, il tuo posto in Paradiso. 3-1 alla Reggina. È Serie A - Tabellino e cronaca
Le mani sulla terza promozione il Frosinone le aveva già messe da mesi, ancor prima del titolo da campione d'inverno. Stasera non bastava che allungarle, vincendo in casa. E finalmente è arrivata, la seconda diretta, la più meritata. 3-1 alla Reggina.
La partita
La pioggia non dà pace al campo, circondato dal pubblico delle grandi occasioni: tamburi, cori e coinvolgimento di tutti i settori già dal riscaldamento. Prima del calcio d’inizio un minuto di silenzio per ricordare Curzio Stirpe, fratello del presidente scomparso nei giorni scorsi. È a lui che la Curva Nord, spronando la squadra, vuole dedicare la vittoria. La Reggina si spinge in avanti ma c’è equilibrio nel primo quarto d’ora, nessun tiro in porta, con qualche offensiva giallazzurra. In campo c’è tensione, e gli animi si scaldano dopo un fallo di Majer su Borrelli a centrocampo (sanzionato col giallo), il pubblico capisce la timidezza del Frosinone e prova a smorzarla, ma il primo brivido è granata.
Borrelli, l'uomo dai gol pesanti
Canotto doppiamente pericoloso al 21’, prima con un tiro/cross che Turati toglie da sotto la traversa, poi con una palla tesa che Bouah non riesce a spingere in rete. Attacchi ospiti, con la squadra di Fabio Grosso che prova ad allungarsi il più velocemente possibile appena può, e con un’azione manovrata passa in vantaggio. Minuto 31’, Gelli sulla trequarti offensiva allarga sulla sinistra per Cotali che disegna un cross in area raccolto subito da Borrelli: l’uomo dei gol al 90’, oggi titolare solo per la seconda volta in stagione, stacca più in alto di Loiacono e firma il vantaggio, quarta rete stagionale. Cambia la trama sotto l’entusiasmo dei tifosi. Al 37’ sugli sviluppi di calcio d’angolo un siluro da fuori area di Cotali impegna Colombi che respinge con i pugni.
L'episodio
Al 38’ episodio chiave: Caso, in inferiorità numerica, perde la sfera in area di rigore, prontamente spazzata via dalla difesa granata, ma a palla lontana arriva un gancio di Cionek al fantasista giallazzurro. Un gesto violento che sfugge all’arbitro ma non al Var. Prontera viene chiamato al monitor, assegna calcio di rigore ed espelle il polacco. Dagli 11 metri, quattro minuti dopo, trasforma Insigne. Nel caos viene espulso anche Inzaghi accompagnato dal boato dello Stirpe. La festa prosegue e si va al riposo sul 2-0.
Risposta granata, tris ciociaro
Il doppio vantaggio dura pochissimo. Al sesto minuto della ripresa Hernani accorcia le distanze: Bouah spedisce la palla in area da rimessa laterale, la sfera schizza sui piedi del centrocampista brasiliano che da distanza ravvicinata insacca. 2-1, ma non suona alcun allarme. Al 57’ Lucioni recupera palla a centrocampo, serve Mazzitelli che pesca Caso, in affondo sulla fascia sinistra: conclusione vicino al secondo palo, da posizione defilata e sotto le gambe di Colombi. Tris, con ogni punta del tridente in gol.
"Ce ne andiamo in Serie A"
Nei minuti successivi non mancano occasioni per arrotondare il punteggio. Al 65’ Caso spara alto dal limite dell’area. Al 68’ Borrelli non trova la porta con un tiro dalla distanza. Di pericoli il Frosinone non ne corre, gli ospiti in dieci subiscono l’entusiasmo degli spalti, e timidamente si abbassano. In campo succede poco, il traguardo arriva, puntuale, minuto dopo minuto sotto il coro di “Ce ne andiamo in Serie A”. È successo di nuovo.
Frosinone-Reggina 3-1
Frosinone (4-3-3): Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Cotali (45’ Frabotta); Boloca, Mazzitelli (81’ Rohden), Gelli; Insigne (74’ Baez), Borrelli (84’ Moro), Caso (73’ Garritano).
All. Grosso
Reggina (3-5-2): Colombi; Cionek, Camporese (45’ Terranova), Loiacono; Bouah, Fabbian, Crisetig, Majer (45’ Hernani), Di Chiara (91’ Liotti); Canotto (71’ Rivas), Strelec (71’ Menez).
All. Inzaghi
Reti: Borrelli 31', Insigne 42' (R), Hernani 51', Caso 57'.
Espulsi: Cionek 41'.
Ammoniti: Majer 16’, Cotali 27’.
Note: Spettatori 14371 di cui 17 ospiti. Recupero 1’, 4’.
Arbitro: Prontera
Assisenti: Prenna, Saccenti
Quarto uomo: Scarpa
Var: Fabbri / Var pro: Muto