Andrija Novakovich a Kick Off: "L'ambizione è tornare in A. Siamo forti, credo molto in questo gruppo"

Ospite della trasmissione “Kick Off", in onda ieri sera su Extra Tv, l'attaccante giallazzurro Andrija Novakovich, fresco di rinnovo contrattuale con i ciociari, ha risposto alle seguenti domande:
Andrija, quanto era importante tornare alla vittoria, tornare in zona play off e vincere allo ‘Stirpe’?
“Era importantissimo. Siamo una squadra forte, lavoriamo tanto per cercare di portare sempre a casa i tre punti. Siamo stati tutti molto contenti di vincere allo ‘Stirpe’, davanti ai nostri tifosi. Ora sarà importante continuare in questo modo”.
Poche settimane fa sei stato protagonista della firma sul rinnovo di contratto con il Frosinone. Quanto è importante per te questo rinnovo, sei contento di restare in ciociaria?
“Si, sono contentissimo. Da quando sono arrivato a Frosinone ho detto di sentirmi a casa. Dal primo momento in cui sono arrivato in ciociaria ero felicissimo. Per questo motivo, per me è stato un onore firmare il rinnovo di contratto per altri due anni e mezzo”.
Che cosa ti senti di dire ai tifosi giallazzurri?
“Per prima cosa mi sento di ringraziarli. Quando entro in campo cerco di dare sempre il massimo per la squadra perché, come detto precedentemente, qui mi sento a casa. Sono molto contento di rappresentare questa società , quindi cerco di dare tutto quando vado in campo”.
Da dove nasce il tuo amore per il calcio?
“La mia famiglia proviene dalla Serbia. Mio padre ha giocato a calcio, così come mio zio e i miei cugini. Da qui è nato il nostro amore per il calcio. Fin da quando ero bambino mi hanno trasmesso la passione per questo sport”.
Nella tua carriera hai fatto sin da subito l’attaccante, oppure venivi impiegato in altri ruoli?
“No, non ho fatto fin da subito il centravanti. Ho iniziato la mia carriera nel ruolo di difensore centrale, poi centrocampista ed alla fine sono diventato un attaccante”.
Quanto ti sta formando questa esperienza in Italia con il Frosinone, rispetto agli altri campionati in cui hai avuto modo di giocare?
“Sono andato in prestito in una squadra olandese, dall’Inghilterra. Quando sono tornato al Reading, avevano comprato altri attaccanti e da lì ho capito che per me non ci sarebbe stato lo spazio giusto. Dovevo cercare un’altra sistemazione. Avevo alcune proposte, ma ho scelto Frosinone perché fin da piccolo sono stato affascinato dal calcio italiano e dalla Serie A. Per questo ho scelto di venire a Frosinone".
Che obiettivo hai per questa stagione a Frosinone?
“L’obiettivo è sempre quello di fare il massimo per il Frosinone. Fin dalla prima giornata di questo campionato l’ambizione è quella di tornare in Serie A. Dobbiamo porci questo traguardo perché siamo una squadra veramente forte ed io credo molto in questa squadra”.
Come ti chiede di giocare mister Grosso: cosa è cambiato rispetto alla gestione Nesta?
“Qualcosa è cambiato. Mister Grosso vuole che tutti i giocatori che vengono impiegati diano tutto e vadano al massimo.Tutti devono compiere dei piccoli sforzi per aiutare la squadra, anche nei momenti di difficoltà. Questo è ciò che il mister ci chiede in ogni gara”.
L’impressione, al di fuori degli aspetti tecnici e tattici è quella che si sia creato un bel gruppo. E’ la sensazione giusta, puoi confermarcela: è il gruppo il vero punto di forza di questo Frosinone?
“Si, è vero. Siamo un gruppo unito, abbiamo un buon rapporto tra di noi. Nello spogliatoio si è creato un bell’ambiente. Credo che tutto ciò lo si possa vedere anche quando scendiamo in campo”.
Qual è il giocatore a cui ti ispiri e fai riferimento?
“Non ho un calciatore a cui fare riferimento, ma sicuramente il mio preferito è il bulgaro Dimitàr Berbatov , ex Manchester United. Quando giocava era sempre molto tranquillo in campo e a me calciatori con questo carattere piacciono molto”.
Tra pochi giorni è Natale: cosa a chiedi a Babbo Natale per il nuovo anno?
“Sicuramente la salute, che è la cosa più importante e un po' di fortuna…”