Lega A, il presidente Casini ad ExtraTv: "Sarà un campionato combattuto"

Nel pre partita di Frosinone-Napoli il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini ,è stato intercettato dai microfoni di Extra Tv. Ecco le parole
21.08.2023 14:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Lega A, il presidente Casini ad ExtraTv: "Sarà un campionato combattuto"
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Il Frosinone esce sconfitto dalla prima giornata di Serie A 2023/24 al cospetto del Napoli Campione d'Italia. Buoni i primi 20' di gioco messi in pratica dagli uomini di Di Francesco, che hanno messo paura ai detentori del titolo, passando in vantaggio. Poi Osimhen e soci hanno ritrovato il filo del discorso e portato a casa la partita con l'1-3 finale, Imponente la cornice di pubblico dello "Stirpe". Nel pre partita, il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, è stato intercettato dai microfoni di Extra Tv. Queste le sue parole:

Presidente, che stagione si aspetta, tralasciando l'ambito tecnico, ma parlando più in generale?

"Ci aspettiamo un tipo di calcio che sia il più possibile competitivo, come già accaduto nelle stagioni passate e possibilmente migliore. Mi auguro di vedere un campionato combattuto, sia in testa che in coda". 

Quanto è complicato gestire la Serie A, soprattutto quando ci sono le assemblee?

"In realtà è sempre tutto molto più semplice di quello che poi sembra dall'esterno. Abbiamo venti realtà, tra cui quella del Frosinone, che sono poi delle eccellenze nei diversi campi. Quando si affrontano tematiche serie, le cose vengono in maniera abbastanza agevole".

Sul piano strutturale, l'impetuosa crescita del calcio saudita sembra un pò "pericolosa". Lo sbilanciamento causato dalle loro ricche offerte economiche può creare un problema alle nostre squadre?

"Sicuramente quello saudita non è un fenomeno del tutto nuovo. In passato anche altri Paesi hanno compiuto questa operazione. Colpiscono le dimensioni dell'operazione che sta effettuando il calcio saudita. Si è passati dalla fase 1, nella quali i capitali sauditi o anche del Medio Oriente investivano in società europee, si guardi al Manchester City ad esempio. Ora invece c'è una fase 2, dove si vuole importare in maniera massiccia dei campioni e provare ad imporre ed importare un vero e proprio campionato. Questa rappresenta comunque un'occasione, perché è chiaro che l'Europa e la Fifa dovranno adottare delle contromisure per non a mettere a rischio la competitività. E' importante che queste reazioni ci siano".

E' opportuno quindi che ci siano delle proprietà tipo quella del Milan, che ha una grande forza economica. Una crescita anche in Italia di questi capitali, potrebbero magari arginare meglio questo fenomeno, anche magari con sinergie esterne o estere...

"Si. C'è chiaramente anche un tema stipendiale e salariale che oggi, visto le cifre che stanno mettendo in campo i sauditi non sembrano facilmente pareggiabili, almeno nel breve periodo. C' è però un altro tema, che è quello dell'investimento sui i giovani e della produzione dei calciatori, che è un qualcosa su cui l'Italia non ha nulla da invidiare ad alcun Paese. Quindi è fondamentale continuare su quella strada perché altrimenti sarà difficile poi tenere fronte".

Da una parte c'è il calcio che deve necessariamente far quadrare i suoi fronti, dall'altra il discorso delle famiglie che devono far quadrare i loro. Come si riesce a far convivere il calcio dentro la sostenibilità sociale del Paese Italia?

"Innanzitutto la sostenibilità ha varie declinazioni. Come Serie A il nostro sforzo è quello di affrontare la sostenibilità in tutte le sue articolazioni, sia economico-finanziaria che sociale. Rispetto a quello che il calcio può fare, sicuramente ci sono degli ambiti nei quali le società si adoperano già molto. La Lega può far di più sia in termini della comunicazione, ma anche mettere  a sistema quello che le singole società poi fanno. Vogliamo aiutare di più i giovani delle scuole calcio".

Bisogna poi mandare un segnale forte su un tema come quello del Razzismo, che purtroppo è ancora molto attuale....

"Grazie alla sospensione immediata della partita si spera di far cessare subito comportamenti che noi ci auguriamo, col passare del tempo, siano sempre meno. Il vero rimedio a questo fenomeno parte dalla scuola, dalla cultura. Se non cominciamo ad investire anche su questo dovremo sempre inseguire con le sanzioni e non mi pare sia questo il modo migliore".

Sui bandi si procederà adesso attraverso trattative private. La Coppa Italia ci ha però dimostrato che le partite in chiaro hanno un loro appeal, anche quelle che magari apparentemente e sulla carta potevano sembrare match non di primissima fascia. Il calcio italiano può convivere secondo lei con la Pay e con la partita in chiaro?

"Sicuramente questa è una convivenza possibile. Il modello in chiaro era una delle opzioni che la Serie A ha offerto nei vari pacchetti sul mercato. C'è stata una risposta su questo. Vedremo ora in autunno, nella fase più calda delle trattative, come si chiuderà".

E' partita la radio della Lega Serie A. quando invece sarà la volta della Tv della Lega?

"Dipenderà tutto da come andranno avanti le trattative. Quella della tv della Lega è un'opzione molto concreta e reale. La Lega negli anni è diventata nei fatti una media company in grado di produrre contenuti. Dovremo capire nel tempo se questa sarà una scelta da accelerare o meno".

Chiudiamo con suo ricordo di Carlo Mazzone: personaggio unico, un mito. E' rimasta famosa la sua corsa a Brescia , ma non è solo quello. era un personaggio come detto, unico.

"Mazzone era un personaggio unico. I grandi allenatori si vedono dalla dialettica e dal modo in cui sanno far giocare determinati calciatori. Si guardi ad esempio a Roberto Baggio..."