Editoriale: questo Frosinone segna male

La sfida contro il Pordenone ci ha confermato un dato
19.01.2020 14:30 di Matteo Paniccia   vedi letture
Editoriale: questo Frosinone segna male
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La sfida contro il Pordenone ci ha confermato un dato che dovrebbe iniziare a far preoccupare seriamente: il Frosinone segna male. Se negli scorsi mesi al mister Nesta è stato palesato il numero delle poche reti messe a segno, dato che sta sensibilmente migliorando, ora sarebbe il caso di mostrargli quello che riguarda la provenienza dei goal messi a referto dalla sua squadra. I ciociari infatti, hanno finora messo a segno ventiquattro reti (subendone diciannove): un dato che tutto sommato non sarebbe da buttare, se solo questi goal provenissero da azioni orchestrate, e non da calci da fermo o tiri dagli undici metri. Il numero di rigori calciati finora è preoccupante: nove rigori in venti partite sono tanti, meritati o immeritati che siano. A questi nove rigori (di cui quattro sbagliati) bisogna poi aggiungerci quelli segnati su palla inattiva: il goal di Dionisi in avvio di gara su calcio di punizione, e quello di Ciano su calcio di punizione contro il Trapani, oltre alla ribattuta in rete dopo il rigore sbagliato con il Pordenone. Insomma, il Frosinone segna, ma segna male.

Si tira poco in porta

Il problema principale di una squadra che segna male, è il numero dei tiri in porta, e la qualità di codesti tiri. La squadra di Nesta ha infatti una media di dodici tiri a partita: se calcoliamo che almeno la metà tende a finire fuori dallo specchio, rimangono sei tiri in porta, che per segnare sono decisamente pochi. Un altro numero che fa riflettere è quello dei possessi persi: dopo la prima frazione di gioco della sfida contro il Pordenone, il numero di palloni persi da parte dei ragazzi di Nesta era di venti "possession lost", come lo chiamano gli inglesi, mentre gli avversari ne avevano persi appena sette. E se a centrocampo si perdono cosi tanti palloni, oltre ad arrivare in maniera meno frequente davanti al portiere, o comunque al tiro dal limite dell'area, a risentirne è anche la qualità del gioco, che poi non consente di orchestrare azioni in grado di mettere in difficoltà gli avversari. E questo è proprio quello che maggiormente si può ricriminare al Frosinone nell'ultima gara di campionato, terminata con un pareggio.