Bologna sottotono allo 'Stirpe' di Frosinone: era lecito attendersi di più

TUTTOmercatoWEB.com

Il Bologna in questo finale di stagione sta lottando per un obiettivo nobile: la qualificazione alla fase ai gironi della prossima Champions League. Esattamente 60 anni fa, nel 1964, i felsinei vincevano il loro ultimo Scudetto all'Olimpico contro l'Inter nello spareggio in gara secca, dopo essere arrivati a pari punti con i nerazzurri. La leggenda narra che il club di Angelo Moratti - già campione d'Europa per l'impresa compiuta al Prater di Vienna pochi giorni prima contro il Real Madrid di Puskas e Di Stefano - lasciò volontariamente il trofeo ai bolognesi, al fine di garantire la partecipazione di due squadre italiane nella successiva Coppa dei Campioni (vinta sempre dall'Inter, a San Siro per 1-0 contro il Benfica con gol di Jair sotto la Curva Nord). L'unica partecipazione del Bologna in Champions è stata quella: nel 1965 il capitano era Bulgarelli, a cui oggi è intitolata la Curva dei tifosi rossoblù al "Renato Dall'Ara", e la squadra uscì contro l'Anderlecht. Insomma: è da 60 anni che il Bologna non va in Champions, quindi era lecito aspettarsi un Bologna con il coltello fra i denti al 'Benito Stirpe' contro il Frosinone. Invece no: i ragazzi di Thiago Motta hanno offerto un rendimento mediocre. Il ritmo non è mai stato il pregio dei rossoblù, a differenza dell'Atalanta di Gasperini nei tempi d'oro. Il caldo può aver inciso come fattore.