, Alvini: "Vogliamo avere uno stile riconoscibile. Sul mercato..."

Nel corso del Media Day organizzato dal Frosinone calcio presso il ritiro giallazzurro del Terminillo, ha parlato con la stampa il tecnico del Frosinone calcio Massimiliano Alvini. Di seguito le sue parole:
Mister Koutsoupias e Bragaglia hanno detto che lei vuole dominare le partite e abbiamo visto che lei parla tanto con i suoi calciatori sfrutta oltre all'aspetto tattico anche quello psicologico per entrare nella testa dei calciatori?
"Io credo che oggi il calcio non sia solo la parte tattica la parte fisica la parte tecnica, ma ci sia anche una componente psicologica che è fondamentale e quindi anche la testa la devi allenare continuamente. E quindi penso anche a un lavoro emotivo che è importante."
Che cosa manca ancora a questa squadra?
"Al gruppo è piacevole allenarlo e quindi per un allenatore questo è un vantaggio. Ci stai bene insieme quindi quando hai dentro delle sensazioni positive è importante. Sicuramente è una squadra a cui ancora manca qualcosa, lo sappiamo e lo sa la società. C'è continuino dialogo e quindi su questo abbiamo le idee chiare"
Lei ha spesso e volentieri utilizzato la difesa a tre. In queste in queste giornate al Terminillo ha anche lavorato a quattro. Che idea si è fatto di questa squadra E qual è il modulo con il quale si andrà avanti?
"Penso che in questo momento parlare di difesa a tre parlare di difesa a quattro sia un po' troppo semplice. Oggi il calcio è molto dinamico, molto fluido. All'interno di una partita ci sono più partite e quindi si costruisce a tre, si costruisce a quattro, si costruisce a due. È molto dinamico, ma lo sentite dire anche dai colleghi più importanti di me. E quindi si sta lavorando su più soluzioni, ma perché all'interno della partita si devono avere più soluzioni , quindi un calcio più fluido più dinamico. Più fatto di situazione meno di posizione. Più fatto di interscambiabilità di ruoli che di posizione fisse.
Mister sinteticamente quali sono le qualità ei limiti di questa squadra?
"Laqualità che c'è è una buona tecnica in alcuni giocatori, quella che forse può servirti in un campionato di serie B. Sicuramente abbiamo bisogno di sistemare alcune cose in mezzo al campo, di avere anche numericamente qualche cosa in più. Ma non parlerei di limiti parlerei di un percorso nuovo che è iniziato. Di un percorso molto chiaro e all'interno di questo percorso poi noi ci andremo a lavorare mettendoci dentro idee e li dobbiamo essere bravi. Noi però siamo soddisfatti fino a questo momento di quello che stiamo facendo
Qual è l'obiettivo del Frosinone?
"Quello di cui ha parlato chiaramente il presidente, il primo obiettivo per tutti noi, per chiunque ,è il mantenimento della categoria. Ma al di là di questo l'importante è avere un'idea chiara, un'identità precisa, voler sempre essere riconoscibile durante la partita, voler fare la partita. Voler avere un tuo stile. A me piace chiamarlo stile, uno stile riconoscibile quello di una squadra aggressiva, quello di una squadra che voglia fare la partita nelle due fasi. Questo poi ci puoi riuscire o no, ma l'importante è che dentro al cuore tu abbia quell'idea lì e tu la voglia mettere in pratica.Poi di tutto il resto a me non interessa. L'importante è che abbiamo idee chiare".
Mister la squadra è giocoforza un cantiere un cantiere aperto paradossalmente lei magari il 30 agosto potrebbe ritrovarsi due tre quattro giocatori che in questo amichevoli porterà in campo che non ci sono più. Ecco come lavora, unallenatore in queste condizioni. Qual è lo studio che deve fare della preparazione tecnica?
"Un po' di esperienza in questi anni ti porta a lavorare con tutti nella stessa nella professionalità più totale quindi dare alla squadra al massimo professionalità nel lavoro, quindi noi alleniamo in maniera forte tutti i calciatori. Ma io non penso che cambierà tanto. Io ho grande fiducia in questo gruppo qui. C'è un costante dialogo, col direttore e il presidente abbiamo le idee chiare. Si potrà cambiare però noi pensiamo di andare avanti su questa idea qua. Stiamo allenando tutti i calciatori in maniera forte tutti uguali, quindi questo è. Da parte nostra è importante, siamo noi staff e io per primo come allenatore che mi metto a disposizione di tutti i calciatori non loro a disposizione nostra e quindi stiamo allenando tutti allo stesso modo.
Tra i giocatori che ha a disposizione Ha ritrovato Gelli che ha già allenato quando era giovane. Le chiedo che idea ha dal punto di vista tattico. Insomma, nello schieramento dove pensa di inserirlo?
"Mi fa piacere, vedo che vi documentate. Gelli ha iniziato un percorso con me 10 anni fa addirittura 12 anni forse . Poi ci siamo ritrovati oggi qua. Se Gelli sta con la testa giusta e io desidero che lui stia con la testa giusta è un giocatore che con la sua qualità in questa categoria può essere un giocatore importante per il Frosinone. Quindi mi auguro che lui, come tutti noi, voglia sposare questo progetto questo percorso. Lui può giocare indistintamente in qualsiasi ruolo in mezzo al campo perché è un giocatore dinamico. E quindi per me un giocatore che li può giocare in qualsiasi ruolo.
Mister dei tanti giovani che ha a disposizione la stupita qualcuno? Che idea si è fatto?
"Noi qua stiamo lavorando, abbiamo avuto trovato Hegelund con un problema regresso, quindi non lo abbiamo mai allenato però nel prossima settimana tornerà a disposizione. Abbiamo lavorato con Schietroma, Befani, Cichero, Cichella e tutti i ragazzi che hanno fatto un percorso. E devo dire che a Frosinone da questo punto di vista c'è tanta qualità. E quindi per un allenatore questo è sicuramente un vantaggio. Ho fatto i complimenti alla società per questo che mi ha messo a disposizione, questi ragazzi per poterci lavorare. Sicuramente staranno alcuni con noi fissi. Alcuni si aggregheranno di volta in volta. Ho trovato dei ragazzi disponibili con qualità. E anche mentalmente predisposti a lavorare. Questo non è facile oggi. E questo è sicuramente motivo di soddisfazione, non tanto per me, ma per Frosinone che l'ha cresciuti"
Mister Gelli lo impiega per legare il gioco? Poi a prescindere, dal fatto che le posizioni sono mobili come spesso detti un allenamento e poi ho notato una cosa che quando andava verso l'esterno, portava 6 calciatori. Vuole vuole diciamo costruire a 6?
"Volevo chiarire, fammi chiarire questo dubbio, Io penso. Oggi devi sovraccaricare il lato dove costruisci portando più uomini. Questo ti può servire per uscire con la palla più velocemente e per riandare in riaggressione più forte per riconquistarla se la perdi. Quindi questo è un principio di gioco che abbiamo quello di costruire con più giocatori da una parte, da dove la palla più costruire vicini, quindi meno un calcio di posizione più di movimento e quindi Gelli giocando una posizione offensiva ha bisogno di legare il gioco in quel modo".