Alvini, il Frosinone e la tentazione del 3-4-3: ad oggi, poche altre scelte

La filosofia di un allenatore è la sua firma, un'identità tattica che lo accompagna e lo definisce. Per Massimiliano Alvini, questa firma è quasi sempre stata il 3-4-1-2, un modulo che esalta il dialogo tra le due punte e il trequartista. Eppure, osservando la rosa attuale del Frosinone, il tecnico toscano potrebbe essere costretto, almeno in questa fase iniziale, a un compromesso. Ad oggi, infatti, il materiale a disposizione sembra spingere con forza verso una variazione sul tema: un 3-4-3 disegnato per sfruttare il talento più puro presente in rosa, quello degli esterni offensivi.
Il calciomercato è ancora lungo e può cambiare ogni scenario, ma al momento attuale Alvini deve costruire il suo Frosinone partendo dai suoi maggiori talenti. In questo senso, è impossibile non considerare il potenziale di giocatori come Giorgi Kvernadze e Farès Ghedjemis. Entrambi sono esterni d'attacco naturali, capaci di creare superiorità numerica, puntare l'uomo e spaccare le partite.
Kvernadze, ala sinistra di piede destro, vive per il dribbling e la giocata a rientrare, in uno stile che ricorda il suo più celebre connazionale Kvaratskhelia. Ghedjemis, mancino che agisce a destra, ha nella velocità e nell'imprevedibilità le sue armi migliori. Lasciarli fuori o adattarli in un ruolo non loro, come seconda punta di movimento nel 3-4-1-2, rischierebbe di snaturarne le caratteristiche e limitarne l'impatto.
Ecco perché il 3-4-3 emerge come una soluzione quasi obbligata. Un modulo che manterrebbe la difesa a tre, caposaldo del credo di Alvini, ma che permetterebbe di schierare un tridente offensivo puro. Con Kvernadze e Ghedjemis larghi a supportare un'unica punta centrale (come Gori o un nuovo acquisto), il Frosinone massimizzerebbe la sua pericolosità sulle fasce, affidando la creazione del gioco alla fantasia e all'uno contro uno dei suoi talenti.
Questa scelta rappresenterebbe una deviazione significativa dal consueto 3-4-1-2 di Alvini, che presuppone la presenza di un trequartista di ruolo, figura che al momento non spicca per abbondanza e caratteristiche nella rosa giallazzurra. Se il mercato non porterà in dote un giocatore con quelle specifiche qualità, capace di legare il gioco tra centrocampo e attacco, adattarsi ai giocatori a disposizione non sarà solo una scelta saggia, ma l'unica percorribile. Il Frosinone di Alvini, almeno ai nastri di partenza, potrebbe dunque nascere sotto il segno degli esterni, in un 3-4-3 dettato dal talento.