CONFERENZA STAMPA - Ernesto Salvini: “Non é il momento delle critiche, ai tifosi chiedo pazienza”

26.09.2019 12:40 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Martini
CONFERENZA STAMPA - Ernesto Salvini: “Non é il momento delle critiche, ai tifosi chiedo pazienza”
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Ha parlato questa mattina in conferenza stampa il direttore dell’area tecnica de Frosinone Calcio Ernesto Salvini. Queste le sue parole:

“Rimango meravigliato della meraviglia scaturita da questa conferenza. Rimango meravigliato perché quando c’è stato bisogno di fare il punto della situazione la mia presenza non è mai mancata. Se andiamo a guardare tutte le conferenze che ho fatto in questi 14 anni sono sempre state fatte quando c’è stato bisogno. L’altro aspetto che mi ha meravigliato è stata la caccia nel capire quale fosse l’argomento. Qualcuno ha pensato al momento negativo della squadra, oggettivamente inaspettato perché il nostro obiettivo minimo sono i playoff. Eravamo abituati a partite con più vento in poppa belle stagioni passati ma non credo che sia ne il momento dei processi ne delle scuse. Credo che le scuse debbono arrivare da parte di un dirigente quando ha lavorato in malafede portando calciatori per fare un favore a procuratori amici o per aver portato calciatori inadatti. Facciamo un lavoro da privilegiati e dunque sarebbe troppo semplice non ricevere mai critiche. Io non sono il massimo, ci sono moltissimi colleghi più bravi di me e non voglio star qui a ricordare il passato. Il passato ora ci ha collocato qui e ci da la forza di pretendere qualcosa di importante adesso. Non c’è nessuno scoop da fare, nessun retroscena. Questa conferenza viene effettuata semplicemente perché va fatto il punto della situazione. Facendo un lavoro che gioca con la passione e i sentimenti delle persone è giusto metterci la faccia e partecipare alla riflessione del momento. 

Durante la presentazione di Novakovich dicevo che il tutto può essere giudicato solamente alla fine della stagione ma che rispetto alla precedente retrocessione durante questa estate è stato più difficile rimettere i cocci insieme per diversi aspetti. 

Per trattenere alcuni calciatori abbiamo fatto un grandissimo sforzo, il presidente in primis, riuscendo a convincerli di provare a tornare in A con il Frosinone. Solamente con un calciatore non siamo riusciti a farlo, con tutto il resto di buono che c’era nella rosa l’abbiamo trattenuto.

Noi in passato abbiamo avuto due grandi occasioni in A dove non siamo stati in grado di sfruttarli a pieno. Probabilmente l’anno scorso non siamo riusciti a sfruttare al meglio l’esperienza della prima volta in A, non abbiamo fatto tutto il possibile sfruttando tutte le nostre possibilità. Tra la serie B e la serie A c’è una grandissima differenza ed è la qualità. 

In serie B c’è una tipologia diversa nella costruzione delle rose. Noi abbiamo cercato di guardare più a lungo, cercando di impostare una tipologia di calcio diverso dalle altre squadre volendo programmare un progetto che guardi a lungo. In base a questa tipologia di progetto abbiamo scelto la staff tecnico e la tipologia di calciatori da portare qui.

Sicuramente in B partire benissimo non garantisce la vittoria finale, il partire male o malissimo ti può creare un ostacolo nel raggiungimento dell’obiettivo. 

Quando il presidente però fa in modo di trattenere i migliori calciatori che ha vuol dire che ha ben chiaro il percorso per la propria squadra. 

Quando si prendono calciatori che sulla carta possono colmare le lacune che avevamo credo che stiamo parlando di una presidente che voglia rilanciare il progetto

Dico questo per arrivare al motivo cruciale di questa conferenza. Non siamo contenti di come stiano andando le cose ma abbiamo coscienza di aver fatto le cose secondo criterio. Il messaggio che voglio mandare é quello che poi i tifosi stessi ci ricordano ovvero che a prescindere da chi indossa la maglia o chi gestisce la squadra in quel momento la cosa da salvaguardare é il bene della maglia stessa. Il tifoso tiene di più al bene stesso della maglia non al calciatore che in questo momento veste la maglia. 

Questo discorso colpisce la testa è il cuore solo del tifoso vero, di colui che ama la maglia a prescindere. Se chi in questo momento indossa la maglia ha difficoltà nell’esprimersi, nel dimostrare so che sa fare, non è il momento migliore per le critiche e per le sentenze. 

Il tifoso é l’elemento fondamentale della società e muove ogni cosa. Il presidente dice sempre che il vero proprietario della squadra é il tifoso stesso. Chi indossa questa maglia ha il dovere di onorarla sempre e comunque a prescindere da chi la indossa. Nel momento in cui viene indossata da calciatori in difficoltà gestiti da uno staff preparatissimo, che forse ha peccato in alcuni momenti di inesperienza. Ricordo che tutti gli allenatori che ci hanno regalato grandi emozioni sono partiti con qualche difficoltà perché erano giovani e inesperti, ci piace andare a scoprire nuovi tecnici. L’allenatore perfetto non esiste, esiste quello che cerca di sbagliare il meno possibile ma dipende dall’esperienza accumulata. Sulla bontà del lavoro metto però la mano sul fuoco sia per il tecnico che per i calciatori perché li vedo lavorare tutti i giorni. Questa volta gli è stato dato un compito diverso poiché  gli è stato chiesto di fare un calcio diverso da quello a cui eravamo abituati

