, braccio di ferro per Monterisi: tra la volontà del club e la spinta del giocatore

  

Il clima di entusiasmo che si era creato a Frosinone dopo il convincente avvio di stagione rischia di essere messo in discussione da una vicenda di calciomercato che sta tenendo tutti col fiato sospeso: il futuro di Ilario Monterisi. La possibile partenza del difensore, considerato un pilastro della squadra, ha generato malumore tra i tifosi, ma le ultime dichiarazioni del DG Piero Doronzo chiariscono la posizione del club.

La posizione della società

Il Frosinone non vorrebbe cedere il giocatore, come confermato ieri da Doronzo. "Quello che potrà succedere naturalmente non si sa," ha ammesso il dirigente, che ha messo in evidenza la difficile gestione delle uscite. "Bisognerà sempre fare i conti non tanto con la volontà della società, ma quanto con quelle dei calciatori e dei rispettivi procuratori."

Le parole di Doronzo non lasciano dubbi: la società è in una situazione di stallo, dove la propria volontà di trattenere il difensore si scontra con una spinta esterna. "A volte, quando in rosa si hanno dei giocatori bravi, diventa poi difficile purtroppo dire di no," ha chiosato il DG, rendendo palese il fatto che la palla non sia più interamente nelle mani del Frosinone.

La spinta verso la Serie A

La situazione, come emerge, è complicata dal fatto che lo stesso Monterisi e il suo agente starebbero spingendo per un trasferimento nella massima serie. La loro volontà di tornare a giocare in Serie A si è scontrata con la necessità del Frosinone di non privarsi di un elemento chiave, specialmente dopo aver iniziato a ritrovare entusiasmo dentro e fuori dal campo da parte di tutto l'ambiente.

Il tempo stringe e il finale si preannuncia incerto. Se la trattativa per la cessione dovesse concretizzarsi, il Frosinone si troverebbe a dover trovare un valido sostituto in pochissime ore, una missione quasi impossibile quando il budget è limitato. Doronzo, non a caso, ha espresso il desiderio che il gong finale arrivi al più presto, perché "più dura e peggio sarà."