Parla il giornalista Davide Sperati: "I tifosi del Frosinone devono essere soddisfatti. Diakité è in cerca di riscatto..."

07.09.2015 17:00 di  Francesco Guglielmi   vedi letture
 Parla il giornalista Davide Sperati: "I tifosi del Frosinone devono essere soddisfatti.  Diakité è in cerca di riscatto..."

Risponde oggi alle nostre domande Davide Sperati, giornalista e direttore di Laziochannel.it. Ci illustra il suo parere sulla sul difficile approdo in Serie A del Frosinone e ci parla anche della Lazio:

-Frosinone, una delle 3 neopromosse, inizia il campionato di Serie a con qualche difficoltà di adattamento; come vedi la squadra di mister Stellone? Manca qualcosa ai canarini?

"Credo innanzitutto e ci tengo a sottolinearlo, che i tifosi del Frosinone debbano ritenersi soddisfatti per quello che stanno vivendo in questo momento. Una Serie A storica, conquistata meritatamente per la prima volta lo scorso anno. La serie A è un torneo di livello, lungo e difficile, anche se prevedo che i tifosi dei canarini potranno togliersi qualche soddisfazione durante il corso della stagione, soprattutto fra le mura amiche. Stellone ha dimostrato di essere un buon mister, ottenendo degli ottimi risultati nei tre anni precedenti. A mio avviso, anche la scelta della difesa a quattro è la miglior opzione per una squadra giovane e una società che si affaccia per la prima volta nella massima serie nazionale. A Bergamo dopo i primi 30' minuti di gioco, Stellone è passato dal 4-4-2 al 4-3-3, ottenendo più aggressività e costruzione del gioco da parte della squadra. Evidentemente, come è giusto che sia, Stellone sta lavorando sodo per proporre un Frosinone con una chiara identità di gioco e dovrà riuscirci nel minor tempo possibile: la Serie A non ti dà tempo per ragionare."

-Calciomercato: tra i tanti acquisti c'è anche un ex Lazio, Diakitè. Che parere hai sul mercato operato dalla squadra ciociara? Si poteva operare in maniera migliore?

 "Diakitè è un buon giocatore che a me personalmente piace perché incarna il mio ideale di marcatore centrale. Fisicamente ottimo, bravo sui colpi di testa e asfissiante nelle marcature, non è molto raffinato coi piedi e talune volte pecca di concentrazione. Nella Lazio era diventato meritatamente titolare, ma poi per questioni contrattuali finì fuori rosa. É pur vero che dopo l'esperienza nella capitale, Modibo Diakitè è un giocatore in cerca di riscatto. Mi auguro che possa fare bene con la formazione giallazzurra. Gli acquisti fatti dal presidente Stirpe mi sembrano sufficienti per lottare alla pari con le altre squadre in corsa per la salvezza. D'altronde con Leali in porta, gli innesti in difesa di Rosi, Diakitè e Pavlovic, Tonev preso dall'Aston Villa, la conferma di Soddimo - che ha già realizzato una rete - oltre a quei due lì davanti (Longo-Castillo), credo che la formazione ciociara potrà dir la sua in questa stagione, soprattutto quando si giocherà al Matusa."

-Lazio e Frosinone, cosa ti aspetti quest'anno dalla squadra di Pioli e dalla squadra di Stellone?

"Mah, dalla squadra di Pioli mi aspetto quantomeno il raggiungimento di un posto in Europa, arrivare almeno ai quarti di Europa League e in semifinale di Coppa Italia. Credo siano queste le ambizioni minime da cui la Lazio debba partire. Per ciò che riguarda la società del presidente Stirpe, mi aspetto un campionato difficile. Ma se il Frosinone riuscirà a sfruttare a proprio favore il fattore campo e vincere gli scontri diretti, credo che le possibilità di salvezza possano aumentare notevolmente. L'importante sarà comunque giocare con dignità e combattere su ogni pallone, palla su palla. D'altronde è questo quello che vogliono i tifosi, no?. Per quanto riguarda la Lazio Le difficoltà di questo inizio stagione sono due: In primis credo che la preparazione estiva non sia stata organizzata nel migliore dei modi. Pioli e i suoi ragazzi non si sono potuti allenare come lo scorso anno: solo 7 giorni nel ritiro di Auronzo di Cadore, contro le tre settimane dello scorso anno e la trasferta a Shangay che ha tolto molte risorse a tutto il gruppo. L'altro aspetto da evidenziare è stato il ritardo nell'acquistare i giocatori più importanti: Milinkovic -Savic e Kishna - pagati circa 15 milioni - sono arrivati troppo tardi, per non parlare dell'ingaggio di Matri che seppur buono, è arrivato soltanto nell'ultimo giorno di mercato. "