Siamo consapevoli che le critiche di questo momento sono sacrosante e che questo momento va superato in fretta. Alla fine di tutto, il mio messaggio é questo: indubbiamente il momento non è semplice, indubbiamente crediamo e continueremo a crescere nel progetto, indubbiamente se per il tifoso conta il bene della società a prescindere, deve pensare e salvaguardare la società come se fosse la sua. Tutelate chi in questo momento sta indossando la maglia poiché se in questo momento non sta rendendo non è questione di mancata volontà ma di altri aspetti come il cambio di filosofia di gioco. Non sono scusanti ma non siamo riusciti a mettere in campo la stessa formazione per due gare di seguito

Credo che se prima di un match si canta già “noi vogliamo gente che lotta” non si incitano ragazzi che al momento sono in difficoltà. 

Io sono convinto che quando tutti i nuovi acquisti staranno bene fisicamente, quando tutti i nostri migliori calciatori staranno al meglio le cose andranno diversamente. 

Abbiamo avuto tanti problemi, vedi Dionisi che appena rientrato ha avuto il problema alle costole, Maiello ha problemi fisici che al momento non possiamo curare ma dobbiamo aspettare la sosta, Rohden va recuperato.

É il momento di dare forza e coraggio per salvaguardare la maglia stessa e non le carriere dei calciatori. Bisogna avere fiducia e lavorare, non è il momento di fare processi. Il lavoro pagherà. É chiaro che se le cose non cambieranno siamo tutti pronti a fare di tutto e di più per cambiare. Alcuni progetti ci sono riusciti bene, altri meno. Sarebbe però un grandissimo peccato cambiare ora perchè questa storia che stiamo cercando di scrivere é molto affascinante e dopo aver superato momenti difficili può dare grandi soddisfazioni.

Cosa stiamo facendo per cambiare il momento? Stiamo facendo quello che abbiamo sempre fatto. Il percorso che ci ha portato ad ottenere grandi risultati é stato spesso pieno di grandi ostacoli, così come é accaduto due anni fa quando siamo riusciti a rimettere in asse la via raggiungendo l’obiettivo con tanto bastone e poca carota pur facendo trasparire serenità all’esterno. Era però più semplice. Ora c’è magari anche un po’ di presunzione perché siamo voluti passare ad uno step successivo ma è da stupidi interrompere un progetto in questo momento. Per farlo condividere da tutti però servono i risultati 

Infortunati? Tranne Dionisi perché due costole rotte prevedono almeno 20 giorni di stop, poi dipende la soglia del dolore che ognuno di noi ha. Conoscendo Federico credo che in 10 giorni tornerà a lavorare. Rohden ha avuto un problema fisico poco dopo il suo arrivo, ora sta lavorando senza più problemi fisici. Szyminski da cinque sei giorni ha ripreso la parte atletica, tra qualche giorno tornerà a lavorare in gruppo. Bardi è uscito dall’ospedale ieri mattina, ha subito un trauma cranico. Domani tornerà qui, farà visita da un neurologo e poi tra una settimana riprenderà a lavorare.

La prestazione di Perugia? Io la estrapolerei dalle altre perchè è stata una prestazione brutta che ci ha fatto fare qualche passo indietro rispetto ai momenti di buon calcio visti in precedenti. Esiste nei calciatori una crisi di rigetto quando gli viene imposto un nuovo calcio

Nella squadra non c’è nessun tipo di problema, l’allenatore é sempre pronto al dialogo e vi dico che é più difficile gestire tecnici che non accettano il dialogo. Anche i nuovi si sono inseriti nel gruppo meglio rispetto allo scorso anno.

I due rigori del Perugia erano sacrosanti ma anche il mostro su Ciano. Magari sarebbe finita in pareggio e ugualmente non avrebbe cambiato l’idea che siamo in ritardo rispetto a quello che ci aspettavamo. La serenità però non la possiamo trasmettere solo noi della società ma anche tutto l’ambiente

Il modulo é una caratteristica che contraddistingue una squadra ma sono gli interpreti e atteggiamento che fanno la differenza. Il 3-5-2 negli anni scorsi ci ha spesso dato l’idea di essere un modulo comodo ma allo stesso tempo dava poca possibilità di arrivare al tiro. Qualcosa a Perugia si è sbagliato ma non è gettando alle ortiche tutto ciò che abbiamo provato a costruire fino adesso che supereremo questo momento. Il cambio di modulo durante la partita è stato dovuto all’inerzia di quella partita. 

Obiettivi minimi? Se questi erano gli obiettivi oggi non stavamo qui, se avevano programmato una stagione da attori non protagonisti oggi non stavano qui, ma soprattutto tante operazioni in entrata e in uscita non l’avremmo fatte in estate. Se il nostro programma non era diverso dagli attuali risultati oggi non sarei qui a parlare. 

Deflusso? Sono impreparato perché non me ne occupo più io. Sono cose che se sono accadute spero non si ripetano. Alla Questura e alla Prefettura di Frosinone ci sono elementi importanti che sicuramente avranno ascoltato le lamentele e sapranno rimediare. Il Frosinone in questo credo entri poco.