- Avellino: la giocata di Ghedjemis vale il prezzo del biglietto

Il Frosinone comincia la stagione con il piede giusto, imponendosi sull’Avellino con un netto 2-0. Una vittoria solida, frutto di organizzazione e qualità, ma soprattutto di una giocata che ha acceso la partita: quella di Farès Ghedjemis. L’esterno francese sin dai primi minuti ha subito messo la gara sui binari giusti. La sua serpentina ha spaccato in due la retroguardia biancoverde e il pallone servito a Koutsoupias è stato un invito impossibile da rifiutare. Il gol del vantaggio nasce da lì, da un’iniziativa personale che ha fatto alzare in piedi tutto il Benito Stirpe.
Certo, la difesa dell’Avellino è apparsa immobile e indecisa nel leggere la progressione di Ghedjemis. Ma proprio lì sta il merito dell’esterno giallazzurro, che ha saputo cogliere l’attimo con coraggio e lucidità, trasformando un’azione apparentemente innocua in un assist vincente. Il duello diretto con Enrici è stato senza storia. Il difensore irpino non è mai riuscito a prendergli le misure, soffrendo velocità, tecnica e imprevedibilità. Ghedjemis lo ha costantemente puntato, creando superiorità numerica e costringendo l’Avellino a rincorrere e poi la giocata che porta al gol di Koutsoupias vale da sola il prezzo del biglietto.
Insomma, Il Frosinone non solo porta a casa i tre punti, ma lo fa con la consapevolezza che giocatori come Ghedjemis possono diventare armi decisive. Una vittoria che pesa e che lancia un messaggio chiaro: la squadra è viva, affamata e pronta a recitare un ruolo da protagonista.