Frosinone, Angelozzi: "Mercato? Mia moglie decisiva per Ibra"

Sulle colonne de "La Repubblica", edizione di Roma, ha parlato il Direttore dell'Area Tecnica del Frosinone calcio Guido Angelozzi. Di seguito una parte della sua intervista in cui ha trattato il tema calciomercato.
Ci racconti il dietro le quinte del mercato.
"Il segreto è il mio gruppo scouting che collabora con me da tanto. Seguiamo tanti campionati e squadre per il mondo e quando parte il mercato cerchiamo di sbagliare il meno possibile. Grazie a loro, lavoro anche più tranquillo".
Qual è stata la trattativa più difficile da mettere in piedi?
"Praticamente tutte. Forse i tre della Juventus (Soulè, Kaio Jorge, Barrenechea) e Okoli dall’Atalanta: lo cercava mezza Serie A".
Come ha convinto i nerazzurri?
"C’erano diverse squadre che lo volevano, ma non abbiamo mollato riuscendo a prenderlo l’ultimo giorno di mercato, rischiando di rimanere senza un centrale. Sapevamo che il ragazzo voleva venire da noi, quindi abbiamo aspettato".
Un mercato da 5.79 milioni spesi. Sana follia gialloblù?
"Costruire una squadra di giovani non è semplice. Abbiamo avuto coraggio e in questo momento siamo la società a cui tutti guardano con apprezzamento sia per i ragazzi che per il gioco espresso"
Parliamo di Ibrahimovic: 17 anni, già due gol e un assist. Come lo ha scovato?
"Scouting, e tanto coraggio. Ma l’arma in più è stata mia moglie. È tedesca, l’ho fatta parlare con i genitori per spiegare cosa avrebbero trovato qui da noi. Li abbiamo fatti venire qui per conoscere l’ambiente, e si sono convinti".
Siete un’unica famiglia.
"Assolutamente. Stessa cosa con Reinier. Quando c’è stata la possibilità di arrivare a lui ci ha pensato Kaio Jorge a parlargli per convincerlo a venire. Doveva conoscere ogni dettaglio, e Kaio ci ha dato una mano. E lo ha convinto".