L'ANGOLO DEL TIFOSO – Ugo Forti: "Abbiamo un gioco troppo prevedibile"

Per la nostra rubrica "L'angolo del tifoso", oggi intervistiamo un tifoso speciale del Frosinone: Ugo Forti, uno sportivo affermatosi nel mondo del Tennis. Tra i suoi trascorsi ricordiamo la collaborazione con la FIT, 10 anni di presidenza dei maestri di Tennis della Lombardia e infine ha avuto come allieve tenniste del calibro di Laura Garrone e Laura Golarsa che è arrivata fino ai quarti di finale del prestigioso torneo di Wimbledon.
Allora Ugo, per prima cosa, da quanto tempo segui il Frosinone e da dove nasce la tua passione?
“La mia passione per il calcio è nata quando avevo 12 anni e giocai, per un breve periodo al “Matusa”, con i – pulcini- del Frosinone Calcio. Capii subito, però, che il mio sport era il tennis e lo praticai con successo sui campi dell’E.N.A.L.: fui campione provinciale dal 1966 al 1970. A 21 anni ero già maestro della Federazione e a 24 anni ero direttore tecnico del centro Coni di Milano. Ho scritto 3 manuali di tennis. Mi piace ricordare quello che ha scritto di me il famoso giornalista Gianni Clerici: - Ugo Forti maestro di tennis tra i primi in Italia e non ultimo nel mondo-“.
Ieri, l’ennesima sconfitta interna. Continua per i canarini la maledizione dello Stirpe, dove la vittoria manca ormai dal lontano 5 Dicembre. Come ti spieghi queste debacle casalinghe?
“La risposta è piuttosto complessa perché da ricercare in più ambiti. Io dico che non serve a nulla la determinazione se non si ha un chiaro schema di gioco, e non serve a nulla un chiaro schema di gioco senza la determinazione. Secondo me il Frosinone è troppo prevedibile, abbiamo un gioco troppo leggibile. Per questo motivo gli avversari non ci fanno arrivare al gol. La cosa è un po' migliorata con la coppia Iemmello-Novakovich, ma nessuno dei due è imprevedibile come un Pazzini, ad esempio”.
L’attacco del Frosinone sembra avere le polveri bagnate, con soli 28 gol all’attivo, nonostante l’arrivo dei vari Iemmello, Brignola e Millico. Se aggiungiamo che le poche occasioni create, vengono sbagliate, abbiamo la fotografia di quest’anno. Cosa ne pensi?
"Hai toccato la nota dolente: l’attacco. Una rapida analisi mi porta a questa conclusione: troppe volte, da qualcuno che ha la smania di protagonismo viene ignorato un compagno in posizione migliore per concludere. Troppe volte c’è qualcuno che protegge molto bene il pallone, ma dimentica che va lanciato il prima possibile in porta come fosse una bomba a mano. Manca freddezza e lucidità in fase conclusiva. Ma se le cause sono queste, si adottano allenamenti ad hoc? Si fanno allenamenti finalizzati a ridurre i tempi di reazione? Io dico che i tecnici hanno il diritto di lavorare sereni, ma i tifosi hanno il diritto di porre un limite all’attesa”.
La squadra ha un atteggiamento troppo prudente per lunghi tratti della partita. Pensi che questo faccia parte di un preciso dettame tattico del Mister?
“Quando il fraseggio o giro palla è ricorrente fino alla noia due sono le cose: o è il mister che lo suggerisce oppure è il centrocampo che non ha idee per sviluppare azioni tra le maglie della difesa avversaria. Dobbiamo chiederci chi non ha idee? Forse lo stesso che dovrebbe darle! Ieri al 25’ del primo tempo, contro il Brescia, ho contato 11-12 passaggi tra i nostri centrocampisti senza che la palla avanzasse di 1 metro. Certo chi non agisce non sbaglia ma non dobbiamo poi lamentarci se la squadra non costruisce azioni da gol”.
Gran parte dei tifosi è ormai insofferente nei confronti dell’ allenatore e ne chiede la testa a gran voce. Credi che la Società termini la stagione con lui o ritieni che debba intervenire subito?
“La risposta è davvero complessa. Non conosco di persona il Presidente né tantomeno la situazione economica della società e neppure il contratto che lo lega a Nesta. Quindi la scelta dell’allenatore potrebbe essere condizionata. Ma se devo dire la mia, il nostro Frosinone avrebbe bisogno di più chiarezza di idee e più determinazione”.
Nonostante la sconfitta col Brescia, i ciociari occupano ancora il decimo posto della classifica. Sei fiducioso che possano ancora avere qualche possibilità di raggiungere i play off?
“Questa domanda mi fa un po' -arrabbiare-. La vera nostra arma è sempre stata la famosa -tigna ciociara-. Questo concetto andrebbe esteso ai nostri giocatori affinchè ognuno ne prenda una buona dose giornaliera”.
Se anche tu vuoi essere intervistato scrivi a info@tuttofrosinone.com indicando nome, cognome e recapito telefonico.