CONFERENZA STAMPA Guido Angelozzi: "Mancano tre pedine, sono soddisfatto del lavoro fino adesso"

04.08.2022 12:22 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
CONFERENZA STAMPA Guido Angelozzi: "Mancano tre pedine, sono soddisfatto del lavoro fino adesso"
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Qualche istante fa ha parlato, presso la sala stampa dello stadio Benito Stirpe di Frosinone, il direttore dell'area tecnica Guido Angelozzi. Queste le sue parole:

"A questo punto del mercato, possiamo dire che la squadra è fatta al 90%. Manca ancora qualcosa, secondo me due o tre calciatori, e poi abbiamo qualche esubero che dovrà andare via. Ad inizio mercato il Presidente mi aveva chiesto di togliere i 19 esuberi che avevamo, siamo riusciti a cederne 18. Tredici sono state invece le entrate, di cui dieci ufficiali perché Kujabi ancora non è disponibile per la questione cittadinanza, mentre Macej e Gozzo, arrivato nell'affare Tribuzzi, andranno con la Primavera".

Soddisfatto del mercato perché ha fatto felice il Presidente? "Non è che l'ho fatto felice, è il mio lavoro e ho un mandato. Quando sono arrivato qui, vi dissi che la mia filosofia di lavoro era diversa da quella che c'era prima, ma che con il tempo avrei rivoluzionato tutto. È passato un anno e mezzo e abbiamo fatto già un gran lavoro in tal senso. Il presidente ha chiesto di abbassare l'età media e di portare un calcio sostenibile. Ad oggi non è che sono soddisfatto, di più, perché abbiamo fatto cose importanti su determinati calciatori. Abbiamo venduto Gatti alla Juve e fatto altre cessioni che ci aiutano. Abbiamo acquistato anche la squadra femminile di serie C e tutto il settore giovanile come chiesto dal Presidente. Stiamo provando a crescere su tutti i campi, siamo sulla strada giusta".

Lulic interessa in Turchia? "A noi non è arrivata nessuna richiesta ufficiale, magari hanno interpellato il calciatore."

Altri tre acquisti? "Due difensori sicuramente, una a destra e uno a sinistra, e poi in questo momento stiamo cercando un esterno d'attacco. In uscita ci sono Gori, Ciano e Parzyszek, poi con altre eventuali uscite, magari ci potrebbe essere bisogno di qualche altro ingresso."

Vignali? "È un nome, lo preferisco perché lo conosco, ma ci devono essere le giuste condizioni da parte di tutti. C'è una trattativa in atto, sto parlando con Pecini dello Spezia e con il calciatore, ma onestamente sto parlando anche con altri calciatori dello stesso ruolo, perché non mi faccio mai trovare impreparato. Se arriva Vignali sono contento altrimenti non mi strapperò i capelli."

Felice per Ciervo? "Per me i ragazzi arrivati sono i migliori, poi però vedremo sul campo". 

Mercato con rigore economico? "Non stiamo cercando di risparmiare, ma di fare un percorso che porta a patrimonializzare la società. La situazione Gatti è una cosa che capita raramente."

Come vedi il Frosinone? "Vedo una squadra che può crescere, una squadra giovane che ha bisogno di tempo. È stata cambiata anche quest'anno perché c'erano ragazzi come Ricci e Canotto di esperienza che sono andati via. Ricci all'inizio non voleva andare, poi lo ha chiamato Pirlo e lo abbiamo accontentato perché sarebbe andato a giocare in A. Canotto ha avuto una proposta di contratto a cifre più alte e per più anni e, dunque, non essendo nessuno indispensabile, lo abbiamo accontentato. Abbiamo una buona squadra che ha bisogno di lavorare ed essere completata come rosa. L'anno scorso Gatti e Zerbin non li conosceva nessuno, ma io vi ho sempre detto di far parlare il campo. Il Frosinone ha portato due calciatori che erano sconosciuti in Nazionale. Zerbin non era nemmeno in ritiro nel Napoli, si allenava da solo.

