Carrarese, Calabro: "Il gruppo il nostro orgoglio. L'anno scorso avanti a Frosinone, Samp e Salernitana"

Antonio Calabro si gode la sua Carrarese, definendola «la mia rivincita». Intervistato da Oscar Maresca per La Gazzetta dello Sport, il tecnico racconta la forza di un gruppo che ha sorpreso tutti: «Al debutto contro lo Spezia avevamo 8 giocatori su 11 che due anni fa hanno vinto i playoff in C».
L’obiettivo resta chiaro: «Arrivare a quota 45 punti per conquistare la salvezza», spiega Calabro. «La forza del gruppo è il nostro orgoglio, siamo riusciti a mantenere la categoria piazzandoci davanti a club come Frosinone, Sampdoria e Salernitana. Eppure tanti ci avevano già condannato». Come ricorda la Gazzetta dello Sport, in spogliatoio il tecnico ha appeso un foglio con la quota retrocessione stimata dagli operatori, 1.16: «Volevo che i ragazzi sentissero la stessa rabbia che avevo io. In campo non si va in giacca e cravatta, ma con la tuta da operai per combattere su ogni pallone».
Il modello di riferimento è chiaro: «Sono leccese come Antonio Conte, ho studiato tanto la sua Juventus. Il modulo è il 3-4-2-1, guardo a squadre come Bayer e Atalanta». Ma c’è anche spazio per la filosofia e la religione: «Leggo molto, da Seneca alla Bibbia. Ho imparato a dare valore al tempo e a riconoscere che tutti siamo uguali. Prima di ogni partita prego da solo nello spogliatoio».
Lo scorso novembre, ricorda Maresca sulla Gazzetta dello Sport, la Carrarese è stata ricevuta da Papa Francesco: «Un incontro emozionante. Nonostante l’età e la sofferenza era disponibile con tutti. La vera umiltà è nei piccoli gesti. Gli abbiamo regalato una maglia con il numero 10».
Qualcuno già sogna la Serie A, ma Calabro frena: «Restiamo con i piedi per terra, siamo umani. I miracoli lasciamoli ai Santi».