, Gabriele Calvani a Passione Frosinone: "Non immaginavo un percorso del genere ma sicuramente qualcosa di simile. Bisogna continuare a lavorare forte per continuare a sognare”

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Il difensore centrale del Frosinone Gabriele Calvani, nativo di Grottaferrata, è intervenuto nel corso di Passione Frosinone, trasmissione in onda su Radio Day, condotta da Roberto Monforte. Di seguito le parole del'ex Brescia, che fa il punto sulla finora grande stagione ciociara. 

Sul campionato condotto finora dalla squadra: “Avere 38 punti è un risultato importante, ma come giustamente dice il mister manca tutto il girone di ritorno e sarebbe inutile accontentarsi. Bisogna continuare a lavorare forte per continuare a sognare”.

Sulla chiamata in estate da parte del Frosinone e del DS Renzo Castagnini: “Quando ho accettato la proposta avevo già parlato con il mister, conoscevo il direttore e conoscevo la validità della società perché avevo giocato qui anche con l’Under 16. Non potevo sapere che il percorso del Frosinone sarebbe stato questo, da primo in classifica a fine anno, ma conoscevo le basi. Non immaginavo un percorso del genere ma sicuramente qualcosa di simile. Prima di arrivare consideravo il Frosinone come una delle squadre più importanti del campionato di Serie B, è stata in Serie A e negli ultimi anni è sempre migliorato”.

Sugli allenatori avuti fin qui in carriera: “Sono stati tutti importanti. Già in Under 16 giocavo difensore centrale qui a Frosinone, poi ho fatto la trafila al Genoa fino alla Primavera. Il primo anno tra i professionisti fatto con il Pontedera è stato il più utile e il più difficile. Tutti gli allenatori mi hanno lasciato qualcosa come lo sta facendo Alvini”.

Un Frosinone che, a detta di Alvini, fa leva sulla 'disciplina', come concetto chiave. Il punto di vista di Calvani: “Siamo un gruppo molto legato alla parola disciplina. Parlo anche personalmente, perché la disciplina fa parte di me, mi serve e mi aiuta per mantenere il livello che abbiamo raggiunto. E’ una cosa che tiene sul pezzo tutti e ci può aiutare a continuare in questa maniera per continuare a sognare”.

Sulla prima chiamata, nello scorso mese di novembre, da parte del CT dell'Under 21 Silvio Baldini: “Un’emozione unica poter indosssare la maglia della Nazionale italiana Under 21 anche se non ho giocato. Quando è uscita la convocazione è stata un’emozione indescrivibile e sono anche quelle cose che ti danno la motivazione per continuare e ti fanno capire che sei sulla strada giusta”.

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