Sono trent'anni che faccio questo lavoro e qualcosa capisco, siamo una squadra che ha quattro nazionali Under21: Moro, Turati, Ciervo e Mulattieri. Non voglio essere petulante, ma sarà il campo a decidere. Per me non conta l'età perchè se uno è bravo, è bravo a prescindere dall'età. Sono felice di avere Grosso perché non ha paura di niente, ha una mentalità aperta e lavora tante ore al giorno per migliorare i ragazzi. Personalmente preferisco prendere un giovane che commette errori ma che può crescere, anche i più esperti fanno errori."

Tanti acquisiti duttili? "Questa è la mentalità del mister, quella di avere più calciatori che sanno interpretare più ruoli in mezzo al campo. Il mister sta lavorando su due moduli mi sembra. Si potrà restare al 4-3-3 o anche cambiare qualcosa avendo calciatori versatili."

Kone? "Era un calciatore che seguivamo dall'anno scorso, lo volevamo prendere a gennaio ma il Crotone è stato più bravo di noi. Quest'anno c'è stata la possibilità e lo abbiamo preso. Non avevamo un calciatore cosi in rosa. Ha grande forza e dinamismo, oltre a buoni tempi di inserimento. Può fare sia il mediano che la mezzala ma anche il trequartista. È un giocatore abbastanza mobile e dinamico, piace molto sia a me che al mister."

Ciano? "Con il Bari aveva un affaticamento muscolare, mentre con la Ternana non se la sentiva di giocare. Dopo tanti anni che è qui, se capita l'occasione per andare via, andrà via di comune accordo. Offeso per la fascia? L'anno scorso il capitano era Brighenti, mentre Ciano faceva il capitano quando non c'era Brighenti. Qui in società ragioniamo con una gerarchia in cui c'è il Presidente, poi ci sono io e poi il mister e condividiamo tutte le scelte. Noi avevamo perso Gatti che era un trascinatore di alto livello. Sinceramente non condivido il fatto che il capitano debba farlo chi è da molti hanno qui, il capitano deve essere il condottiero del gruppo e avere una personalità spiccata. Mi sono battuto per trovare un centrale difensivo come Lucioni e per questo lo ringrazio poiché poteva stare a Lecce dove aveva due anni di contratto e, invece, ha accettato di venire a darmi una mano. Lui è un leader e per questo fa il capitano. Se uno si sente offeso perchè non fa il capitano allora è giusto che faccia la sua strada. Per me nella mia squadra, in questo caso il Frosinone, se uno è bravo e ha voglia di giocare non conta la fascia al braccio. Non so se Ciano si sia offeso per la fascia, chiedetelo a lui, però per me sta qui con noi. Vuole andare via? Andrà via, noi proviamo ad accontentare tutti. Dopo tanti anni che uno è qui magari sente il bisogno di andare a giocare altrove, ci può stare e va rispettato"

Squadra femminile? "È una cosa importante. La società sta cercando di migliorare e fare sempre passi avanti, poi alcune cose vanno bene e altre meno. Ci sono professionisti che, dopo esperienze in squadre importanti, vengono a lavorare qui. Abbiamo acquistato il titolo di una squadra di Roma e faremo tutto il settore giovanile. Il Presidente vuole fare il massimo"

Come si pone il Frosinone in serie B? "Campionato difficilissimo, noi siamo una squadra che sta nel mezzo. L'anno scorso il Parma per tutti doveva salire e  poi invece ha rischiato di fare i playout. La B per me è un campionato difficilissimo ma è un campionato per me in cui bisogna avere  una squadra che corre, che ha forza, che ha gamba per giocarsela con tutti. Ancora è presto per fare pronostici, mancano ancora tanti giorni alla fine del mercato dunque è impossibile sapere cosa succede in altre squadre e chi potrà essere favorita. Noi saremo questi più i tre che arriveranno e poi eventualmente qualche altro in base alle uscite"

La partita di Coppa contro il Monza? "Mi aspetto che la squadra cresca ancora, perché abbiamo fatto solo due partite con squadre di livello. Domenica vedremo come andrà contro una squadra di A."

