone Calcio in Serie B. C'è molto lavoro da fare, ne sono sicuramente consapevoli sia mister Vincenzo Vivarini che tutto il suo staff. Rendere migliori condizione fisica e geometrie in campo sarà l'obiettivo primario su cui lavorare in questa settimana.
Tornando ad analizzare nello specifico il reparto difensivo, Frosinone che è sceso in campo al "Rigamonti" fin dai primissimi minuti con un atteggiamento molle. Troppe sono state infatti, le praterie e gli spazi lasciati agli avversari. Ciociari che non sono stati in grado di arginare sugli esterni la squadra allenata da Maran, che spesso e volentieri ha fatto il bello ed il cattivo tempo su ambedue le fasce laterali.
L'unica nota lieta del pomeriggio nefasto di Brescia per il Frosinone è stata il ritorno in campo di Sergio Kalaj a distanza di oltre un anno dalla sua ultima partita disputata.
Frosinone che dovrà obbligatoriamente, già dalla partita di domenica prossima dello stadio "Benito Stirpe" contro il Bari, cercare di centrare il primo successo in questa serie B e fornire delle risposte ai propri tifosi. Supporters giallazzurri accorsi a Brescia, che a fine gara hanno voltato le spalle ai propri beniamini in segno di protesta. Contestazione che lascia senza dubbio intendere quello che è il momento. Ci sarà da lavorare.
Giallazzurri che hanno sicuramente in rosa dei calciatori dalle caratteristiche tecniche importanti, di valore e di categoria. Ma la squadra dovrà necessariamente correre unidirezionalmente, a partire dalla gara contro i galletti.