Vitalucci? "Al momento non lo reputavamo pronto a stare con noi, lo abbiamo ceduto ma abbiamo mantenuto il controllo sul cartellino con il diritto di ricompra. Se verrà ceduto altrove, invece, riceveremo anche il 50% sulla rivendita. Essendoci la regola sul numero di prestiti ci stiamo preparando anche per il futuro. Se andrà bene lo riporteremo qui, altrimenti nel momento in cui sarà venduto ci spetterà il 50%. Lo abbiamo fatto noi ma anche altre società stanno utilizzando questa formula. Stessa cosa l'abbiamo fatto per la cessione di Tonetto, altro giocano interessante"

Satariano? "Può partire anche lui."

Paura o stimolo guardando alla prossima B? "Non ne ho mai, ho rispetto per le squadre che andremo ad affrontare e ce ne sono alcune con un potenziale pazzesco. La spesa, ripeto, la dobbiamo fare con le possibilità che abbiamo. Qui avete la fortuna di avere Stirpe, che è innamorato del Frosinone. Cagliari, Parma e qualche altra squadra ha società che sono carri armati, dei portaerei. Noi siamo un piccolo centro che va a combattere contro queste corazzate. Il Presidente è quello che si preoccupa di più perché è il primo tifoso, io mi preoccupo meno perché per me siamo una squadra che può lottare contro certe corazzate, esattamente come l'Ucraina combatte contro la Russia. Dobbiamo lottare con dignità, forza, coraggio ed essere fiduciosi non partendo sconfitti in partenza. Abbiamo calciatori di qualità e di prospettiva, e possiamo giocarcela con tutti. Non so ovviamente dove arriveremo, ma ce la giocheremo. Il Como, ad esempio, ha la proprietà più importante d'Italia, anche rispetto alle squadre di A, ma siamo andati lì a vincere come loro hanno vinto qui. Nel calcio si parte da 0-0. Mi piacciono le sfide e sono qui per questo."

Ciano, Gori e Parzyszek? "Ad oggi non ci sono trattative, Gori era della Reggina poi è saltata. Qui ho chiacchierato con Polito del Bari per Ciano ma una richiesta ufficiale non è arrivata."

Mercato delle altre? "Tutti pensano di aver fatto la squadra migliore. Il Parma ha cambiato allenatore ma mi piace come squadra, il Cagliari ha una squadra importante. Sarà il campo a dire chi ha lavorato bene. Io, per il Frosinone, mi assumo le responsabilità e sono molto contento di quanto fatto."

Primavera? "La Primavera 1 è una cosa importante è andremo a combattere contro le società più forti d'Italia. È un campionato difficilissimo, noi non abbiamo lo stesso budget delle altre. Sarà difficile, ma Frara e Gorgone sono bravi e faranno crescere i ragazzi. Abbiamo l'obiettivo della salvezza e ci proveremo. Abbiamo preso Afi dello Spezia oltre a Gozzo, Macej e il portiere Di Chiara. Sono ragazzi che ci daranno una mano."

Ha le armi giuste? "Si e lo abbiamo dimostrato l'anno scorso. Come squadra abbiamo fatto un lavoro bellissimo l'anno scorso, mi chiamano i giovani da tutta Italia per venire a giocare qui. Turati era un portiere richiesto da tutti ed è venuto qui a Frosinone cosi come Ciervo, Moro, Mulattieri sono solo un esempio. Scelgono Frosinone perchè vedono che la società lavora in un certo modo. Non mi piacciono i nomi blasonati, sono più felice di lavorare con giovani forti. Qui abbiamo preso Caso a titolo definitivo facendo un investimento importante su un calciatore che tutte le società di serie B  e qualcuna di A lo volevano ed è passato come un giocatorino. Il Parma ha fatto carte false per provarlo a prenderlo. L'anno scorso è stato il giocatore più importante del campionato."

Come giudica la sue esperienza a Frosinone? "Il punto di forza di questa società, non per essere ruffiano, è il Presidente. Se non c'è Stirpe non c'è calcio di alto livello a Frosinone. Si può migliorare in tutto, c'è un territorio che può crescere. C'è un potenziale enorme ancora inespresso e noi che ci lavoriamo dobbiamo essere bravi a farlo emergere."